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C´E´ ANCORA GENTE PER FORTUNA CHE…

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

17
NOV
2016
Nonostante il mondo sia costellato di cattive situazioni e pessime persone, c’è anche una buona fetta di umanità che si prende cura del prossimo: come in questo caso, dove c’è una signora che vorrebbe ringraziare il gentile sconosciuto che l’ha soccorsa    
 
 
C’è ancora gente per fortuna che…., un libro di successo riportava più volte questa espressione ed elencava vicino a ognuna un motivo per cui la gente si distingueva ed era meritevole di lode.
L’ho pronunciata anch’io qualche giorno fa, quando una telefonata mi ha portato a conoscenza di una storia di… civiltà e attenzione all’altro.
Era il 6 agosto, intorno alle 10.30 in Piazza Crispi, una signora cade, non riesce a rialzarsi, le si avvicina un uomo, l’aiuta e con molta professionalità, da “addetto ai lavori”, comprende subito la tipologia di frattura, l’accompagna in un negozio vicino, le fa offrire un bicchier d’acqua e va a prendere la sua Panda bianca, l’accompagna al pronto soccorso, trattenendosi con lei in sala d’attesa.
Quando i medici la fanno entrare per prendersi cura di lei, l’uomo, tranquillo di averla lasciata in buone mani, va via.
La cronaca ci presenta spesso, invece, situazioni diverse, in cui c’è chi “si ferma, guarda e va oltre”, tanta l’indifferenza, tanta la paura di prestare soccorso per ciò che questo può comportare, tantissimi gli avvisi sui social che alimentano allarmismi e portano a diffidare degli altri. 
Così aumentano anche i luoghi comuni su una civiltà che è cambiata in peggio, su un mondo abitato da chi non vede e non si prodiga per il proprio simile.
Chi ha “una certa età” racconta di un tempo in cui si era da sostegno l’uno all’altro, di usci aperti, di buon vicinato, di condivisioni materiali e umane, di partecipazione empatica ai vissuti.
La società è cambiata, è un dato innegabile, ma sicuramente non sarebbe corretto generalizzare sull’affermazione “è peggiorata”.
Ogni mutamento reca con sé aspetti positivi e non, la storia è testimone, da sempre, della convivenza di comportamenti lodevoli e deplorevoli. In ogni epoca però si è potuto affermare: c’è ancora gente, per fortuna che….
La signora Adele vorrebbe poter pronunciare questa frase di fronte all’uomo che l’ha soccorsa quel 6 agosto, poterlo ringraziare di persona e dirgli che il suo intervento è stato provvidenziale, dirgli un “semplice”, sentito e sincero GRAZIE.
Tramite questa testata, la signora vorrebbe vedere esaudito il suo desiderio: incontrare colui che la “vide e si prese cura”, il buon… cittadino che ci consente di confermare: è vero, “c’è ancora gente, per fortuna, che…”
 


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