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L´enciclica che promuove i "Comuni per la Pace"

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

20
OTT
2020

“Non ci sono due crisi separate, una ambientale ed un’altra sociale, bensì una sola complessa crisi socio-ambientale”. Da quando è stata pubblicata l’enciclica “Laudato Sì, sulla cura della casa comune” di Papa Francesco, ha lasciato il segno non solo nella dottrina sociale della Chiesa, ma anche nei processi politici, economici ed ecologici delle nostre società globalizzate. Scritta con diversi esperti e scienziati è un documento ufficiale sui temi dell’ambiente e della salvaguardia che invita prima di tutto ad una conversione ecologica. Profetica è stata la capacità di mettere in connessione aspetti che venivano trattati settorialmente.

Papa Bergoglio è riuscito a collegare il sociale e l’ambiente, l’economia e la politica, la cultura e la spiritualità permettendo in questi anni a studiosi, politici, sindacalisti e opinionisti di sviluppare riflessioni per la sostenibilità, quanto di considerarla fonte di ispirazione di un progetto da mettere globalmente in atto. È urgente quanto impellente lo sviluppo di politiche che migliorino la qualità della vita umana e della degradazione sociale. Francesco scrive che “L’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme”. L’idea chiave è quella del dialogo, a partire da quello sull’ambiente nella politica internazionale a quello finalizzato nello sviluppo di nuove politiche nazionali e locali, al dialogo come metodo inseparabile nei processi decisionali, a quello fra politica ed economia in vista della promozione dell’umano, fino al dialogo fra religioni e scienze nel servizio alla causa ecologica. Il presupposto è concepire il pianeta come patria e l’umanità come popolo che abita una casa comune.

L'Assessore all'Ambiente, Legalità e Qualità della Vita, Annalisa Adamo fa diventare Taranto “Comune per la Pace”. Con il pieno sostegno del primo cittadino della città dei due Mari e della Giunta, si è trasformata in atti amministrativi la volontà di contrastare, con un’opposizione civile soprattutto la violenza verbale di chi guarda all’altro come ad un nemico, un diverso da combattere e annientare.

Come evidenziato da Papa Francesco, la Pace che è molto legata alla cura dell'ecologia e al bene comune, se autenticamente vissuta, si riflette in uno stile di vita equilibrato, unito ad una capacità di stupore che conduce alla profondità della vita, impedendo la distruzione dei valori e del fondamento della vita sociale, favorisce lo sviluppo della cultura dell'ambiente. Il Comune di Taranto intende rimanere orientato verso la collaborazione, la disponibilità all’ascolto e all’interscambio, dimostrando sensibilità e apprezzamento per soggetti e progettualità in linea con tale orientamento.

“È un percorso incentrato sull’avvio della educazione della cittadinanza tutta con particolare riguardo alle giovani generazioni - ha dichiarato l’Assessore Annalisa Adamo - al concetto di Pace e a quelli ad essa correlati di accoglienza, sviluppo sostenibile, inclusione, rispetto dei diritti umani dei singoli appartenenti ad ogni etnia, religione, condizione sociale, che spinge a muoversi in più direzioni, attuando una serie di iniziative che accompagneranno ed esalteranno il percorso stesso verso il raggiungimento dell’obiettivo di una rinnovata etica. È forse non è un caso a questo punto che l’iter di approvazione della delibera in Giunta è avvenuta nel giorno dell’anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle, data emblematica del bisogno di Pace”.

L'azione amministrativa intende favorire il processo di “interiorizzazione della comunità” e del senso di “continuità con il mondo”, oltre ad un radicamento dell'etica di cui l'uomo contemporaneo è in continua ricerca, diffondendo la consapevolezza che si è interdipendenti, ma anche che si ha responsabilità verso gli altri e verso il mondo.

“Taranto Comune per la Pace” inizia con un progetto emblematico definito “Semina la pace in terra e in mare” per il quale adoperarsi su due diversi piani di azione. Nella fase Fase Terra – “Mille Querce Per la Pace” è prevista la Piantumazione di mille querce dedicate alla Pace anche in un’area a verde da rendere “Piazza (o Parco) Della Pace” in collaborazione con i “volontari della pace”; una progressiva e costante piantumazione di querce all’interno dei cortili di strutture educative e scuole di competenza comunale; la creazione di nuove “aree della pace” in prossimità degli istituti di scuola media superiore; incontri con le scuole di Educazione alla Pace e alla Legalità, nonché di Educazione ambientale; per “colorare” le nuove “aree della pace” è prevista la messa a dimora di piante di myosotis - fiore azzurro denominato “non ti scordar di me” - nonché la distribuzione di semi di questo fiore a scuole e parrocchie, affinché siano piantanti direttamente da bambini e ragazzi con il chiaro riferimento alla necessità di non dimenticare mai il senso profondo del concetto di pace; realizzare un “Concerto Per La Pace” che abbia una sua puntuale ricorrenza; coinvolgere gli organi di informazione per realizzare una rassegna d'informazione e culturale sulla Pace denominata “Non ti scordar di me” che costituisca un’adeguata cassa di risonanza di Taranto come Comune per la Pace. Per la Fase Mare – “Vele Per la Pace” prevede l’individuazione di un percorso ideale per una veleggiata dimostrativa, che confluisca in Mar Piccolo, da realizzare fra ottobre/novembre 2020, cooptando i velisti locali; il coinvolgimento delle associazioni velistiche nella realizzazione di quanto necessario; contatti istituzionali ed eventuali Protocolli di intesa con Capitaneria di porto e Marina Militare. Tutte le iniziative saranno necessariamente svolte nel rispetto delle misure anti-Covid.

“Se la grandezza politica- come afferma papa Francesco- si mostra quando, in momenti difficili, si opera sulla base di grandi principi e pensando al bene comune a lungo termine”, ne consegue l’inseparabilità dell’ecologia ambientale, economica e sociale dall’ecologia culturale, che investe le mentalità e richiede il rispetto oltre che della natura anche del patrimonio storico, artistico e culturale di una comunità o di un popolo spesso minacciato – come accade per la città di Taranto- e dall’ecologia della vita quotidiana che coinvolge ogni abitante del pianeta nelle sue abitudini e nei suoi comportamenti. Occorre puntare su un altro stile di vita, educando all’alleanza tra l’umanità e l’ambiente, stimolando la conversione ecologica che sola sarà foriera di una pace duratura. la responsabilità verso l’ambiente e le generazioni presenti e future deve coniugarsi alla lungimiranza, alla scelta della sobrietà come valore inseparabile dalla solidarietà. La “nostra casa comune” riguarda ogni persona umana e nessuno può chiamarsi fuori dalla responsabilità verso di essa.



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