Uno sforzo corale che ha dato i suoi frutti: la Notte nazionale del liceo classico svoltasi a Martina Franca ha confermato la vitalità e l'eccellenza del Tito Livio
Venerdì 12 gennaio si è tenuta la quarta edizione de “La notte nazionale del liceo classico”; tale iniziativa promossa dal Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, ha visto anche quest’anno tutti gli alunni, il personale docente e non del “Tito Livio”, fortemente coinvolti, particolarmente attivi e impegnati per la realizzazione di un evento che ha entusiasmato tutti e ha confermato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l’eccellenza di questo nostro Istituto e di tutto il personale che in esso opera, preside Giovangualberto Carducci in testa.
La serata, perfettamente coordinata dalla professoressa Adele Orlando, ha avuto inizio, dopo i saluti del “padrone di casa”, con la relazione del professor Daniele Maria Pegorari dell’Università di Bari, su “La lonza svelata. Cosa si nasconde dietro il canto I dell’Inferno?”. Ha fatto seguito la riflessione del Prof. Biagio Santorelli, dell’ Università di Genova, “I Classici nell’istruzione statunitense”.
Dopo l’intervento dei due illustri accademici tutta la scena è passata ai veri protagonisti: gli alunni, che si sono fatti promotori di diverse iniziative: dal teatro alla musica, dalle letture di autori classici alla presentazione di romanzi, da lavori di gruppo alla presentazioni di testi in greco e latino, poi conferenze, dibattiti, maratone di letture, declamazione di poesie e molto, molto altro ancora.
L’allestimento di tante performance, che si sono svolte contemporaneamente nell’arco della serata, dalle 18.00 alle 24.00, ha richiesto un grande sforzo organizzativo e ha coinvolto diverse figure professionali presenti nel Tito Livio, che non si sono affatto risparmiate per la buona riuscita della serata, che ha, infatti, riscosso un grande successo di pubblico, numerosissimo, oltre ogni più rosea aspettativa.
Scopo di questa serata è stato sicuramente far apprezzare la qualità delle attività che la scuola propone, tra cui quella di trasmettere e testimoniare la perdurante vitalità formativa dell’istruzione classica capace, come gli altri indirizzi liceali, di formare alla vita e al pensiero complesso e critico per fuggire dall’appiattimento e dall’omologazione culturale.
A questo proposito mi fa piacere inserire un interessantissimo evento che ha visto ben 120 alunni del liceo Tito Livio impegnati nell’incontro con Giovanni Impastato, in una due giorni, organizzata dal Presidio del Libro, grazie alla presidente Anna Maria Montinaro. “I ragazzi - afferma la professoressa Margherita Colucci - impegnati in un progetto riguardante la mafia in Puglia, stanno lavorando sulla stesura di racconti sulle vittime di mafia della nostra regione, tutto farà parte di un libro che andrà alle stampe entro fine anno scolastico”.
L’incontro con il fratello del giornalista ucciso nel maggio del 1978, ha sicuramente permesso loro di conoscere meglio Giuseppe Impastato, uomo capace di parlare alle giovani generazioni, tenendo viva la consapevolezza che solo dall’impegno di ciascuno può nascere e crescere una società diversa in cui vivere”.
Tutte queste iniziative promosse con grande impegno hanno soprattutto reso visibile il senso profondo di una scuola quale è il Liceo Classico, vero patrimonio dell’umanità.