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(Ri)uso premiante/Nuova vita ai rifiuti

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

22
AGO
2014
Inserendo l’immondizia giusta si ha diritto a buoni spesa. Nasce a Otranto la Casa del riciclo. Obbiettivo: far comprendere quanto è prezioso ciò che si butta
 
A volte i nomi che diamo alle cose si rivelano fuorvianti rispetto alla natura delle stesse, o comunque imprecisi. E’ il caso, ad esempio, di quelli che chiamiamo rifiuti, termine  così definito dal vocabolario on line della Treccani: «l’azione di scartare o di eliminare, e il fatto di venire scartato o eliminato, come inutile o inutilizzabile oppure dannoso, e quanto così si scarta o si elimina». Il linguaggio comune ha fatto propria questa accezione della parola, il più delle volte usata in senso dispregiativo, eppure, niente è più lontano dalla realtà. Il recupero di quelli che vengono considerati scarti, infatti, consente di risparmiare energia; ciò li rende “preziosi” e spiega perché, sempre più, i territori realizzano progetti volti a premiare chi cede i rifiuti. In tal senso, l’ultima iniziativa in ordine di tempo promossa nel Salento è la Casa del riciclo, inaugurata nei giorni scorsi a Otranto.
L’ Eco Point nasce dalla collaborazione tra Eco Sud Ambiente (fondata nel 1986 su iniziativa di un gruppo di industrie calzaturiere leccesi) e il Comune idruntino, nell’ambito del progetto Riciclo Premiante. La Casa del riciclo è costituita da un macchinario  che emette uno scontrino, il quale dà diritto a un punto per ogni pezzo introdotto (bottiglie in PET, lattine in alluminio e flaconi in HDPE). I punti così maturati si traducono in buoni spesa fruibili presso attività commerciali locali convenzionate che, a loro volta, potranno beneficiare di appositi spazi promozionali, favorendo la creazione di un circuito di eco-marketing. La scelta del luogo in cui installare l’impianto non è stata casuale: l’Eco Point sorge infatti in una zona della città molto frequentata, con l’intento di coinvolgere il maggior numero possibile di persone. «E’ il servizio che deve avvicinarsi al cittadino e non viceversa», ha dichiarato a tal proposito l’assessore Tenore. 
La finalità dell’iniziativa è duplice: sensibilizzare e favorire la pratica di una corretta raccolta differenziata allo scopo di ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente, e formare i più piccoli attraverso il Progetto scuola.  «Dobbiamo guardare al rifiuto come merce e non come costo», ha dichiarato il sindaco Cariddi nel corso dell’inaugurazione della Casa del riciclo, sottolineando che la forza del progetto risiede nel fatto che viene rovesciata la tradizionale concezione di ciò che definiamo “scarto”. 
Lo scorso mese di aprile, tra i primi Comuni in Italia, è stato Uggiano La Chiesa a inaugurare il proprio eco-compattatore, frutto anche in quel caso della collaborazione con Eco Sud Ambiente. In quell’occasione il sindaco Salvatore Piconese ha rilevato che l’efficacia di questo tipo di iniziativa è ad ampio raggio, in quanto «inserisce nel tessuto sociale e civile una nuova cultura che fa comprendere ai cittadini l’importanza del riciclaggio dei rifiuti. Da oggi in poi si avrà la consapevolezza che il rifiuto è una risorsa e con semplici strumenti può essere trasformato in valore».
Progetti come questi sono indubbiamente motivo di soddisfazione per il Salento, ma sollevano alcuni interrogativi. Ad esempio, perchè le buone prassi ambientali, pur diffondendosi sempre più nei comuni della provincia, tardano ad approdare nel capoluogo?


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