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Letizia Lisi/DIPINTO DI BLU

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

10
AGO
2012

 

Quando i segni dell’anima sono nascosti nel colore del cielo, ecco la storia artistica di questa pittrice che intreccia le emozioni delle parole e delle immagini 
 
 
Letizia Lisi, pittrice, è presidente e fondatrice dell’Associazione Artistico Culturale “Il Melograno”. Nei giorni 7-21-22 agosto presso il Castello Muscettola a Leporano proporrà la rassegna “La Poetica del Pascoli in Arte in occasione del centenario”, una collettiva che rientra nell’ambito dell’estate leporanese “Arte sotto le Stelle 2012”.
Signora Lisi, l’arte è componente essenziale della sua vita sin da giovanissima età quando, affascinata dalle arti visive, frequenta lo studio del pittore Franco Dubla. Quindi si intreccia alla sua vita professionale allorché inizia a svolgere l’attività di progettista d’interni e designer…
«Ho sempre amato disegnare, passione che aveva anche mio fratello, e amo i colori. Quello che prediligo è il blu. Non solo nell’arte, ma nel modo di vestire, nell’arredamento...  A 16 anni ho fatto la mia prima mostra con gli acquerelli e i disegni. Fondamentale poi è stata la frequentazione dello studio del professor Dubla: i suoi colori, la sua arte, si sono avvicinati alla mia vita sino ad assumere una dimensione propria. E in fondo la vita artistica che si sviluppa, altro non è che l’io interiore che si manifesta col tempo». 
E’ conosciuta infatti come “L’artista del blu”, colore predominante in tutti i suoi quadri. Cosa ha condizionato questa sua scelta?
«Non è stato un condizionamento ma una vera e propria scelta dell’anima. A un certo punto mi sono accorta che, nella tavolozza cromatica, il blu era diventato il segno distintivo della mia personalità. E’ stato come se avvertissi in quel momento il bisogno di identificarmi in un colore. Ecco: col blu mi sento me stessa. Quando viveva il mio povero papà non si sapeva più cosa regalargli! Così un giorno ho preso un’opera blu e gliel’ho donata. Si incupì: pensava che avessi dei problemi se  volevo il blu dappertutto! Lui invece amava il trionfo dei colori, ma eccezionalmente accettò il mio tocco di blu. Vedi, io il paesaggio lo vedo avvolto di blu.  Dipingere gli ulivi in blu per me è come avvolgerli nella nostra “mediterraneità” nelle sfumature del nostro mare stupendo. E poi nelle tele c’è il mio segno, che è questo sole o questa luna blu. E’ un po’ come osservare una bella notte o una bella sera di un qualunque giorno in cui si coglie all’orizzonte un sole di speranza. E’ comparso da alcuni anni nei miei dipinti, non da sempre, come se in quel frangente avessi raggiunto una maturità interiore, non artistica, perché l’artista deve sempre rileggersi, continuamente, senza fermarsi mai».
 Attraverso le mostre che organizza,  ha contribuito a far conoscere a Taranto la “Poesipittura” ovvero quella corrente artistica che intreccia parole e immagini alfine di individuare appunto uno snodo cruciale che consenta di leggere i versi in chiave “artistica” e di osservare le tele in chiave “intellettuale” finché queste due interpretazioni convergono nell’unico punto d’incontro che è l’emozione…
 «O si osserva un’opera e l’opera trasmette emozione e chi è dotato di penna per scrivere riesce a mettere in parole quell’emozione che il quadro ha suscitato, o viceversa. Mi capita di leggere versi che riescono a emozionarmi a tal punto da riuscire a trasformare quell’emozione in tela. Così mi è successo con Pascoli. Mio marito mi ha letto “La quercia caduta” che mi ha emozionata a tal punto da voler procedere col dipingere l’opera. La poesipittura non è altro che l’intreccio dell’emozione tra il poeta ed il pittore, tra le parole e le immagini. Un’altra particolarità è quella di scrivere i versi sulla tela con la penna dorata». 
Nelle sue tele trionfano maestosi gli elementi naturali. Che si tratti di voli di gabbiani sul mare, o di paesaggi di rara bellezza, la poesia contemplata nella maestosità della natura si fa emozione viva attraverso i suoi quadri. Quali tecniche predilige?
«Tutte le tecniche. Sono nata come acquerellista. Nell’acquerello il disegno è immediato e questa tecnica mi ha insegnato a lavorare “immediatamente” l’immagine. L’olio invece è considerato un po’ la tecnica del ripensamento perché si può ritoccare l’opera. L’acrilico infine necessita di maestria perché non si può ritoccare. Da pittrice avverto comunque la necessità di trasmettere subito l’emozione sulla tela». 
L’Associazione Artistico Culturale “Il Melograno” di cui, come dicevamo in apertura, è fondatrice e presidente, è stata premiata “tra i progetti più innovativi nelle politiche di sviluppo locale, gli interventi di promozione integrata dei beni culturali, di valorizzazione del territorio, di riorganizzazione dei servizi ai cittadini”. Una bella soddisfazione!
«C’è alle spalle un impegno e una serietà nonché una passione che porta a fare tutto ciò. Le nostre mostre sono sempre itineranti perché il mio intento è dare a tutti la visibilità dei lavori che si fanno. Io do molta soddisfazione a quanti si accostano alle tele pur senza essere preparati all’arte. Apprezzo molto la gente che guarda i quadri con attenzione, che vuole capire, e chiede spiegazioni con umiltà. Il saccente diversamente non osserva, e parla sempre». 
Di lei hanno scritto molti critici e storici d’arte. Le hanno dedicato meritate attenzioni diverse testate giornalistiche locali e nazionali come “La Repubblica” e “Il Quotidiano di Taranto” per citarne qualcuno. La sua arte emoziona e lascia il segno. Se dovesse fare un bilancio relativamente al suo percorso artistico, confrontando i sacrifici e l’impegno col successo ottenuto, la dedizione e la passione con le emozioni suscitate nel cuore della gente, come lo chiuderebbe?
«Non si può chiudere il bilancio, c’è ancora tanto da dare! Un artista vero non chiude mai il bilancio, e ha sempre da imparare».
Nelle collettive che organizza presta sempre grande attenzione ai giovani validi artisti. A ottobre poi partirà un corso di pittura di secondo livello gratuito per i partecipanti, patrocinato dalla sua associazione. Sono previste due lezioni a settimana. Cosa ci dice in merito a questa iniziativa?
«L’iniziativa nasce dal desiderio di rendere l’arte alla portata di tutti gratuitamente. Io ho imparato gratuitamente e mi piace l’idea di poter far vivere la stessa esperienza anche ad altri. Ai giovani dedico tutte le dovute attenzioni e metto il cuore in quello che faccio. Tutto ciò mi ha donato bellissime soddisfazioni e di molti di loro sono proprio orgogliosa! »
 
E il 31 agosto presso la sede dell’associazione a Talsano - in via Cannolicchi n. 9 (Tramontone Mare) – si terrà una sua personale di pittura…
«Sì, questa mi piace farla nella sede. Il tema è “Il territorio”. E credo che il nostro territorio vada molto stimolato ed esaltato. Il contributo con cui posso partecipare a tutto ciò è proprio quello della mia pittura». 
 



Commenti:

Mirko 31/AGO/2012

Complimenti alla giornalista Irene Losito ,per l'intervista, alla pittrice Letizia LISI per la sua arte in blu

FRANCESCO 29/AGO/2012

Finalmente sento parlare di una nuova ARTE.......POESIPITTURA ....approfondirò

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