Buffo leggere i giornali in questi giorni. Apri e vieni a sapere che - congratulazioni! - Vendola va in California con il compagno Ed (o Eddy, ci sono fonti onomastiche contrastanti) per attendere la nascita di un bambino. Il pupo in questo momento è ospitato anatomicamente da una donna disponibile a realizzare il desiderio dei due papà e che ha accettato di farsi impiantare un ovulo fecondato, portando avanti la gravidanza dietro rimborso spese. Era da molto tempo che l'ex Presidente della Puglia aveva espresso il desiderio di una famiglia: "Sì, vorrei farlo. Contro la pigrizia della politica sul tema dei diritti civili". Infatti, basta girare pagina e dalle ovattate atmosfere vendoliane si viene catapultati nell'odissea della Cirinnà, la legge sulle unioni civili che prende il nome - anzi il cognome - della senatrice dem Monica. Per chi fosse andato a farsi una capatina su Marte in queste ultime ore, la legge si intitola "Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze", e stabilisce diritti e doveri delle coppie omosessuali, fra cui anche la possibilità da parte del partner di adottare il figlio del compagno. La destra, i centristi e i cattodem si aggrappano alle tende e si oppongono da subito, i grillini fanno i grullini: e sì e no e forse e poi definitivamente no, dimostrando di saper usare perfettamente le astuzie da vecchie volpi del Parlamento, quella stessa casta che volevano a tutti costi contrastare. Ma il trofeo "Campione di serietà democratica" va alla Lega: dopo aver letto i 5000 (poi ridotti a 500) emendamenti no-sense per fare ostruzionismo alla legge Cirinnà, comprendi che l'unica unione civile possibile è quella tra gli autori degli stessi emendamenti e una camicia di forza.