Rientrato da qualche giorno dalla XXVII edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino (vedi pag.21 ), Gino Dato, editore PROGEDIT, una delle ventiquattro case editrici presenti nella trasferta torinese, è l’ospite del questionario di questa settimana. I dati sui libri e la lettura sono sempre più sconfortanti: il fatturato è sceso nell’ultimo biennio del 14% ; i titoli pubblicati sono scesi del 9,4% e le tirature del 5,9%. Sul fronte dei lettori, come di recente ha riportato nel suo saggio “Senza sapere” Giovanni Solimine, la situazione appare stazionaria: la lettura dei libri è un dato che non arretra o arretra meno degli altri. Infatti, scrive, “gli italiani con età superiore ai 6 anni che leggevano 4 o più libri all’anno erano il 24,6% nel 2011 e il 24,8% nel 2012 e i lettori di almeno un libro all’anno erano rispettivamente il 45,3% e il 46%”. Il lettore, dunque è la vera risorsa dell’editoria e questo Gino Dato lo sa bene, come si può dedurre dal ventaglio delle pubblicazioni che ha portato con sé a Torino, pubblicazioni che spaziano su lungo raggio, toccando interessi, gusti, fascia d’età diversi. Questi i libri presentati nei giorni scorsi al Salone torinese: "La masseria delle cinquanta lune" di Piero Fabris; "Puglia fuori strada" e "La luna e la focaccia", di Vittorio Stagnani, "La cucina del sottano" di Michele Fanelli; spazio anche per la saggistica con "Eccellenze Criminali. Sulle tracce di Jack lo Squartatore tra spettacolo e storia" di Domenico Mortellaro, "Immagine della città nel cinema" di Sergio Bisciglia e "La maschera e il potere", a cura di Pietro Sisto e Piero Totaro. "La comunicazione al tempo di Internet" di Marcel Danesi, "Epitaffi scritti sull'aria" di Nelly Sachs e "Strategie di scrittura nella letteratura italiana" di Ettore Catalano.
Tanti i libri per bambini e ragazzi: la nuova edizione del "Re Matteuccio I" di Janusz Korczak con illustrazioni di Massimiliano Di Lauro, le "Fiabe e leggende di Terra d'Otranto" raccolte da Cosimo Rodia con illustrazioni di Francesca Noya, i racconti "In un bicchier d'acqua" di Anna Bossi e Liliana Carone, le disavventure di una adolescente in "Mi chiamarono Brufolo Bill" di Margherita De Napoli con illustrazioni di Francesca Zaccaria e le divertenti battaglie a colpi di penna di "Capitan Calamaio e il Libro Magico" di Massimiliano Micheli e Lenina Giunta. Insomma, un’offerta poliedrica che solletica il palato e non solo.
Qual è oggi la sfida più difficile per un editore?
«Insegnare che leggere è vivere, respirare».
Qual è invece l'aspetto più creativo?
«Aiutare a pensare».
Leggere per te…
«E' allungare la vita».
Qual è il testo da te editato che non rinnegheresti mai?
«Nessuno».
Qual è il testo che rimpiangi di non aver pubblicato?
«Nessuno».
Il tratto principale del tuo carattere?
«La generosità».
La qualità che desideri in un uomo?
«La lealtà».
La qualità che desideri in una donna?
«La dolcezza».
Quello che apprezzi di più nei tuoi amici?
«La discrezione».
Il tuo principale difetto?
«Illudermi che gli altri siano migliori di come mi appaiono».
La tua occupazione preferita?
«Il giardinaggio».
Il tuo sogno di felicità?
«Pubblicare best seller».
Quale sarebbe per te la tua più grande disgrazia?
«Perdere l'uso della vista».
Quello che vorresti essere?
«Un grande scrittore».
Il paese nel quale vorresti vivere?
«Il paese dove tutti si sorridono».
Il colore preferito?
«Il blu».
L'uccello che preferisci?
«Il gabbiano».
Il fiore che ami?
«La peonia».
L’ autore in prosa che preferisci?
«Maupassant».
Il poeta che preferisci?
«Federico García Lorca».
I personaggi letterari che preferisci?
«Otello e Robinson Crusoe».
Le eroine letterarie che ami?
«Sherazade, Madame Bovary».
I compositori che preferisci?
«Chopin, Beethoven».
I tuoi pittori preferiti?
«Van Gogh, Mirò».
I tuoi eroi nella vita reale?
«Coloro che fanno il loro dovere in silenzio».
Le tue eroine nella storia?
«Penelope e Lady Diana».
I tuoi nomi preferiti?
«Davide, Andrea».
Quello che detesti più di tutto?
«Le persone omissive».
I personaggi storici che disprezzi di più?
«I dittatori».
Il dono di natura che vorresti avere?
«L'introspezione».
Come vorresti morire?
«Sapendo di aver vissuto».
Stato attuale del tuo animo?
«I sognatori del giorno sono pericolosi, capaci di recitare il loro sogno a occhi aperti fino a renderlo possibile».
Le colpe che ti ispirano maggiore indulgenza?
«Le passioniM.
Il tuo motto?
«La libertà comincia dall'ironia (V. Hugo)».
Laureato in Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (indirizzo storico-sociologico) dell’ateneo barese. Iscritto dal 1971 all’Ordine dei Giornalisti, scrive per le pagine di cultura di vari quotidiani ( “Il Secolo XIX” - Genova, “Il Gazzettino” - Venezia, “L’Unione Sarda” - Cagliari, “La Sicilia” - Catania, “Il Mattino” - Napoli, “La Gazzetta del Mezzogiorno” - Bari). Dal 1976 al 1996 ha svolto attività di editing nella casa editrice Laterza, dove ha coordinato la grafica di copertine e materiali promozionali. Nel maggio 1993 viene nominato direttore della rivista “Delta”, il bimestrale di scienze sociali ed economiche della Caripuglia già fondato e diretto da Vittore Fiore. Dirige la rivista fino al maggio 1995. Nel dicembre 1996 costituisce la Progedit – Progetti editoriali.
Dall’anno 1996 ha tenuto corsi di Teorie e tecniche della comunicazione, di scrittura creativa presso organismi privati e l’università di Bari.
Nel novembre 2010 ha fondato con altri editori l’Associazione pugliese editori (APE),
di cui è stato segretario.