Tendenza eco-sostenibile fatta di tanti chilometri di “vie verdi” da percorrere in bicicletta, a piedi o a cavallo, che vanno tutelate e create per incentivare forme di turismo sostenibile, anche dal portafoglio. Da Taranto a Marsiglia al divano altrui, ecco dove ci porterà la bella stagione
Finalmente ho trovato un lato positivo di questa fantomatica crisi, che attanaglia il nostro caro Paese: il ritorno alla tradizioni e alla natura.
Per intenderci, avendo meno soldi le famiglie canalizzano attenzione e soldi ai beni di consumo primari cercando di risparmiare senza però rinunciare alla qualità, e infatti anche il web è tempestato di foto che immortalano prodezze handmade tipo: torte e pasta fatta in casa, lavori di sartoria, produzione anche di accessori stylossimi (la moda è un bene primario!), lavori di fai da te… e di vacanze e gite fuori porta all'insegna di bicicletta e pic-nic.
Infatti pare che la Puglia sia una delle mete del nuovo “turismo responsabile”, in quanto i viaggiatori hanno la possibilità di scoprire mondi antichi dal fascino ancora intatto, stili di vita lenti e adeguati alla natura circostante, pezzi di storia vivente incastonati in paesaggi dipinti dai colori della natura e scolpiti dal sole e dal vento.
Patrimonio naturalistico ereditato da quella stirpe di contadini che, nei secoli, ha contribuito a caratterizzare un territorio unico al mondo fatto di uliveti, vigneti, chiusure, muretti a secco, terrazzamenti, trulli, pagghiare e pignon. Tante per fortuna le associazioni che si stanno muovendo per creare e sostenere lo sviluppo della “mobilità dolce” a piedi, in bicicletta e a cavallo. Ad esempio nella città di Taranto un gruppo di bikers (The HOWLERS bike group) il giovedì sera è solito incontrasi per ciclopasseggiare nella strade di quella che fu capitale della Magna Grecia. Da tenere sotto controllo anche il gruppo facebook Biciclet(ta) per essere sempre aggiornati sul mondo della bici! Quindi finalmente un riconversione che mette da parte l'ingombrate automobile per privilegiare uno sviluppo turistico sostenibile che rifugga dallo sfruttamento intensivo e indistinto di un numero limitato di siti che divengono snaturati e inquinati da flussi turistici di massa. Un modo privilegiato di fruizione del territorio è quello di percorrerlo con mezzi “lenti” rappresentati dalla bicicletta, dal cavallo e dai propri piedi gustando echi e sensazioni dei viandanti del passato (per avere informazioni sugli “itinerari verdi” in Puglia www.cicloamici.it ). Devo ammettere però che nonostante tanti anni di scout e tanti chilometri fatti con lo zaino in spalle, l'idea della di dover fare tanta strada per poi magari dover dormire in tenda mi angoscia un po', e di rimando mi sono informata su quelle anche potrebbero le soluzioni per un riposo comode e compatibile con l'ambiente. Ad esempio i cugini francesi, a 12 km da Marsiglia, hanno costruito Attrap Reves Hotel, le cui stanze sono ospitate all’interno di curiose bolle trasparenti a loro volta collocate nel mezzo del verde della valle del Rodano. Le vecchia tende da campeggio sono state sostituite da tende a forma di bolla, realizzate con materiali riciclati, comportano un dispendio minimo di energia e la loro presenza è la meno invasiva con l'ambiente, inoltre dal loro interno permettono di ammirare tutta la bellezza della natura e di notte osservare il cielo a occhio nudo oppure con il telescopio di cui tutte le bolle dispongono. Così è nato l’hotel con le bolle i cui interni non hanno nulla da invidiare a quelli dei migliori hotel tradizionali: i servizi igienici privati, ovviamente, si trovano all’esterno della tenda, mentre l’aria all’interno della bolla viene continuamente cambiata tramite uno speciale dispositivo. Si allestiscono con facilità e altrettanto si smantellano a fine stagione e una volta tolti non lasciano tracce della loro presenza. Una stanza standard per due persone in bassa stagione ha un costo di 109 euro, pernottamento, prima colazione e utilizzo del telescopio per guardare le stelle compreso!
Per non abbandonare completamente l'idea del campeggio fai da te, per i nomadi più moderni tra pochissimo darà sul mercato il Drop Eco Hotel: una struttura prefabbricata sopraelevata, costituita da un tubo centrale ricoperto da legno scanalato che aiuta a mitigare il calore, mentre un lucernario corre lungo tutta la casa offrendo ampia illuminazione naturale. Un sistema di riciclo dell’acqua piovana la raccoglie per l’uso all’interno dell’edificio, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale. Il corridoio centrale separa una camera da letto dal salotto, mentre il bagno e le altre utility si trovano lungo i lati del ‘tubo’. Certo una soluzione non proprio “sostenibile da portafoglio” ma di certo apprezzata a i comodi come me!
Rimanendo in tema di comodità una soluzione di eco-nomica è quella del Couchsurfing o meglio mettere a disposizione una stanza o il divano di casa, o anche solo un angolo di giardino in cui poter piantare la tenda, mentre dall'altra c'è chi parte per nuovi e solitamente sconosciuti paesi e cerca un posto in cui poter sostare per qualche giorno. Per iniziare l'avventura di couchsurfer è necessario essere maggiorenni e registrarsi sul sito come vuole la passi di rito poi ogni utente crea così una sua pagina personale in cui viene delineato il suo profilo: dati generici ma anche annotazioni più personali come interessi, passioni, coordinate degli ultimi viaggi, riflessioni ecc. Nel momento in cui un couchsurfer ha in programma un viaggio si mette in contatto con gli utenti più vicini a lui, prestando particolare attenzione alle compatibilità e alle esigenze personali. Durata, natura e termini della sistemazione sono chiariti anticipatamente via web tra le parti. Essendo un programma nato per il libero scambio di ospitalità, non è previsto alcun corrispettivo, ma non è raro che l'ospite si presenti con qualche prodotto tipico del suo paese o un piccolo dono per il suo generoso anfitrione. Importante il sistema incrociato di segnalazione dei feedback di ogni esperienza: in questo modo ogni utente può lasciare una traccia per i prossimi viaggiatori che seguiranno le sue stesse orme. I Couchsurfers non solo ospitano e scambiano i "divani" con viaggiatori di tutto il mondo, ma utilizzano la rete come strumento per incontrarsi anche con i propri vicini. Esistono più di 30.000 gruppi suddivisi nelle varie città. Al loro interno si organizzano eventi ed incontri, lezioni di lingua, discussioni e molti altri tipi di esperienze aperte a tutti. Vado subito su google… voglio iscrivermi…!