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Scuola/Giovani mani, tecnica antica

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

5
OTT
2012

 

Un laboratorio di sperimentazione della pittura ad affresco nel Parco della Terra delle Gravine diventa una buona occasione per una nuova consapevolezza artistica e ambientale
 
Nell'ambito delle attività didattiche previste dal progetto di alternanza scuola-lavoro realizzato dagli studenti delle classi IV B e IV F del Liceo “Aristosseno” di Taranto con la Società Cooperativa Novelune di Taranto, nell'anno scolastico 2011-2012, si sono sperimentate le tecniche, gli strumenti e le procedure per la realizzazioni di affreschi di soggetti sacri, tratti dall'habitat rupestre del Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine” e riprodotti nella Gravina di Triglie, tra Statte e Crispiano.
Tale progetto didattico è nato dalla volontà condivisa tra scuola e cooperativa di valorizzare l'ambito culturale e naturalistico delle gravine, senza dubbio il più caratterizzante il contesto territoriale della provincia di Taranto.
Nei villeggi rupestri scavati lungo i solchi delle gravine si custodisce un importante pezzo della storia della comunità tarantina, dalle prime abitazioni dei nostri progenitori preistorici, passando attraverso l'età greca e romana, il fiorire dei villaggi medievali e la continuità d'uso in età moderna.
In questo contesto, si è scelto di puntare l'attenzione degli studenti sull'aspetto certamente più noto e di maggiore impatto emotivo: il fenomeno architettonico e artistico delle chiese rupestri, con i loro santi affrescati lungo le pareti di ambienti ipogeo scavati presso i villaggi e lungo le vie di comunicazione, a volte con funzione liturgica, a volte con funzione funeraria.
Fenomeno noto, studiato e divulgato, ma che ancora verso in uno stato di completo, colpevole, abbandono.
Il progetto, utilizzando il dato tecnico-artistico come leva didattica, ha inteso accrescere negli studenti la consapevolezza della valenza dell'habitat rupestre, cercando di stimolarne l'interesse e, perché no, accendere l'amore dei giovani verso questo particolare modo di vita, temperato da un rapporto equilibrato con la natura, la comunità e il sacro, che proprio negli affreschi delle chiese palesa la sua più alta manifestazione simbolica ed artistica.
Il progetto si qualifica come sperimentale e altamente innovativo: pur essendo la pittura ad affresco una tecnica artistica molto studiata, non è mai stato direttamente sperimentato il “come si fa”, utilizzando materiali, tecniche e iconografie direttamente tratti dalla tradizione pittorica locale e tentandone la riproposizione nel contesto dell'habitat rupestre.
Il risultato complessivo della sperimentazione delle tecniche dell'affresco nell'Habitat Rupestre è senza dubbio positivo. L'intero processo – desunto dalle tecniche antiche e riprodotto – per quanto possibile – pedissequamente, è risultato efficace e ha fornito preziose indicazioni per successive edizioni ed approfondimenti laboratoriali.
La resa pittorica, seppur realizzata da ragazzi frequentanti un percorso di studi non a carattere artistico, è più che soddisfacente. I materiali, le attrezzature e la logistica complessiva si sono rivelati assolutamente idonei. Il livello di soddisfazione personale dei ragazzi, degli insegnanti coinvolti – le professoresse Bianca Buccoliero, Carmela Sorrentino  e il Preside Salvatore Marzo – e  degli operatori della Cooperativa Novelune è ben più che gratificante.
Il cimentarsi con l'affresco ha consentito ai ragazzi di raggiungere una piena consapevolezza dell'habitat rupestre, che hanno non solo conosciuto direttamente,  ma che hanno vissuto “dal di dentro”, in un'esperienza di piena comunione con il più caratterizzante contesto culturale, naturale, artistico e spirituale della provincia di Taranto.
Si potrebbe dire che l'esperienza condotta ha teso un sottile filo che dall'oggi, dall'area di San Michele a Triglie – ha raggiunto le genti – e i pittori – che nelle nostre gravine vissero, lavorarono e pregarono, lasciando a noi l'enorme compito di conoscere, tutelare e valorizzare i segni – ora minuti, ora eclatanti – della loro esistenza. Una esistenza che sappiamo essere stata molto dura, a volte durissima, ma, ci piace pensare, spesso serena e in armonia con la natura.


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