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Il Laddomada nervoso

Pubblicato da: Categoria: POLITICA

25
MAG
2015

Non contento del flop di sabato, il consigliere regionale Francesco Laddomada ha ritentato l’avventura nella “sua” Crispiano anche ieri – domenica 24 maggio -  bissando il risultato deludente del giorno precedente.

In una piazza Madonna della Neve semideserta (non più di una trentina di persone presenti, alcune delle quali portate in gita da Martina), Laddomada, che pur abitando negli ultimi anni a Locorotondo e avendo da poco la residenza a Martina Franca ha esordito con “care concittadine e cari concittadini”, accompagnato sul palco dal fratello Giuseppe, dal consigliere Bennardi e dall’inseparabile Maria Teresa Pizzoleo, non ha perso l’occasione per decantare le “meraviglie” del suo operato alla regione, risparmiando fortunatamente ai presenti il ricordo di essere stato rappresentate di istituto (come milioni di altri genitori) alla scuola media martinese frequentata dai figli, così come riportato in un “santino” autobiografico fatto circolare prima dell’avvio ufficiale della campagna elettorale che, insolitamente, riporta il logo della Regione Puglia fatto che, generalmente, accade quando è la stessa regione a patrocinare o pagare il materiale stampato.

Che Laddomada sia nervosamente in affanno (in fondo deve anche spiegare il suo migrare dalla destra di  Alleanza Nazionale a una formazione di sinistra) lo si capisce dall’assenza di proposte concrete per il futuro e da un volantino fatto circolare a Crispiano (come se fossimo in campagna elettorale per le comunali) nel quale l’uomo a metà tra lo statista e il missionario, (almeno leggendo il suo libro autobiografico fatto circolare in questi giorni) attacca Renato Perrini (candidato nella lista Oltre per Fitto) scrivendo: “Il voto dato a Perrini è sprecato, in quanto se anche fosse eletto potrà fare solo il consigliere di minoranza all’interno del Consiglio Regionale.”

Con un atteggiamento simile a quello  del bambino "scarso" che non veniva mai invitato a giocare a calcio dai suoi amici, Laddomada offende in primo luogo Perrini, persona perbene e imprenditore di successo, e in seconda battuta le migliaia di persone che daranno il proprio voto a Perrini non riconoscendo il ruolo delle minoranze all’interno delle istituzioni che frequentemente è più costruttivo e fattivo di quello svolto da chi, come Laddomada, scrive di se stesso:

“Conscio del proprio ruolo, ricoperto fin da subito con disciplina e convinzione, non ha avuto alcuna titubanza a rivolgersi a dirigenti di Aziende, di associazioni, a sindacati, sindaci, politici provinciali, regionali, ministri, al capo di Governo, a parlamentari europei per offrire un “consiglio”, una proposta; per sollecitare un tempestivo intervento, un sostegno, una fiducia; per esigere un contributo, una verifica, una mediazione, una soluzione.”

Fortuna vuole che in un impeto di modestia ci ha risparmiato l’esito dei colloqui con Omaba e Putin. 




Commenti:

Nicola 29/MAG/2015

Migrato da alleanza nazionale!... buono a sapersi!

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