Questa settimana spazieremo tra il commento sull’arrivo dei primi croceristi nel capoluogo ionico e la campagna elettorale dei candidati a sindaco e a consiglieri comunali di Taranto, senza trascurare avvenimenti speciali e altri che fanno purtroppo ancora riflettere
Per entrare subito in argomento ricorderemo che quando eravamo ragazzi e i nostri genitori venivano informati che a Taranto avevano fatto scalo una portaerei statunitense o importanti unità navali militari americane ci proibivano di uscire da sole perché dicevano che i marinai americani si ubriacavano e ci potevano anche picchiare. Chi esultava, invece, erano i nostri fratelli che se ne tornavano a casa carichi di ogni bendidio che veniva loro elargito dai marines americani, ma soprattutto erano felici quando ricevevano sigarette e gomme da masticare.
Se la presenza cadeva nella stagione estiva i ragazzi si tuffavano in mare invitando i marinai americani a lanciare in acqua le loro monetine.
La scorsa settimana ha fatto tappa a Taranto la prima delle navi crociera programmate e i tarantini hanno attesto i turisti come se gli alieni dovessero sbarcare nel nostro Porto. Ecco perché a più di qualcuno la presenza un po’ insolita per Taranto dei croceristi evocava quella dei marziani.
Si è trattato indubbiamente di un fatto positivo perché in 1.200 hanno scelto nelle poche ore a loro disposizione di visitare il MarTa, il Castello Aragonese, il Duomo e altri edifici storici della città non disdegnando di entrare in questo o quel bar o di fermarsi a bere una bibita fresca.
Intanto l’accoglienza è stata calorosa e gli ospiti croceristi hanno ricevuto in regalo un delfino di gomma, la mappa dei luoghi da visitare e un buon calice di spumante fresco preparato in apposite postazioni.
E’ accaduto un fatto insolito, infatti sono stati i tarantini che stranamente hanno fotografato i croceristi e non il contrario, cioè i croceristi i monumenti della città.
E’ piaciuto agli ospiti lo spettacolo della Taranta in Piazza Castello, ma qualcuno ha storto il naso per una mancanza adeguata di gabinetti pubblici chimici. Gli operatori commerciali si sono espressi in maniera differenziata: bene i bar, meno bene i ristoranti.
Ma siamo soltanto all’inizio perché da qui a fine ottobre ci saranno altri sette sbarchi di croceristi. Alcuni di loro hanno scelto il pacchetto che li ha portati ad Alberobello e a Martina Franca, ma ci si sta già adoperando perché fin dalle prossime volte, compresa la tappa del 29 maggio negli itinerari alternativi vengano inseriti anche Massafra, Grottaglie e Manduria.
Positivo il giudizio degli organizzatori e dei responsabili della nave crociera, ma anche delle categorie della Confcommercio locale.
Fra le “novità” osservate c’è stato anche il calessino del turista ideato dai due tarantini e formato da un’Ape con posti a sedere e un’audio-guida con versione in italiano, in inglese e in francese dei luoghi della Città Antica in cui il calessino si sposta. La visita, che ha la durata di 45 minuti, costa 15 euro a persona. Come si diceva, siamo all’inizio e tutto si può riportare ad una condizione che permetta a molti di servirsi del calessino, anche agli stessi tarantini non croceristi.
Nei progetti futuri si parla di poter operare un giro in mare con le nostre motonavi, ma non sarebbe male ripristinare l’antica usanza dei tarantini che si facevano trasportare in barca nel primo seno del Mar Piccolo per osservare i citri e il fiume Galeso. Insomma, da questa prima esperienza tutti vengono fuori con il giudizio di “promosso”.
Chi, invece, la promozione se la deve sudare sono gli oltre mille candidati a uno dei 32 posti come consigliere comunale e i 10 candidati a sindaco.
