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Operazione Sophia, contro il traffico di migranti nella tratta Italia Libia

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

22
FEB
2020

L’European Union Naval Force in the South Central Mediterranean, EUNAVFOR Med - operation SOPHIA, è la prima operazione militare di sicurezza marittima europea che opera nel mediterraneo centrale. La situazione di crisi proprio in quell'area del Mare Nostrum, causata dal perdurante conflitto interno in Libia e dal conseguente collasso del sistema statuale, ha avuto tra le molteplici conseguenze il flusso migratorio che attraverso la Libia, raggiunge via mare l'Italia e gli altri paesi dell'Unione Europea. Un flusso migratorio facilitato e, soprattutto, sfruttato economicamente, da trafficanti di esseri umani che hanno messo in piedi una rete atta a lucrare sulla disperazione degli uomini, donne e bambini che ogni giorno tentano di intraprendere questo viaggio. In tale contesto, l'impiego di mezzi fatiscenti, inadatti alla navigazione in alto mare e sovraccarichi ha portato al ripetersi di naufragi molto spesso drammatici con la morte di centinaia e probabilmente migliaia di migranti. In particolare, dopo che lo scorso 18 aprile 2015 le acque del "nostro" Mediterraneo sono state teatro, secondo l'UNHCR, del più grande disastro della storia recente, con l'affondamento a Nord della Libia di un peschereccio con oltre 800 migranti, l'Unione Europea ha deciso di reagire con la massima urgenza. Così, solo due giorni dopo, su proposta dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari Esteri e Politica di Sicurezza, Federica Mogherini, il Consiglio Europeo ha ribadito il forte impegno ad agire al fine di evitare tragedie umane derivanti dal traffico di essere umani attraverso il Mediterraneo definendo un Action Plan sulla migrazione fondato su dieci punti, tra i quali il secondo si è di fatto concretizzato in EUNAVFOR MED operazione Sophia.

Presso l’aeroporto Militare Francesco Baracca di Centocelle si è svolta la cerimonia di passaggio di consegne tra il viceammiraglio Enrico Credendino (cedente) e l’ammiraglio Fabio Agostini (subentrante). Evento al quale erano presenti il Presidente del Comitato Militare dell'Unione Europea, il Generale Claudio Graziano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, il sottosegretario alla Difesa, Giulio Calvisi e numerose autorità militari.

Il vice ammiraglio Credendino, è stato comandante dell'operazione Sophia da quando è stato istituito il 18 maggio 2015. Entro due mesi, aveva raggiunto la piena capacità operativa e Sophia stava dando un prezioso contributo allo smantellamento del modus operandi dei trafficanti di esseri umani che operano nel Mediterraneo centrale regione, nonché alla stabilità e sicurezza regionali e alla protezione delle frontiere marittime europee.

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Calvisi ha ringraziato l’ammiraglio Credendino per aver pianificato e condotto – a livello strategico- l’Operazione EUNAVFOR Med (Sophia), per la sua attenta opera di comando, contribuendo a rafforzare la sicurezza nel Mediterraneo e ad elevare il prestigio dell’Italia in ambito internazionale.

“L’operazione SOPHIA – ha dichiarato Calvisi – è certamente il primo esempio di elevata integrazione delle componenti militari e civili (forze di polizia) europee, capace di operare in un complesso scenario internazionale rappresentato da numerosissimi attori militari e civili, governativi e non governativi. Sono certo che l’ammiraglio Agostini saprà continuare nel solco tracciato dal suo predecessore”.

Nel suo discorso, anche il generale Graziano ha sottolineato l'importanza che l'Unione europea abbia un'operazione militare nel Mediterraneo, con le risorse necessarie incluse le navi militari. Ha ringraziato il Vice Ammiraglio Credendino per il suo incredibile impegno negli ultimi quattro anni e mezzo e ha augurato "vento a poppa" al comandante entrante, l'Ammiraglio Fabio Agostini.

L’Operazione SOPHIA è il primo esempio di elevata integrazione delle componenti militari e civili (forze di polizia) europee, capace di operare in un complesso scenario internazionale rappresentato da numerosissimi attori militari e civili, governativi e non governativi. Condotta dall’Italia, ha tra le sue missioni la sicurezza marittima europea nel Mar Mediterraneo, il contrasto al traffico illecito di esseri umani e s’inquadra nel più ampio impegno dell'UE volto ad assicurare, secondo un approccio comprensivo ed integrato, il ritorno della stabilità e della sicurezza in Libia, l’addestramento e il monitoraggio della Guardia Costiera e della Marina Libica, lo scambio informativo con gli Stati membri e le Agenzie di law enforcement.

 

 



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