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Attenti al lupo, anzi no, a Pierino

Pubblicato da: Categoria: EDITORIALI

23
MAR
2012

 

Nel bene e nel male, purché se ne parli, diceva Oscar Wilde. Ognuno ha diritto a un quarto d’ora di celebrità, diceva Andy Wharol. Ebbene, nulla è cambiato e anzi, in questi tempi congestionati si farebbe di tutto anche solo per quindici secondi di visibilità. Siccome però è molto più difficile far parlare di sé per meriti o per imprese eccezionali, si punta sugli eccessi e sul kitsch: tanto per capirci, come il neo fidanzato di Elisabetta Canalis, capace di pinzarsi un testicolo alla coscia e altre gesta che solo a immaginarle viene da provare tenerezza per questa ragazza, passata dalle braccia di George Clooney a quelle di un idiota patentato. Ma anche noi martinesi non ci facciamo mancare nulla e mentre l’aria frulla di primavera e di campagna elettorale, c’è chi s’inventa di sana pianta – fra le tante boutade -  nuove candidature a sindaco e alleanze partitiche in previsione di un ballottaggio. E purtroppo non si tratta di cantonate, ma di notizie e nomi buttati nel calderone di chi vuole a tutti i costi (e che costi) maneggiare l’opinione pubblica e rigurgitati sotto forma di falsità. Lo scopo è raggiunto, se ne parla fino a quando non arriva la smentita dell’interessato: almeno il boyfriend della Canalis fa tutto da solo e non coinvolge altre persone. Io credo che questo protagonismo abbia un che di patologico e che comunque alla fine venga tenuto di conto sempre meno, un po’ come Pierino che a furia di gridare “al lupo, al lupo” non venne creduto più da nessuno. Quanto è difficile risultare autorevoli, tanto vale allora sparare (anzi, sparlare): a furia di colpire, qualcosa dovrà pur cadere. Eppure non tutti fanno la fine dei tordi. Il primo a dare un segnale positivo in tal senso è stato Michele Marraffa, candidato sindaco per il centrodestra che francamente se n’è infischiato dicendo giustamente di avere cose ben più importanti a cui pensare. Anche i fratelli Muschio Schiavone hanno reagito con composta indifferenza alle fesserie, Donato alla notizia che fosse lui il candidato sindaco, Michele alla rivelazione che già fosse stato stabilito un patto di ferro tra lo schieramento di centro e quello di centrodestra in caso di ballottaggio.
Morale. Quello che consiglio spesso ai miei ragazzi è di informarsi scegliendo più fonti, possibilmente di provata serietà: non che questo valga come paradigma di veridicità, ma almeno si separa il grano dalla pula. Se il popolo è bue non vuol dire che sia anche fesso, e se si viene a conoscenza di una qualsiasi notizia, inutile sperticarsi in commenti: meglio invece tacere prima di esprimere un giudizio, in attesa di avere tutti gli elementi per farlo, primo fra tutti la fonte. Chi l’ha detto? Chi l’ha scritto? Tizio? Ah, be’, chapeau, e comunque m’informerò ulteriormente. Caio? Ah, be’, tanto piacere. E al più ci si ride sopra.


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