Intervista a Gaetano Mastrovito, coordinatore tecnico provinciale dell’ARIF, agenzia che ha messo a disposizione i propri uomini per ridar vita al “Bosco delle Pianelle”, sito che necessitava di lavori “straordinari”
Qualche settimana fa siamo stati ospiti del signor Angelo Muraglia, custode della Riserva Naturale Regionale “Bosco delle Pianelle”, sito invidiato dai turisti di tutto il mondo e dove, paradossalmente, molti martinesi non hanno mai messo piede. Ci siamo ritornati lo scorso venerdì 18 maggio, data in cui si è ufficialmente concluso il lavoro degli operai dell’ARIF. Circa otto i mesi necessari per ripristinare aree perimetrali e muretti a secco; lavori che non venivano effettuati da tempo, forse troppo. Nel corso di questa inconsueta ma, al tempo stesso, suggestiva escursione abbiamo incontrato alcuni responsabili dell’ARIF, agenzia barese che ha messo a disposizione gli uomini per portare a termine i lavori necessari. Nello specifico, abbiamo scambiato due chiacchiere con Gaetano Mastrovito, coordinatore tecnico provinciale dell’ARIF, che ha confermato le grandi potenzialità del sito per le proprie virtù.
Signor Mastrovito, com’ è nata la collaborazione tra l’ARIF e il comune di Martina Franca?
«La collaborazione è nata lo scorso anno quando una serie di operai dell’ARIF, al di fuori del periodo di antincendio boschivo, sono stati impiegati in diversi siti della provincia tarantina passando da un contratto a tempo determinato (da metà giugno a metà settembre) a uno a tempo indeterminato. Il risultato è stato davvero eccellente perché nessun comune aveva risorse economiche per effettuare gli stessi lavori portati a termine dall’ARIF».
In che condizioni avete trovato il sito delle Pianelle?
«Non di estremo degrado, grazie all’operato del signor Angelo Muraglia. Al tempo stesso, era chiara la necessità di svolgere dei lavori di manutenzione straordinaria. Insomma, lavori che da tempo non venivano effettuati».
Quali sono state le principali fasi del lavoro e quanto personale è stato coinvolto?
«In media, sono stati impiegati una decina di operai ARIF che, durante gli otto mesi di lavoro, hanno ripulito le aree perimetrali al fine di prevenire incendi boschivi, ripristinato le piste forestali e i muretti a secco».
Si considera soddisfatto del lavoro svolto?
«Molto soddisfatto. C’è stata da subito una sana collaborazione con il Comune e con gli operatori comunali delle Pianelle».
Lei è martinese di nascita. Crede che il sito delle Pianelle debba essere rivalutato?
«Sicuramente un sito come quello delle Pianelle ha una notevole importanza naturalistica, paesaggistica, turistica e storica quindi va considerato e tutelato quale bene essenziale del territorio».
Da esperto, in che modo rilancerebbe questo “tesoro”?
«È necessaria una progettualità specializzata che miri alla valorizzazione del bene dal punto di vista forestale e lo valorizzi al massimo per le sue immense potenzialità turistiche. Per raggiungere tale scopo è importante usufruire di finanziamenti della comunità Europea che vanno immediatamente intercettati prima della loro scadenza. Per questo c’è bisogno di tecnici altamente specializzati sia nel settore forestale che turistico».
Quali sono le altre attività svolte dall’ARIF?
«L’agenzia svolge quei lavori che prima venivano portati a termine dal Servizio Foreste Regionale. Operiamo prevalentemente nelle zone in cui è presente un patrimonio boschivo importante come Mottola, Manduria, Martina Franca, Ginosa e Crispiano (masseria Russoli). A Taranto siamo presenti al Vivaio Forestale “Leggiadrezze” dove ci occupiamo della moltiplicazione di specie autoctone della Macchia Mediterranea che altrimenti si perderebbero nei boschi».
Quali altre missioni affronterete nel breve periodo?
«Dal prossimo 15 giugno comincia la campagna antincendio: presidieremo l’intera provincia di Taranto, lavorando a stretto contatto con il SOUP (Sala Operativa Unificata Permanente)».