MENU

Controtendenza/La Gravina Valley di Macnil

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

28
FEB
2014
Una coppia di giovani imprenditori ha messo su un’azienda di informatica che va alla grande. Alla faccia della crisi
 
«Quando definiamo “problema” un impedimento che ci si pone davanti nella vita quotidiana assumiamo un atteggiamento che ha il sapore della sconfitta poiché il termine, di per sé, ha una connotazione negativa. Superate il concetto di problema nell’affrontare gli ostacoli nella vita. Guardate questi ostacoli con occhi diversi. Abituatevi a considerarle delle sfide con voi stessi. Modificate l’approccio e i processi mentali che guidano il percorso risolutivo delle criticità nel più breve tempo possibile. Guardate oltre quella barriera, con risolutezza, con la convinzione delle vostre capacità e i risultati arriveranno. Non aspettatevi che tutto vi sia concesso di diritto ma conquistate la fiducia del prossimo con un nuovo habitus mentale che faccia la differenza». Questo in sintesi il messaggio trasmesso ai diplomandi dell’ITIS Majorana che tra pochi mesi varcheranno i cancelli rassicuranti della scuola per avviarsi al lavoro o agli studi universitari. Chi lo dice non è uno psicologo o un analista ma una coppia di giovani imprenditori che solo con la caparbietà e la grinta propria di chi vuole farcela hanno realizzato il sogno della loro vita. Mariarita Costanza e suo marito Nicola Lavenuta. Coniugi nella vita privata, ingegnere informatico lei e perito industriale lui, amministratori dell’azienda di informatica, elettronica e telecomunicazioni  Macnil, partner Telecom, con sede a Gravina in Puglia, con più di una trentina di dipendenti (tra laureati e diplomati) che lavorano per la loro società. Ragazza schiva, dalla disarmante semplicità, Mariarita Costanza tradisce una certa riluttanza a mettere in mostra quello che ha creato dal nulla con caparbia determinazione e intraprendenza insieme a suo marito, il cui carattere estroverso, invece, ha conquistato la platea di ventenni, rapiti dall’entusiasmo e dalla sana positività nel suo modo di essere. Questa giovane coppia di imprenditori ha messo su una incredibile realtà lavorativa, facendola diventare, senza esagerare, la Silicon Valley della Puglia, solida e in costante crescita nel nostro territorio, anzi la Gravina Valley come Rizzo e Stella la chiamano nel loro ultimo libro “Se muore il Sud”. Un fiore all’occhiello imprenditoriale in una terra prevalentemente agricola, in controtendenza con l’abbandono di molte aziende che, stremate dalla morsa della crisi, chiudono con rassegnazione i battenti dei loro opifici. Non è un caso che da qualche tempo tutti i media nazionali (magazine, quotidiani, TG) si occupino di loro. In questi giorni sono presenti al Mobile World Congress di Barcellona dove sono riuniti tutti i migliori operatori mondiali del settore tecnologico. Con la collaborazione di Pino Marangi dell’Accademia della formazione, moderatore dell’incontro, il Majorana ha vissuto un’ora straordinaria (come l’Università di Stanford con il compianto Steve Jobs), ospitando questo esempio tangibile di coraggiosa intraprendenza che scommette e ce la fa, a una generazione un po’ intorpidita che ha bisogno di ritrovare la speranza del futuro.  «Abbiate quella giusta dose di curiosità, curate altri interessi come lo sport, la lettura, le relazioni umane – è il commiato della giovane imprenditrice -. Assumetevi le vostre responsabilità nel prendere decisioni coraggiose, diventate imprenditori di voi stessi, delle vostre scelte operative». 
 
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor