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Politica/Un flop allarmante

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

13
DIC
2013
Un giudizio tranciante quello espresso da Giuseppe Balsamo, subito dopo aver conosciuto i “numeri” martinesi delle primarie  Partito Democratico
 
Con il suo inseparabile sigaro a mezza bocca era lì davanti al seggio allestito al Centro Polivalente, già dalla mattina di domenica e, da consumato esperto di politica ed elezioni, Giuseppe Balsamo già dalle prime ore, sentenziava: queste primarie saranno un flop; la gente resta a casa, a votare non viene. A fine serata poi dando uno sguardo ai numeri, tutti i torti forse non ce li aveva: 988 votanti contro i 1244 del 2009, l’anno delle primarie per la scelta del segretario nazionale. Se poi consideriamo le primarie di coalizione dello scorso anno, quando a votare furono più di 1.600, il calo è stato davvero impressionante: settecento elettori hanno deciso di disertare le urne delle primarie. Così la fredda logica dei  numeri per Giuseppe Balsamo, uno dei fondatori del Partito democratico martinese, si sintetizza in una parola sola: flop!
E il risultato di domenica non riesce proprio a digerirlo: «Nel 2007 portammo a votare a Martina Franca 3500 persone. Quei numeri ormai sono solo un lontano ricordo quindi, preferisco far riferimento a un anno fa, alle primarie di coalizione. Si presentarono più di 1700 persone ai seggi di Martina Franca e di campagna. Anche questo è un numero basso rispetto al 2007, ma in relazione a domenica 8 dicembre possiamo dire che è pura fantascienza. Se poi consideriamo che nel 2007 a Martina Franca c’era un’amministrazione comunale di centrodestra, e il vento non era proprio a favore del Pd, la “scoppola” diventa ancora più pesante. Ora invece abbiamo un entusiasmo nuovo e soprattutto, un’amministrazione locale di centrosinistra; e si rimedia questa figura?».
Quali sono state le cause di un risultato, a suo dire, così deludente?
«A mio giudizio, i responsabili sono Donato Pentassuglia e Franco Ancona. Il primo non è riuscito a dare una rappresentanza locale nella lista Renzi che poi, come abbiamo visto, è stata scelta da sette elettori su dieci. Un martinese in lista avrebbe rappresentato, sicuramente, un incentivo ad andare a votare. E ancora: come possiamo pensare di far disamorare i nostri concittadini quando le notizie che arrivano, parlano di ospedale chiuso o di strada statale che non si fa? Diverso invece è il discorso per il sindaco Franco Ancona il quale, forse, non ha capito che la luna di miele con la città è finita. La tanto sbandierata “partecipazione” dei cittadini alle vicende dell’amministrazione si è rivelata, secondo me, solo teoria e i martinesi si sono “vendicati”non partecipando ieri in numero adeguato». 
Eppure i presupposti per una larga partecipazione, c’erano tutti.
«Certo che c’erano; eppure con mezzo consiglio comunale che è fatto dal Pd non si è arrivati nemmeno a mille votanti. Non doveva essere questo il risultato. A contribuire a questo risultato disastroso, ci ha pensato anche il Sindaco con la sua politica di arroccamento, prima, e di aumento delle tasse dopo. Ora credo sia giusto che Sindaco e Partito Democratico che ricordo, rappresenta da solo mezzo consiglio comunale, riflettano su ciò che è stato. Domenica le primarie dovevano segnare un grande successo, soprattutto per il consenso che la città aveva dato al Partito Democratico e al Sindaco alle amministrative dello scorso anno. Invece abbiamo avuto un pauroso calo dei votanti e nessuna rappresentanza in campo nazionale. Se questo non è un flop, ditemi voi cos’è».
 


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