La Presidente dell’Università dell’Età Libera ci apre le porte dell’Accademia e ci illustra le iniziative e i progetti realizzati nell’ultimo anno (il tredicesimo di attività), anticipandoci alcune novità che verranno proposte in quello nuovo
Dottoressa Spalluto, Lei da presidente della Università dell’Età Libera si è mostrata sempre sensibile alle peculiarità della nostra terra e allo studio delle tradizioni. Cosa è per lei la “cultura del territorio”, filo conduttore dell’intera accademia?
«Rappresenta un valore imprescindibile di identità e di appartenenza; è elemento costitutivo della soggettività dell’uomo e dei popoli. Le tradizioni rappresentano un valore inestimabile e spetta agli adulti il dovere di tramandarle. Dallo studio del territorio e dal confronto con la società civile emergono le peculiarità culturali, enogastronomiche e folkloristiche».
L’anno accademico si è concluso con il progetto “L’Università dell’età libera in… rete”. Ci spiega meglio di cosa si è trattato?
«Con tale progetto si è voluto dare concretezza al confronto avuto con la società civile e con le altre associazioni culturali martinesi, confronto che la nostra Accademia ha sempre promosso e che continua a privilegiare. Nella serata dello scorso 14 giugno, abbiamo avuto l’occasione di presentare le attività svolte dai nostri corsisti nell’arco dell’intero Anno Accademico. Un momento di svago capace di alimentare la passione per le tradizioni e per la cultura locale, dove ognuno ha ritrovato un po’ di sé e dei propri ricordi. L’evento - tenutosi presso il Teatro Verdi - si è sviluppato in quattro momenti. Ad aprire la serata, la mostra allestita con i lavori realizzati dai corsisti UD’EL; in seguito, è stato presentato il libro di Matteo Gentile (socio UD’EL) “Danza e Passione”; subito dopo, si è esibito il gruppo dell’Accademia della Cutizza con scenette, poesie e canzoni, il tutto – rigorosamente – in vernacolo. In conclusione, è stato illustrato il percorso svolto dall’UD’EL “Dalle tradizioni locali all’Educazione alimentare”».
Anche gli allievi del corso teatrale hanno avuto modo di esprimersi.
«Proprio così. Lo scorso 22 giugno, è stato portato in scena lo spettacolo teatrale “I Complessi”, curato dalla professoressa Tina Semeraro, responsabile del Laboratorio Teatrale dell’Università. “I Complessi” nasce da una rilettura - e adattamento -, sempre a cura della professoressa Semeraro, dell’autore Jean Bernard-Luc. I corsisti sono riusciti a instaurare con il pubblico una complicità emotiva, raggiungendo il più alto livello di spontaneità, con la conseguente elevazione della “stima di sé”».
In precedenza ha accennato a un percorso alimentare intrapreso dall’Accademia. Uno studio accurato del nostro patrimonio enogastronomico.
«Sì, si tratta di un’attività a cui teniamo molto e a cui hanno preso parte eccellenze del settore, come il professor Angelo Costantini, da sempre in prima linea nella promozione della nostra terra e delle sue ricchezze enogastronomiche. In questo Anno Accademico, il percorso si è ulteriormente evoluto con l’inserimento del corso di “dietologia” – a cura della dottoressa Maria Domenica Castellana – nel quale si sono ribaditi i motivi per cui la dieta mediterranea, e soprattutto la dieta del nostro Sud, è quella più adottata e consigliata nel mondo. Sappiamo bene che il percorso è ancora molto lungo, ma siamo pronti a mantenere costante il nostro impegno per raggiungere nuove “mete”».
L’UD’EL continua a raccogliere un notevole consenso. Negli ultimi anni si è assistito a un tangibile incremento di iscritti.
«Proprio così. L’incremento viene registrato di anno in anno: al momento possiamo contare circa trecento corsisti. I più seguiti sono i corsi di yoga – il più numeroso in assoluto - e di inglese (tenuto da una docente di madrelingua), ma anche quelli di teatro, informatica e danzoterapia stanno riscuotendo un notevole successo. Ma, in generale, c’è un soddisfacente numero di allievi per ogni corso».
Un’offerta formativa che si arricchisce continuamente. Quali saranno i corsi che verranno inseriti nel nuovo Anno Accademico?
«Oltre a riconfermare in toto i corsi dello scorso anno, verranno inseriti i corsi di storia dell’arte, canto, chitarra, fisiognomica, laboratorio ambientale, figurativismo e anatomia, manualità, décapage e l’atteso appuntamento con “Tutti in cucina”. In quest’ultimo corso, ogni allievo sarà libero di proporre una o più ricette da preparare in serate a tema, lasciando piena libertà alla fantasia».
Mi tolga una curiosità: Lei segue qualcuno di questi corsi?
«Purtroppo, per motivi di tempo, mi è impossibile seguire i corsi».
Quali corsi seguirebbe?
«Li seguirei tutti. Ognuno dei corsi proposti dall’UD’EL ha una valenza importante. Per la salute, seguirei con piacere il corso di yoga e di dietologia. Poi, seguirei con un certo interesse il corso d’inglese per la presenza della docente madrelingua».