Mancano appena due settimane alla conclusione della campagna elettorale e si assiste al gioco di sempre, quello di pestarsi i piedi l’un l’altro, ma di programmi si parla ben poco. Gli accenti maggiori sono sull’ambiente e sull’Ilva, ma amministrare una città non significa soltanto questo, infatti ci sono i disoccupati, i giovani e anche gli anziani ai quali forse i candidati non prestano attenzione perché pensano che potrebbero disertare le urne. Ma ci sono tanti altri importantissimi settori della vita cittadina che meritano una approfondita analisi e soprattutto un programma che faccia i conti con la realtà economica del capoluogo ionico che non è certamente delle migliori. Non entriamo nel merito di alcune proposte già esplicitate per mantenere la nostra posizione di neutralità nei confronti di tutti gli schieramenti in campo.
Andiamo ad aprire l’almanacco e troviamo subito una benna notizia: martedì scorso una rappresentanza della Scuola Pirandello del quartiere Paolo VI, oggetto nelle scorse settimane di atti vandalici, è stata invitata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a salire a bordo della nave della legalità per ricordare le stragi di via Capaci e di via D’Amelio.
Gli alunni tarantini, unitamente agli altri, sono stati accolti nell’aula-bunker dell’Ucciardone per partecipare al percorso conclusivo di educazione alla legalità organizzato e promosso dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone.
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Due problemi importanti stanno interessando in questi ultimi tempi gli italiani. Il primo riguarda il decreto-legge governativo che reintroduce l’obbligatorietà da 0 a 6 anni di età per i bimbi che frequenteranno gli asili nido e le scuole materne, ma, poiché l’elenco delle vaccinazioni obbligatorie si è allungato, l’obbligo continuerà anche nelle scuole elementari e medie fino all’età di 16 anni per ciascun alunno. Sono previste multe e sanzioni per i genitori inadempienti dopo alcuni richiami al loro dovere. Il secondo problema riguarda la possibilità di un ritorno non più del servizio militare ma del servizio civile per i giovani dopo i 18 anni. In più si domandano se sia opportuno o meno sottrarre alla continuazione degli studi e alla ricerca di un posto di lavoro giovani che finirebbero per svolgere funzioni che oggi appartengono alla protezione civile.
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Si è da poco concluso il vertice barese economico dei G7 e il presidente della BCE, Mario Draghi, passeggiando per Bari Vecchia si è fermato per acquistare un panino con la mortadella; un ragazzino lo ha osservato a distanza ed è stato allontanato dalla scorta, ma Draghi non soltanto ha consumato e apprezzato il suo panino con la mortadella ma ne ha regalato anche uno al ragazzo.
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E’ tempo di ciliegie e l’oro rosso mette in apprensione i produttori. Fatta salva la prima raccolta, adesso le attenzioni sono rivolte sulla Ciliegia Ferrovia di Conversano e di Turi perché sta venendo fuori con un cerchietto che comunque non dovrebbe comprometterne la vendita e la diffusione del nostro eccellente prodotto in tutto il mondo. Ricordiamo che sono ben 47 mila le tonnellate di ciliegie che si producono nel barese.
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Finalmente sono partiti i primo 86 fusti radioattivi che erano depositati dalla Cemerad di Statte. Complessivamente i fusti presenti nel sito sono 16.500 e si prevede che entro maggio 2018 saranno tutti stoccati in altro sito e resi meno pericolosi anche se in tutti questi anni grande è stata l’attenzione perché non accadessero incidenti gravi nel sito.
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E per concludere è l’Istat che ci offre l’ennesima fotografia del nostro Paese e da questa viene fuori una situazione per nulla rosea, infatti risulta che siamo un popolo di impiegati e di pensionati e figli ultra trentenni sono ancora a carico della famiglia d’origine. Ma la notizia che deve far riflettere un po’ tutti è che il peso della famiglia resta sulle spalle delle donne che molte volte sono l’unica fonte di reddito.
Meditiamo, gente, sul ruolo straordinario che ancora oggi la donna italiana è chiamata a svolgere.