Alla replica del sindaco Franco Ancona, il consigliere comunale di Forza Italia, l'avvocato Piero bello, risponde con una controreplica nella quale accusa il fatto che due casi analoghi, a distanza di due mesi, sono stati trattati in maniera diversa.
"Avrebbe fatto bene il Sindaco almeno per questa volta a non proferir parola. A volte bisognerebbe imparare a incassare il colpo, fermarsi a riflettere e chiedersi in che direzione si sta andando, ma evidentemente il concetto di umiltà è sconosciuto a questi signori. Quello che ha detto il Sindaco nella nota di replica lo avevo riportato chiaramente nella mia nota stampa. Per cui veramente acqua calda.
Peccato però che nel suo comunicato faccia scena muta sul perché casi identici vengano trattati in modi diametralmente opposti e soprattutto cade un silenzio tombale su un fatto incontrovertibile, durante il suo attuale mandato, la norma invocata, che ora impedisce all’impresa di avviare l’attività e ai quaranta ragazzi di lavorare, a Ottobre 2014 viene applicata in un modo, e lui lo sa bene, e a Dicembre 2014 esattamente al contrario.
Per inciso le zone L non hanno mai subito modifiche o varianti sin dalla loro introduzione con il PRG, così come sempre in tali zone sono stati assentiti insediamenti commerciali e cio' perché' le zone L sono le uniche aree produttive previste dal piano regolatore.
Perché solo ora è sorta la necessità di impedire l'apertura di una nuova struttura commerciale? Perché dopo aver consentito l'edificazione? Per la serie: ...i diritti sono privilegio di alcuni, le tasse però le devon pagare tutti!
Come dice il grande Antonio Lubrano, la domanda sorge spontanea: non doveva essere la sinistra a tutelare i lavoratori e difendere con i denti i posti di lavoro?"