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Cantieri Aperti

Categoria: POLITICA

25
MAG
2012

 

In questa competizione elettorale hanno rappresentato la vera novità del centrodestra martinese. Sono i giovani del PdL e di Idea Lista che promettono un impegno a tutto tondo sia come anima critica e propositiva, all’interno del partito, che come attenti osservatori dell’attività amministrativa. Gianluca Pizzigallo, esponente dei “Cantieri Marraffa”, fa chiarezza su alcuni punti importanti: i Cantieri non chiudono, anzi rilanciano, e la presenza di Caroli e Spina non è più gradita 
 
Cosa ha rappresentato per voi quest’esperienza dei “Cantieri Marraffa”?
«Entusiasmo, voglia di fare, coesione, amicizia, queste le parole chiave che hanno caratterizzato la nostra esperienza dei Cantieri Marraffa, poi confluita nel movimento Idealista Giovani. Si sono create sinergie splendide che hanno permesso di gettare le basi per un serio progetto locale di centro-destra.»
 
Il risultato (la sconfitta di Michele Marraffa ndr) non è stato certo dei migliori. Secondo te quali sono le cause che hanno determinato questo tipo di risultato?
«Purtroppo bisogna fare i conti con la realtà, in particolare con l’eredità del centro-destra a Martina dopo 10 anni consecutivi di amministrazione, i quali hanno messo in moto il gioco dell’alternanza tipico della democrazia. A ciò va aggiunto il fatto che i partiti minoritari del centro-destra (UDC e La Destra) non hanno voluto fare gioco di squadra con il PDL e ciò ha lasciato campo libero al centro-sinistra. Se guardiamo il dato elettorale del primo turno (cioè, quello più significativo) la percentuale dell’area di centro-destra si attesta a poco meno del 60% contro il 41% del centro-sinistra. Questo dato è emblematico.»
 
Sono stati i giovani il valore aggiunto di questa campagna elettorale?
«Senza ombra di dubbio l’offerta politica ha fatto leva su tanti “volti nuovi”, alcuni dei quali siederanno in Consiglio, sia a destra che a sinistra. Dal lato dell’elettorato la presenza nutrita di candidati giovani ha fatto presa permettendo di contenere l’astensionismo (comunque alto, quasi il 27%) e di avvicinare gli elettori di “prima mano”, delusi dagli eventi politici nazionali. Perciò, da questo punto di vista possiamo parlare di valore aggiunto, però adesso bisogna capire se questo valore aggiunto si riprodurrà efficacemente in Consiglio Comunale. Di sicuro, il nostro gruppo, Idealista Giovani, sosterrà in modo costruttivo i propri rappresentanti giovani e meno giovani in Consiglio.»
 
C’è differenza tra giovani di centrodestra e giovani di centrosinistra?
«Assolutamente sì. A mio avviso, la differenza sostanziale sta nel “vocabolario”, cioè nel fatto che personalmente vedo i giovani di sinistra fermi sognatori in attesa che qualcuno o qualcosa offra loro un comune terreno, concettuale e linguistico, entro il quale muoversi per creare un’offerta politica integrata e coerente. Invece, noi giovani del centro-destra abbiamo le idee chiare e separiamo la dimensione del sogno da quella della realtà, cercando di organizzare e propagare quest’ultima nel solco dei valori tradizionali della nostra comunità verso un graduale cambiamento in sintonia con la modernità.»
 
Pensi che dopo questo risultato qualcosa debba cambiare nel centrodestra martinese?
«Credo che un rinnovamento sia la strada da imboccare, alla luce del risultato elettorale uscente. Rinnovare e ristrutturare l’offerta politica per infondere nuovamente fiducia nell’elettorato martinese (che, ripeto, è in modo maggioritario di centro-destra) sono cose essenziali per i tre partiti di centro-destra, PDL, UDC e La Destra. E’ arrivato il momento delle scelte.»
 
Quali sono le prime cose che dovrebbero fare?
«Una cosa su tutte: fare chiarezza sulle “regole del gioco” e su chi ne fa parte; regole interne chiare che diano stabilità delle dinamiche partitiche. Ciò che biasimo è la troppa facilità con cui si esce e si entra da un partito all’altro e in alcuni casi la mancanza di coerenza nelle scelte interne. E’ indubbio che il partito principale di riferimento del centro-destra è il PDL e proprio al suo interno bisogna chiarire chi ne fa parte e chi no, ad esempio precisando una volta per tutte la posizione della Spina e di Caroli. Non è più accettabile che a due mesi da una competizione elettorale si creino scissioni verso l’esterno, come è successo, determinando una dispersione di consensi e non si può prescindere da una vera organizzazione radicata nel territorio con un serio movimento giovanile propulsivo e ben coordinato.»
 
Nel pomeriggio di mercoledì si è ufficialmente insediato il nuovo sindaco Franco Ancona; cosa vorresti dirgli?
«Più che dirgli qualcosa, vorrei chiedergli qual è il suo programma politico e come farà a gestire almeno tre anime diverse all’interno della sua coalizione, PD, IDV e SEL-Puglia per Vendola. Comunque, gli faccio un grosso in bocca al lupo perché avrà molto da fare e soprattutto dovrà avere riserve illimitate di tempo a disposizione perché noi Idealista Giovani ci faremo sentire molto.»
 
I “Cantieri Marraffa” chiudono?
«Assolutamente no. I Cantieri Marraffa sono stati la piattaforma che ha dato vita al nostro movimento Idealista Giovani, il quale, appunto, è un cantiere di idee alla luce del sole, aperto a chi voglia avvicinarsi al nostro progetto politico giovanile di centro-destra e a quelle persone, quei ragazzi che o distanti o delusi o scettici o indecisi non hanno ancora una propria identità politica. Il nostro intento è un nuovo progetto locale di centro-destra, coscienti del particolare momento storico socio-economico nazionale che caratterizza i nostri partiti di riferimento.»


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