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Scuola/L'importanza del nostro essere europei

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

4
APR
2017

I liceali del “Majorana” di Martina Franca hanno vissuto un'importante esperienza a Bruxelles: eurodeputati per un giorno

“In questo momento storico piuttosto tormentato per il futuro dell’Unione Europea, che vede contrapporsi due pensieri, quello degli europeisti che ancora credono nei valori dell’unione e quello di chi sostiene il ritorno alla sovranità delle singole nazioni, la scuola ha il dovere di far conoscere, alle generazioni dei futuri cittadini europei, le ragioni che hanno spinto sei stati membri fondatori, firmatari dei trattati di Roma, a sottoscrivere nel 1957 l’adempimento di obiettivi nobili quali la pace, la tolleranza, lo stato di diritto, il benessere, lo sviluppo sostenibile, la coesione sociale ed economica tra i popoli.” Con queste parole la dirigente scolastica dell’IISS “Majorana” di Martina Franca, prof.ssa Anna Caroli, commenta la recente visita dei suoi alunni liceali al Parlamento europeo a Bruxelles, in concomitanza con il 60° anniversario dalla nascita dell’Unione. Organizzatrice della visita nei palazzi parlamentari di Bruxelles è stata la docente di diritto, prof.ssa Palma Spinelli, che da anni cura le visite dell’istituto presso le istituzioni parlamentari nazionali. “Più che di una semplice visita – spiega la prof.ssa Lucia Locorotondo, docente di Diritto e referente del progetto “Role play Game” - si è trattato della naturale conclusione di un percorso iniziato a gennaio, in cui gli studenti hanno seguito le lezioni di Diritto Comunitario per conoscere la storia dell’Unione Europea, le istituzioni più importanti e il loro funzionamento, simulando le attività del Parlamento europeo e imparando a discutere e negoziare, come un vero rappresentante eletto dal popolo. Dopo lunghe trattative che hanno coinvolto gli studenti con passione ed entusiasmo, sono state approvate la Direttiva sulla solidarietà per l’acqua e la Direttiva sull’identificazione personale.” Durante il roleplay game ogni studente si è calato nel ruolo, vivendo in prima persona le tappe necessarie per approvare un atto legislativo europeo. I giovani europarlamentari in erba, dopo essersi divisi in commissioni, hanno vissuto l’esperienza reale del lavoro politico, esaminando, discutendo, affrontando una conferenza stampa o partecipando a trattative, lavorando in équipe su due casi di particolare attualità, comprendendo quanta difficoltà e negoziazione si annida dietro ad un accordo, quante opinioni diverse emergono intorno ad un tema e quanti compromessi bisogna raggiungere prima di varare una legge.  Piccoli eurodeputati crescono…
 



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