Tu vuo’ fa’ il salernitano
Di corvè in cucina, guardo perplessa le buste della raccolta differenziata. Persino i gatti se ne tengono a debita distanza, consapevoli del fatto che a frugare fra i contenitori in plastica o in vetro non c’è gusto, non c’è quell’ebbrezza curiosa che adrenalinicamente si scatena in prossimità del Grande bidone, quello dell’indifferenziata. Eppure, arriva il momento in cui bisogna fare le cose che devono essere fatte. E dunque inizia per le buste della carta, della plastica, del vetro e dell’alluminio un gran tour nel bagagliaio dell’auto che si concluderà negli appositi bidoni, che a Martina sono tutti brutti, sporchi e ridondanti di cose laide e maleodoranti. Senza contare poi che per smaltire alcuni rifiuti speciali, come l’olio usato, bisogna raggiungere addirittura Locorotondo, dove c’è l’apposito container. Morale: tutto congiura contro la raccolta differenziata. Sarebbe molto più facile fare di tutto un bel sacchetto e buttarlo nel cassonetto con quel gesto di molti, a metà fra il liberatorio e lo sportivo, invece che stare a lì, prima a lavare e separare i rifiuti, poi a inserire con pazienza un oggetto dopo l’altro in luoghi che non rendono piacevole quell’impegno. Possedere, anzi , imparare la pazienza e l’educazione di compiere correttamente la raccolta differenziata presuppone un grande senso di civiltà che va premiato e incentivato. Invece che andare a Salerno, come ha di recente affermato di voler fare il neo assessore all’Ambiente del Comune di Martina per andare a vedere come si comportano lì con l’affaire monnezza, per saperne di più basterebbe fare un giro sul web o una chiacchierata fra donne, le quali –per vocazione domestica, per pazienza, per virtù e buon senso- maggiormente avvertono il problema. Io ho fatto sia l’una che l’altra cosa, a costo zero, in pochi minuti e senza inquinare con un viaggio auto, scoprendo che in internet c’è un video di tre napoletani che mostrano come in Norvegia i supermercati ospitino un dispositivo (bello e pulito, quasi un oggetto di design) dove si può caricare la propria differenziata ricevendone in cambio un buono spesa da spendere nello stesso supermercato. In pochi minuti e con un carico normale di differenziata, i simpatici partenopei (ma sfido io a trovare un partenopeo antipatico) accumulano un buono da 6 euro. A ben cercare, questi dispositivi non sono un’esclusiva nordica, ma se ne trovano anche in Campania (ma non a Salerno), in Abruzzo e Molise. Alcuni di essi, istallati da un’azienda italiana, si trovano nelle stazioni di rifornimento e ripagano l’inserimento di rifiuti con buoni carburante, ma non è inusuale trovarli anche al bar per una “ricompensa” sotto forma di consumazione nello stesso locale. I vantaggi sarebbero tali e tanti che sarebbe da stolti non pensarci: ne ringrazierebbe il bilancio del Comune (che pare sia stato lasciato sfumato di tutte le varianti cromatiche possibili del rosso), le nostre tasche e la nostra qualità di vita. Il fatto poi che in consiglio comunale ci sia anche il Presidente della coop S. Allende, una bella realtà che non solo conta importanti supermercati ma che da sempre è sensibile all’ecoeducazione, potrebbe far ben sperare sul primo lancio di dispositivi del genere. Tra l’altro, suggerisco al presidente Donnici, pare che l’erogazione di buoni spesa incoraggerebbe a spendere di più, quindi pourquoi pas? Convenzionando con altre realtà commerciali o culturali, nulla vieta di pensare a cambiare la plastica con punti da accumulare per ricevere biglietti del cinema o teatro. Inoltre, e anche questo non c’è bisogno di andarlo a imparare a Salerno, vi è la necessità di educare i cittadini all’importanza e alla necessità della differenziata, in modo che questa nell’immaginario collettivo non risulti una seccatura o un vezzo da casalinghe che hanno molto tempo a disposizione, ma un obbligo civico da espletare a casa, a scuola, nei luoghi di lavoro.
P.s. Il video di cui si parla si trova facilmente su YouTube cercando le parole chiave “spazzatura Norvegia” ( oppure http://www.youtube.com/watch?v=ixXgTZG7GzM) e su qualsiasi motore di ricerca con “incentivi raccolta differenziata” è possibile visualizzare anche la mappa con l’istallazione dei miracolosi dispositivi nel Sud Italia. That’s all folks!