Non più “borghese” ma vicino ai lavoratori: ripartire dal territorio attraverso un nuovo modello sindacale. L’Ugl regionale fa il punto della situazione auspicando un rinnovamento non solo generazionale, con un’azione più incisiva verso le istituzioni
Innovazione e rinnovamento generale, ricompattazione e collaborazione, ma soprattutto ripartire dal territorio, valorizzando le competenze e condividendo le problematiche. Sulla base di questi principi si è riunito l’Ugl regionale con i suoi segretari , insieme al candidato Segretario Generale Salvatore Muscarella. L’obiettivo posto è quello di rilanciare il sindacato che in questo momento è in crisi, ma in particolare si trova in “deficit di libertà di organizzazione”, come ha sostenuto Vincenzo Abbrescia di Bari; è indispensabile andare tra i lavoratori e per le fabbriche, per condividere momenti di riflessione, poiché non è possibile che un Governo escluda i corpi sociali che rappresentano il motore del Paese. Il sindacato deve essere assolutamente libero da condizionamenti. «Il sindacato deve riappropriarsi della propria identità e indipendenza, ripartendo dalla base come le RSA e le RSU», ha dichiarato Gabriele Taranto di Foggia. Secondo il consigliere Lospinuso e il Presidente Schittulli, il sindacato deve fungere da sentinella, portavoce cioè di determinate situazioni, come ad esempio per le questioni Ilva e Porto a Taranto e, controllore delle istituzioni per quanto concerne le decisioni e le azioni, “come una spina nel fianco” ha definito Schittulli.
Fabio Giuseppe di Monte di Taranto ha sottolineato l’importanza della “moralità” che non deve essere solo una parola, ma uno stile di vita. Alla base di ciò, deve necessariamente esserci una collaborazione e una comunicazione trasparente all’interno del sindacato, libero da condizionamenti e autoproclamazioni.
«Secondo l’Ugl la vera forza è ripartire dal territorio e non da Roma, quindi bisogna considerare il territorio come fonte di vita, valorizzarlo, così che Roma sia solo un collettore di eventuali suggerimenti che provengono dal basso, al fine di migliorare la nostra organizzazione sindacale. Un’organizzazione sindacale che a mio modo di vedere è oramai vecchia in tutta la sua struttura! Dobbiamo impegnarci a formare la territorialità attraverso le persone competenti e i loro valori, attraverso le persone che dialogano veramente con il sindacato; basta con l’egocentrismo al nostro interno, né bisogna temere i confronti con le altre organizzazioni sindacali, bisogna rinnovarsi. Il rinnovamento non avviene solo con il cambio generazionale dall’aspetto anagrafico, ma la mutazione deve avvenire anche attraverso persone valide capaci di dare quel valore aggiunto che manca. Aspetto importante su cui bisogna insistere, è la “formazione”: bisognerebbe che ci dotassimo di un istituto che valorizzi la formazione, che crei campus per i giovani, uffici di formazione industriale a supporto della federazione, bisogna creare qualcosa di innovativo rispetto ai 64 anni di storia Ugl. Da ciò ne deriva un allontanamento e un malcontento da parte della cittadinanza nei confronti dei sindacati; sicuramente oggi il sindacato è in crisi, è un sindacato borghese, bisogna tornare al sindacato operaio, quello che opera in mezzo alla gente, che supporta il lavoratore e risulta incisivo sul piano occupazionale» ha dichiarato Muscarella che ha concluso dicendo che sarà adottato il metodo delle primaria per l’elezione del Segretario Generale Nazionale, in quanto il candidato non deve essere imposto, ma scelto.