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Due giorni di formazione/ La qualità e la bellezza sfidano la crisi

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

24
APR
2015
In barba a falsi profeti, ex ministri dell’economia e millantatori, possiamo affermare che in Italia con la cultura non solo si mangia, dall’antipasto al dolce, bevande comprese, ma ci si può vivere addirittura bene. Se n’è parlato in un workshop fra i comuni di Grottaglie e San Giorgio Jonico
 
 
È un settore che vale 80 miliardi di euro (il 5,7% dell’economia nazionale), muove 443.458 aziende ed organizzazioni (il 7,3% del totale), occupa 1,4 milioni di persone (il 5,8% del totale degli occupati in Italia)! Di che stiamo parlando? Del settore automobilistico? No, sbagliato! Dell’industria pesante? Sbagliato ancora! Questo settore dai numeri così strabilianti è il settore Culturale!
Questi numeri emergono prepotentemente dall’ultimo Rapporto 2014 “Io sono Cultura – L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”, pubblicato dalla Fondazione Symbola-Unioncamere. Nel corposo testo di 300 pagine (scaricabile in formato pdf attraverso questo link: https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0CCEQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.unioncamere.gov.it%2Fdownload%2F3453.html&ei=5jI2VcS5BOiR7AaF7oBg&usg=AFQjCNGuRtDBjsg9ON5hjQuYzpjtDL3Klw&sig2=wBz_1HOp1kTPDWbq3NfSng) più di 40 studiosi, docenti universitari, esperti di marketing culturale, esperti di politiche territoriali, smontano e rimontano il comparto culturale italiano, spiegandone limiti ed individuandone le potenzialità non ancora espresse.
Certo, mi direte, ma in concreto, visto che la cultura genera tutto questo plus valore, come possono le associazioni culturali, di promozione sociale, di volontariato, etc., fare fronte, in tempi di crisi come questi, alla crescente domanda di cultura che da più parti arriva?
Dove possono trovare i soldi per progettare, organizzare e promuovere tutte quelle iniziative che rappresentano la vivacità, ma pure l’identità più profonda di un luogo?
Come devono barcamenarsi in un mondo dove, fra tagli alla cultura, pareggi di bilancio, patti di stabilità e attività commerciali che falliscono quotidianamente i migliori e più motivati operatori culturali e le associazioni più propositive si trovano nell’impossibilità di realizzare qualsivoglia iniziativa?
È stata proprio la lettura di questo rapporto, insieme a volontà di dare risposta a queste fondamentali domande, la molla che ha fatto decidere all’Associazione Provinciale ACSI (Associazione Centri Sportivi Italiani), insieme all’ATS Urban Blue Acsi Laboratorio Urbano Mediterraneo di San Giorgio Jonico, in collaborazione con un pool di altre organizzazioni, tra cui le associazioni ERIS, Prometeo Video Lab. e Centro Soccorso Mare di Taranto, con il patrocinio del Comune di Grottaglie e del Comune di San Giorgio Jonico, oltre che dell’Istituto d’Istruzione Professionale di Taranto, di organizzare una due giorni di workshop, il 10 ed 11 aprile, fra i comuni di Grottaglie e San Giorgio Jonico, dal titolo: Project Cycle Management e Fund Raising.
Diversi gli argomenti affrontati nei due workshop. A Grottaglie, presso il Castello Episcopio nel pomeriggio del 10 aprile, dopo i saluti del dott. Ciro Alabrese, Sindaco di Grottaglie, la dott.ssa Maria Distratis, Esperta in Marketing Strategico e Progettazione Europea, ha parlato di “Sostegno Economico al Settore Culturale e Sociale”, illustrando le diverse tipologie di misure, finanziamenti, bandi e progetti che le associazioni possono presentare per ottenere finanziamenti. Ad introdurre gli interventi ed a presentare il progetto è stato il dott. Massimo Giusto, sociologo esperto di ricerca sul campo e co-ideatore dell’iniziativa stessa, mentre a concludere è stata la dott.ssa Elena Gentile, europarlamentare che ha anticipato le linee guida e le prospettive europee del settore culturale.
