Continuano le prese di posizione sul mancato svolgimento del consiglio comunale di giovedì 14 maggio. Mentre la maggioranza resta arroccata sulle sue posizioni, l'opposizione continua a "tuonare" e oggi è il consigliere comunale Piero Bello a dire la propria.
"Martina non merita di essere rappresentata da questi personaggi che fuggono dinanzi alle loro responsabilità. Ieri in Consiglio Comunale si è consumato l’ennesimo increscioso episodio, in cui ad essere offesa è stata tutta la cittadinanza, non solo i presenti.
Noi del gruppo misto di opposizione, avevamo chiesto, tramite la presentazione di alcuni punti all’ordine del giorno, un legittimo confronto su argomenti importanti e tanto chiacchierati, tra l’altro mai passati al vaglio dell’assise consiliare, unico luogo ove è possibile il confronto tra tutti i Consiglieri, non sono quelli firmatari. Ma, quando gli argomenti da discutere sono spinosi, dal confronto si fugge, proprio come ha fatto la maggioranza di sinistra. Proprio come quando uno studente “marina” la scuola per sfuggire all’interrogazione.
E’ giusto che la cittadinanza sappia quali erano gli argomenti tanto spinosi che hanno determinato il fuggi fuggi della maggioranza.
Uno degli argomenti era il concorso, ovvero quel balletto funambolico di delibere in cui è stato fatto tutto, ma proprio tutto quello che in un concorso pubblico non andrebbe fatto.
Infatti, quello che doveva essere un “concorsino” per una persona è diventato, in corso d’opera, un “concorsone” per ventiquattro persone, al quale, ha partecipato, addirittura, un consigliere comunale, ovviamente della maggioranza puritana, risultandone, guarda caso, vincitore.
Poi, avremmo voluto discutere degli incarichi professionali. Ma ecco un altro menu indigesto per la nostra maggioranza. Il motivo è semplice da comprendere: incarichi professionali che l’Amministrazione Ancona ha elargito a candidati, membri e tesserati del proprio partito e del direttivo del proprio partito.
Poiché tutto questo mi fa venire molti dubbi, mi sarebbe piaciuto chiedere se, nella visione illuminata di questi signori, il Comune è un ente pubblico o un’impresa privata. Altra misera figura, poi, nei confronti di tutti gli avvocati presenti in aula per reclamare il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace a Martina. Mantenimento, si badi bene, che dovrebbe essere garantito anche, e soprattutto, nell’interesse dei cittadini.
Ma l’Amministrazione Ancona, probabilmente, oltre alla voce ha perso anche l’udito. Avrà bisogno di riposo? Si prenda pure tutto il riposo che vuole, la Città non aspetta altro."