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Segnalibro/Sulle tracce del Serpente Piumato

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

12
APR
2018

Autore di resoconti di viaggio, ufficiale della Marina Militare, esploratore zaino in spalla, Gaetano Appeso ha compiuto molti viaggi in zone remote come la foresta amazzonica e l’Australia oppure in aree desolate come la Siberia, il deserto del Gobi e il circolo polare artico. Ora il suo ultimo libro, dedicato al viaggio in Mesoamerica, ha vinto un prestigioso premio letterario

Ogni spedizione viene pianificata con mesi di anticipo; nello zaino tutto l’occorrente per essere autosufficiente: sacco a pelo, medicinali, viveri, bussola e carte geografiche. Unico compagno di viaggio il suo taccuino, sul quale lo scrittore (e non solo) Gaetano Appeso descrive i luoghi naturali attraversati e le usanze delle comunità locali che, molto spesso, lo ospitano. Appeso riporta sul suo taccuino “questa comunità dell’Amazzonia è molto ospitale, hanno preparato per me del pollo, una vera rarità nel cuore della foresta. Peccato che non usano cucinare le carni. Ora mi tocca mangiare il pollo crudo, ho gli occhi puntati addosso, sono l’ospite e non posso offendere la loro generosità. Accidenti!”.
Dopo il premio letterario internazionale Città di Firenze dello scorso settembre, conseguito con il libro "Tiancháo - Taccuino di un viaggio in Oriente", Appeso non tradisce le aspettative dei lettori con la sua ultima pubblicazione letteraria "Mesoamerica – Sulle tracce del Serpente Piumato", che viene votato ed eletto Libro dell’Anno, nell’ambito del concorso organizzato dall’associazione nazionale Presìdi del Libro. Premio che Gaetano dedica agli studenti delle scuole italiane che hanno letto, e leggono, i suoi libri, con queste parole: “Mie cari piccoli amici e compagni di viaggio, la nostra avventura è iniziata lo scorso anno in Amazzonia, tra pollo crudo e foreste pluviali. Abbiamo, poi, continuato a viaggiare tra i deserti della Cina e le cime innevate del Tibet, fino ad arrivare alle piramidi del Mesoamerica. Un viaggio virtuale che ha contribuito a far nascere una splendida e duratura amicizia tra di noi. Se potessi, regalerei un pezzo di mondo ad ognuno di voi, un pezzo di Australia a te, un pezzo di Africa a te, per te un pezzo di Himalaya, non lo perdere, un po’ di acqua del lago Titicaca a te… Un po’, per me, è come aver viaggiato con voi. Uno di quei viaggi esplorativi che fanno stringere i denti, gioire, e piangere quando finiscono.
Grazie a tutti voi per aver preso parete a questa fantastica avventura.
Non dimenticherò mai il viso ed il sorriso di ognuno di voi. A voi dedico questo premio letterario.
Vostro amico Gaetano Appeso”.



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