Il risultato delle elezioni europee, in funzione di come i tre principali schieramenti contrapposti si collocheranno in termini di consensi, inciderà direttamente sul governo e sugli assetti politici. Per questo, dice il parlamentare pugliese, è necessario non disperdere i voti con scelte di protesta o con movimenti che difficilmente supereranno lo sbarramento del 4%
Mai come in questa occasione il voto per il rinnovo del Parlamento Europeo assume una straordinaria valenza politica. Innanzitutto per le conseguenze sugli equilibri di una Europa in crisi di identità, in cui aumenta lo scetticismo di chi vede nella Unione Europea, nell'euro, nella eccessiva austerità, la causa di una crisi che appare interminabile. Ma molto importanti saranno anche i riflessi sulla vita politica interna del nostro Paese. Ne parliamo con Gianfranco Chiarelli, parlamentare martinese.
C'è in giro aria di scetticismo, di delusione, che prelude a un possibile forte astensionismo.
«Il primo invito è proprio quello a non rinunciare al diritto di esprimere il proprio voto; la delusione, lo scetticismo, la rassegnazione, devono fare posto alla responsabilità e alla fiducia. Non votare vuol dire solo firmare una delega in bianco, lasciare decidere gli altri. Poi occorre un voto ragionato e responsabile».
E' evidente che la scelta si riduca a tre grandi blocchi, perchè votare Forza Italia e non PD o M5S?
«E' vero, le alternative in campo sono solo tre: il voto a sinistra, ovvero un voto per chi propone un sistema statalista fatto di tasse e di compressione delle libertà individuali. Votare la sinistra vuol dire sostenere la candidatura del tedesco Schultz, il nemico giurato dell'Italia, alla guida dell'Europa. C'è poi il voto di protesta; una protesta che è giustificata, compresa, assolutamente legittima, ma oggi interpretata da chi non ha altro progetto che quello di distruggere ogni cosa senza una sola idea per risolvere i problemi. Il voto di protesta vuol dire un ulteriore isolamento dell'Italia in Europa. Un voto non solo inutile ma dannoso. Un voto che, in Europa quanto in Italia, ha il solo risultato di portare il Paese al totale fallimento, distruggendo anni di sacrifici e di impegno che, con tutti i limiti umani possibili, hanno però consentito agli Italiani di raggiungere grandi traguardi ma, soprattutto, di vivere in uno Stato libero. Libertà messa in discussione da chi parla solo di vivisezione, di lupara bianca, e propone continuamente insulti e turpiloquio».
Ma a destra c'è anche il NCD.
«Votare movimenti che difficilmente supereranno lo sbarramento del 4%, o che, pur dichiarandosi di centro destra, fanno da stampella alla sinistra, è inutile e assolutamente dispersivo. Per difendere la libertà, per rappresentare in Europa i valori di un Popolo che è in maggioranza moderato, l'unico voto utile è quello a Forza Italia. Per il Sud soprattutto, per far sentire forte la nostra voce a Bruxelles, occorrono uomini e donne di grande esperienza, che conoscono il territorio e hanno dato già dimostrazione di saperne rappresentare adeguatamente le istanze. Per questo il mio invito è quello di andare tutti a votare, votare Forza Italia, ed esprimere la preferenza per il capolista per la circoscrizione Sud, Raffaele Fitto».
Fitto per molti appartiene però alla vecchia guardia.
«Raffaele è un politico ancora giovane ma di grande esperienza, un uomo del Sud che ha già dimostrato in diversi ruoli di saper difendere gli interessi della nostra terra; una persona con dei valori, primi dei quali la lealtà, l'amicizia, e il rispetto umano, mutuati da quell'insegnamento cristiano che ci distingue da chi ha visioni puramente materialistiche della vita».