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L´appello/«Siamo cittadini di serie B»

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

7
NOV
2014
Assurdo ma vero: una zona di Taranto, tra Talsano e Leporano, riversa in una condizione inverosimile: priva di servizi, i residenti vivono ogni tipo di disagio pur pagando i tributi. E l’Amministrazione? Fa orecchie da mercante
Lunga e infinita come un filo di Arianna sembra la situazione  dei residenti di via Vittoria Colonna, tra Talsano e Leporano; sono 30 anni oramai che abitano questa zona deserta e priva di servizi. L’area in questione appartiene al Comune di Taranto, pur trovandosi in prossimità di Leporano, ma sembra che in realtà sia figlia di nessuno. Il signor Artemio Di Giorgio insieme ad alcuni vicini del quartiere ha lanciato tramite Extra Magazine un ulteriore appello al fine di richiamare l’attenzione delle istituzioni e dell’Amministrazione Comunale, più volte già sollecitata.
Quali sono i disagi più pesanti da sopportare?
«Riguardano tutta una serie di servizi di cui la nostra zona è priva. Per cominciare la strada è completamente sterrata, quindi lascio immaginare ciò che avviene quando piove, si trasforma in un pantano. Inizialmente era asfaltata per metà, ma per avviare i lavori, quali gas e telefono, hanno rotto tutto. Gli unici servizi resi dal Comune sono solo quelli prima indicati, gas e linea telefonica, per avere la luce su ogni abitazione abbiamo dovuto comprare il terreno dal costruttore e cederlo all’Enel, che ne ha preteso 100 metri di estensione.  Ciò vale solo per le singole abitazioni, ma tutto il viale è sprovvisto di illuminazione, il che vuol dire che rientrare o uscire la sera fa quasi paura! L’acqua la compriamo privatamente, ognuno di noi ha la cisterna e per la fogna paghiamo l’autospurgo che viene ogni 20 giorni circa. La corrispondenza postale poi è un terno al lotto, se si è fortunati la si riceve».  
Avete fatto appello al Comune?
«Certo tantissime volte, è venuto il vicesindaco ultimamente, ma solo false promesse fino ad ora, nessun intervento specifico. Il paradosso è che ci troviamo a ridosso di Leporano, dove pagano meno tasse, in quanto le tariffe sono più basse, ma godono di tutti i servizi, persino dello scuolabus per i bambini, che per noi rappresenta un’utopia». 
Da quanto tempo vivete qui?
«Da più di 30 anni, precisamente dall’81».
Non siete abusivi giusto?!
«Assolutamente! 15 anni fa e anche più, quando c’era la Giunta Di Bello, pagammo 10 milioni per l’urbanizzazione, la cosiddetta “oblazione dell’abusivismo”. Con il susseguirsi delle Amministrazioni, mostrò interessamento Alfredo Cervellera, vice sindaco con delega all’urbanistica, e Spalluto, assessore all’Urbanistica, ma nulla di fatto; fu chiesto da parte nostra la possibilità quanto meno di poter pagare meno tasse, di avere una riduzione dei tributi, ma non ci è stato mai concesso, viste le gravi condizioni economiche in cui versa il Comune di Taranto. Ci troviamo così ad aver pagato 70 euro di Tari e a pagare l’altra rata a dicembre. Per non parlare dei rifiuti: 20 mila persone sono servite da quattro cassonetti posizionati a distanza dalle abitazioni, naturalmente si tratta di cassonetti per l’indifferenziata, quelli per la differenziata non ci sono mai stati».
 


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