Com’era facilmente prevedibile, conoscendo il sindaco Franco Ancona, la richiesta di azzerare la giunta, avanzata dai consiglieri malpacisti Basile e Carriero nel corso di una accesissima riunione del Partito democratico tenutasi nella serata di ieri, è stata rispedita al mittente. Prima il bilancio, poi la verifica.
Il capogruppo consiliare Antonio Lafornara incaricato di presentare ad Ancona la richiesta di azzeramento, si è trovato di fronte al rifiuto del primo cittadino che fin dal primo giorno di sindacatura ha sempre difeso e fatto quadrato intorno ai suoi assessori e al loro operato, restando sordo alle sirene di quanti, chi per un motivo chi per un altro, chiedevavo sostituzioni, azzeramenti, ampliamenti o quant’altro.
Durante la riunione di ieri sera son volati gli stracci con gli assessori piddini oggetto di un intenso fuoco di fila e improvvisamente, ma non inaspettatamente, sotto processo in un clima di tutti contro tutti.
Dopo l’acceso confronto, al neo segretario cittadino Vincenzo Angelini è stato chiesto di redigere un documento (puntualmente arrivato nelle redazioni dopo poco tempo) con il quale il Partito democratico riconoscesse “alcuni strappi avvenuti al proprio interno” (che la segreteria è impegnata a sanare ndr) e prendesse le distanze dalle voci che vogliono in atto una sorta di “campagna acquisti” tra i consiglieri dell’opposizione.
Ma la “sorpresa”, se così la si vuol definire, è arrivata quando, in tarda serata a chiusura della riunione, Basile e Carriero hanno condizionato il loro voto favorevole al bilancio (consuntivo e preventivo) con l’azzeramento della giunta, termine che nel vocabolario del sindaco Franco Ancona pare non esistere.