A un anno di attività, IdeaLista continua il suo ruolo di opposizione costruttiva e traccia un primo bilancio nelle parole del suo Presidente: «Il nostro obiettivo? Costruire la classe dirigente del prossimo futuro»
Nata come lista civica alle scorse elezioni amministrative, IdeaLista è diventata a pochi mesi dall’elezione del nuovo sindaco un vero e proprio movimento politico sotto forma di partito capace di svolgere un autorevole ruolo di opposizione all’interno del Consiglio Comunale martinese. A soffiare sulla prima candelina della torta è il Presidente del movimento, avv. Vincenzo Colucci, che ripercorre questo primo anno di attività.
«IdeaLista come partito si è costituito nell'ottobre del 2012 ed in questo anno di attività ha intrapreso diverse iniziative nell'interesse della collettività. Un esempio su tutti è il merito che ci prendiamo nell’aver sollecitato l'amministrazione comunale ad eseguire tutte le opere necessarie per la realizzazione della rotatoria di via del Tocco. Abbiamo organizzato diversi sit-in per tutelare e salvaguardare il presidio ospedaliero di Martina Franca. Abbiamo sollecitato l'amministrazione ad evitare il contenzioso inutile e dispendioso per le cause relative al risarcimento dei danni dovuti a dissesto stradale.
In consiglio comunale abbiamo sollevato diverse interrogazioni ed interpellanze a partire dalla riqualificazione del centro storico, rigenerazione urbana, Pptr, regolamentazione a cui gli esercizi commerciali si devono attenere, piano urbano del traffico e procedimenti della commissione paesaggistica. Abbiamo chiesto chiarimenti sui debiti fuori bilancio, abbiamo parlato di videosorveglianza nel centro storico, di gestione dei rifiuti, della necessità del nuovo appalto, ma abbiamo parlato anche parlato di tutela dell'ambiente. Argomenti sui quali l’Amministrazione comunale è ancora troppo indietro.
IdeaLista nel suo primo anno di attività ha manifestato coerenza e confermato in toto i programmi elencati durante la campagna elettorale interessandosi ai problemi dei cittadini».
In quale area politica vi collocate?
«Idealista si colloca, come ha sempre sostenuto, nel centro-destra, è lì che ci riconosciamo».
Cosa caratterizza IdeaLista? Quali sono le differenze con gli altri movimenti?
«La coerenza e l'interesse reale della collettività sono i nostri punti di forza. Non condividiamo affatto i personalismi che spesso si identificano nelle altre aree politiche. Dal primo giorno abbiamo deciso di cancellare dal nostro vocabolario la parola “contro”. Stiamo proponendo una politica diversa, un nuovo modo di fare maggioranza e opposizione. Non tutti sono riusciti a cogliere ancora questo salto di qualità, i più attenti oggi a distanza di un anno ce ne danno atto, soprattutto coloro che erano politicamente lontani da noi. Vogliamo porci come punto di riferimento con un confronto costante assieme alle forze politiche, associazioni e movimenti che sposano le nostre battaglie ideologiche. Non devono essere i cittadini a seguire la politica, deve essere il contrario, la politica deve scendere tra i cittadini e farsi portavoce. Nessun rinnovamento c’è stato sino a ora: né con le persone e neppure con la mentalità. Noi di IdeaLista stiamo sostenendo una politica diversa che, mi rendo conto, a volte può anche disorientare coloro che non vedono questa rivoluzione che stiamo portando avanti».
Nel nostro programma abbiamo più volte rimarcato la necessità di restituire dignità alla politica e credo proprio che ci stiamo riuscendo, ma è un percorso ancora lungo e faticoso, perché se è più semplice cambiare i comportamenti, più difficile è invece cambiare la mentalità».
Perché avete scelto di investire sui giovani?
«Abbiamo creato un folto gruppo di giovani di IdeaLista. Le nuove generazioni saranno gli amministratori del futuro, a loro va trasmessa la cultura della legalità, il perseguimento degli interessi di tutti i cittadini martinesi scoraggiando quelli del singolo privato. Per tali ragioni abbiamo avviato in questo anno una serie di percorsi di formazione, gettando le basi per una scuola di formazione permanente aperta a tutti».
Avete sempre parlato di opposizione costruttiva, poi però a un certo punto avete deciso di cambiare registro. Cosa è successo?
«Come si può volere il bene della città, senza essere costruttivi. Per questo avevamo voluto dare un taglio innovativo alla nostra opposizione e al nostro ruolo nella discussione politica cittadina. Non ci stanchiamo mai di ripetere che per IdeaLista la parola “contro” non esiste, ragion per cui avevamo avviato un’azione atta alla ricerca della collaborazione con l'attuale amministrazione per la condivisione dei provvedimenti, ovviamente nel rispetto reciproco dei ruoli. Poi questo rispetto è venuto a mancare e la nostra disponibilità è stata confusa per complicità. Sta di fatto che l'amministrazione successivamente non ha inteso cogliere le nostre richieste formulate sempre nell'interesse della collettività, per cui abbiamo deciso di opporci con maggiore tenacia. L’amministrazione in questo momento non è in grado di cogliere i bisogni reali della cittadinanza, abbiamo modi diversi di intendere la politica e di guardare la città in prospettiva futura. Per il centrosinistra è il solito modo arcaico di intendere la politica, quello che porta a dire “io so e tu non capisci niente”».
Quali sono gli obiettivi che IdeaLista si pone per il prossimo anno?
«Ad anno nuovo abbiamo programmato il nostro secondo congresso cittadino. Vogliamo aumentare ancora i nostri iscritti e continuare a valorizzare il ruolo dei nostri giovani. La prossima settimana, invece, terremo un convegno in cui parleremo di rifiuti e ambiente. Vogliamo continuare a percorrere questa strada e continuare a parlare di politica a schiena dritta».
Quali sono invece gli obiettivi a più lungo termine?
«Sarei molto felice se un giorno qualcuno riconoscesse il contributo di IdeaLista nella costruzione della classe dirigente del futuro per questa nostra città».