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Incarichi /Una Legg(i)era spinta

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

8
NOV
2013
Il consigliere comunale di maggioranza Aldo Leggieri bacchetta il Sindaco sull’attribuzione di incarichi professionali, fatta utilizzando modi poco trasparenti e da “vecchia politica”. Il capo gruppo PD in consiglio comunale Vito Pasculli  restituisce le bacchettate a Leggieri ma, a leggere bene l’elenco degli incarichi, sbaglia bersaglio
 
Succede che il dieci ottobre scorso, con delibera n. 395, la Giunta Comunale decide di “nominare quale CTP nei giudizi dinanzi al Tribunale di Taranto”, in relazione all’affaire “stipendi d’oro” il Prof. Avv. Luca Tamassia Direttore Generale del comune di Sassuolo e titolare di un curriculum di tutto rispetto, pieno zeppo di incarichi prestigiosi e non di campionati studenteschi. 
Succede che contro il metodo di assegnazione di questo incarico, non il primo conferito a Tamassia, si scaglia il consigliere comunale di maggioranza Aldo Leggieri (il link del intervento integrale http://www.extramagazine.eu/it/blog/5-politica/1577-cosi-non-va.html) il quale prima sottolinea che “per l’ennesima volta, invece di individuare tante professionalità martinesi che operano in molti settori della Pubblica Amministrazione e non solo, ancora si fa ricorso a dei funzionari o a dirigenti chiamati da altre città o addirittura da altre regioni” poi afferma che l’incarico è “sponsorizzato dagli amici colleghi Martucci e Caroli”. 
Paradossalmente il primo a prendere le distanze dalle dichiarazioni di Aldo Leggieri è il suo capogruppo consiliare Vito Pasculli che affida alla Gazzetta del Mezzogiorno le sue considerazioni:
“La spinta in avanti di Leggieri, che parla a titolo personale e non di partito, tanto meno di maggioranza consiliare, potrebbe essere eletta come necessità mediatica che di bisogno di trasparenza. Vista così, espone il progetto politico in corso, sul quale la città ha riposto fiducia, di fronte al rischio di delegittimazione. Un progetto accusato di  perpetrare vecchi schemi e logiche residualità di un vecchio modo di fare politica è esattamente il contrario del nostro impegno comune di rinnovamento.” In poche parole l’allarme lanciato da Aldo Leggieri, di un ritorno al vecchio modo di far politica, viene bollato come voglia di apparire e non una richiesta di trasparenza che, almeno a parole (e su questo torneremo nelle prossime settimane), l’Amministazione Ancona ha come uno dei suoi principali cavalli di battaglia. Da buon capogruppo Vito Pasculli fa bene a bacchettare Leggieri, perché notoriamente i panni sporchi si lavano in famiglia, ma nello stesso tempo dovrebbe chiedere al Sindaco, se proprio non ci è arrivato da solo, se le procedure usate nel caso di Tamassia, come in altri casi, sono state adottate all’insegna della trasparenza e sono prive di quelle “sponsorizzazione” alle quali accenna Leggieri. Nel corso di questi primi diciotto mesi di Amministrazione  Ancona non sono stati pochi gli incarichi affidati a “chiamata diretta”. Il più importate è quello assegnato il 26 ottobre 2012 all’arch. Michele Sgobba, nella sua qualità di legale rappresentate e direttore tecnico della “Finepro S.r.l.” di Alberobello, che riceve l’incarico per la redazione del Piano Integrato di Rigenerazione Urbana che una volta redatto, passerà in Consiglio Comunale con i voti della maggioranza ma con il mal di pancia del Partito Democratico che ne aveva presentato uno alternativo. L’incarico assegnato a Michele Sgobba ammonta, al netto di I.V.A. e contributi previdenziali vari, a 39.500,00 euro, giusto un pelo sotto il limite dei 40.000,00 euro cifra al disotto della quale non è necessario ricorrere a una regolare gara. Si sarà trattato sicuramente di una coincidenza solo che poi di coincidenze ne saltano fuori un altro paio: Franco Ancona e Michele Sgobba hanno nuovamente lavorato gomito a gomito nel periodo 1998-2001 quando il primo era vice sindaco; i ben informati sostengono che nello studio di Sgobba presta la propria opera la figlia di un’assessore della Giunta Ancona. Assegnazione diretta di incarico, o meglio di incarichi, è quella che tocca anche a Bruno Semeraro, sindaco di Martina Franca dal 1998 al 2001. Tre sono le delibere di Giunta che lo riguardano, la n. 167 del 22/10/2012; la 227 del 05/12/2012 e la 27 del 24/01/2013. Di altri incarichi assegnati  a tecnici di area PD ne abbiamo già abbondantemente parlato nelle scorse settimane e in questo caso repetita non iuvant anche perché, nel frattempo, l’elenco si è arricchito e potremmo anche annoiare. Ecco, qualcuno chieda questo al Sindaco e se è fortunato a trovalo in vena di risposte, sempre in nome della trasparenza chieda dei concorsi che vedono un intreccio tra dirigenti comunali e assessori o come quello per un posto da geometra, in corso questi giorni, per il quale un nome su tutti è già abbondantemente in circolazione.
 


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