Nella giornata dell’11 aprile, svoltasi al Laboratorio Urbano Mediterraneo di San Giorgio Jonico, si è parlato invece dei finanziamenti privati che il settore culturale può attrarre.
In mattinata, dopo i saluti del dott. Luigi Caretta, presidente provinciale dell’Associazione ACSI e della dott.ssa Cosima Farilla, Vicesindaco ed Assessore alle politiche sociali e spettacolo del Comune di San Giorgio Jonico, il prof. Christian Caliandro, già docente di “Media e narrative urbane” presso l’Università IULM di Milano ed  esperto di politiche culturali, nel suo intervento “Oltre la crisi: fundraising, crowdfunding e progettazione culturale” ha parlato del fenomeno del crowdfunding, in sostanza la vecchia colletta, mutuata alla luce dell’esplosione del social network, e dei numeri strabilianti che riguardano il fenomeno. Ogni anno, in Europa, grazie al crowdfunding vengono finanziati mezzo milione di progetti; solo nel 2013 sono stati raccolti circa 1miliardo di euro di finanziamenti e per il futuro si stimano aumenti esponenziali nell’ordine di milioni di miliardi entro il 2020.
Più articolato e ricco il programma pomeridiano, che ha visto alternarsi i contributi del prof. Caliandro e del dott. Raffaele Rescina, Economista, Promotore finanziario e professionista certificato EFPA, che nel suo interessante intervento dal titolo “Dalla Cultura del PIL, al PIL Culturale” ha esposto i numeri del comparto in esame attraverso casi esemplari, come quello della città di Cortona in Toscana. A concludere gli interventi, prima del dibattito con il pubblico, si sono alternati alcuni case history, fra i quali quello dell’Azienda CISA di Massafra, dell’Associazione/start-up SocilaeNetwork, dell’operatrice culturale dott.ssa Francesca Frisa, dell’operatore culturale e filantropo dott. Roberto Burano. Ognuno ha portato al pubblico la propria testimonianza, spiegando, al di là dei numeri, quanto la cultura ha rappresentato per le loro vite e per le comunità nelle quali operano.
Diversi i ringraziamenti da fare per la riuscita dell’iniziativa, fra cui i primi vanno a Maddalena D’Amicis, esperta di marketing culturale e co-gestrice del Laboratorio Urbano di San Giorgio, al dott. Antonello Pastorizia, rappresentante dell’associazione Menti Urbane ed al mediapartner Smart Marketing – Mensile di Comunicazione, Marketing e social Media, oltre ai numerosi partner che hanno sostenuto l’intero progetto, fra quali ricordiamo il centro Mail Boxes etc. di Taranto,  il Laboratorio Analisi Burano e Santillo di Grottaglie ed i numerosi commercianti di San Giorgio, tra cui l’antica trattoria Al Castello, il Bar – caffetteria Barbapapà ed il Panificio San Giorgio. Comunità, quella sangiorgese, che si è davvero distinta per l’impegno ed il sostegno che sta attribuendo alle attività proposte nel Laboratorio Urbano, dimostrando, al di là dei numeri, che investire nella cultura è cosa buona e giusta.
A coordinare interventi e lavori della due giorni di formazione (oltre che co-ideatore del progetto stesso) è stato il sottoscritto, che dal 1997 instancabilmente organizza eventi e progetti culturali, fermamente convinto che la cultura è, prima ancora che risorsa economica, un dovere ed un diritto sociale.
Cos’altro dire? La partecipazione entusiasta del pubblico, composto principalmente di operatori e rappresentanti di associazioni culturali, ha fatto emergere la volontà di organizzare un corso di formazione della durata di 70 ore, attraverso il quale approfondire tutte le tematiche, le criticità e le opportunità di un settore, quello Culturale, che può e deve diventare il principale asset sul quale rilanciare la ripresa economica e civile della nostra Italia.
 
 


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