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Martina Franca/Effetto domino

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

3
DIC
2014

 

La nomina ad assessore con deleghe al Bilancio, Personale e Politiche Comunitarie dell’avvocato Giuseppe Cervellera innesca sicuramente, tra Giunta e consiglio comunale, un effetto domino.

Tra posti vacanti, mal di pancia, richieste e scosse di assestamento, Giunta e Consiglio subiranno, sotto l’attenta regia del sindaco Franco Ancona, delle variazioni impensabili pochi giorni fa.

La prima “tessera” che andrà a muoversi è Donatella Infante che lascerà l’assessorato ai Servizi Sociali ma che per motivi personali, con molta probabilità, non andrà a sedere in consiglio.

A questo punto il posto di Cervellera dovrebbe essere occupato dal dottor Tommaso Magli che, dalle prime indiscrezioni raccolte, pare non essere tanto interessato all’avventura. Saltando Magli, toccherebbe a Elena Convertini che vedrebbe così giustamente premiato il suo impegno politico oltre che la militanza in Sinistra Ecologia e Libertà.

Chiuso il discorso sulla sostituzione in consiglio di Giuseppe Cervellera, ecco aprirsi quello su chi andrà a prendere il posto di Donatella Infante alla guida dell’assessorato ai servizi sociali. 

Sul partito di provenienza del “sostituto” non ci sono dubbi perché, per evitare ulteriori scossoni, quel posto è destinato a un esponente del Partito democratico. Su chi invece sarà quell’esponente, qualche dubbio ancora permane. Il Sindaco ha in mano una rosa di nomi dai quali, per l’esperienza maturata nel tempo anche se in situazioni diverse, ne emergerebbero due in particolare: Franco Demita e Vito Pasculi con il secondo in vantaggio sul primo (la nomina potrebbe rappresentare oltre che un riconoscimento per le qualità personali, anche un giusto indennizzo per lo “sgambetto” delle elezioni provinciali).

Così se il nuovo assessore dovesse essere scelto tra uno dei consiglieri comunali in carica (non si esclude il colpo a sorpresa “dell’esterna” Gisella Marinuzzi) ecco che si aprirebbe la porta dell’aula consiliare per il primo dei “panchinari”: l’architetto Giancarlo Mastrovito. 



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