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Un personaggio in cerca di eroi / Segnalibro di Roberta Criscio

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

15
MAG
2019

I libri di Lorenzo Marone hanno su di me un potere terapeutico.

Sin dal suo primissimo libro letto, La tentazione di essere felici, ho trovato nelle pagine risposte agli interrogativi che in quel momento mi affliggevano (ahimé, ne sono sempre stata piena), scoprendo che i miei dubbi, le mie paure erano molto più comuni di quanto avessi potuto immaginare.

Ho continuato ad amare quest’autore con La tristezza ha il sonno leggero, il mio preferito fino a questo momento (spiacente, Erri, il tuo posto è appena stato usurpato da Mimì) e con Magari domani resto, meno affine alle mie corde, ma comunque gradevole.

Un ragazzo normale, tuttavia, ha quel qualcosa in più.

Sarà perché Marone è stato capace di intrecciare in maniera perfetta fatti di cronaca realmente accaduti (l’assassinio del giornalista Giancarlo Siani) alla vita del piccolo Mimì, dodicenne in cerca di eroi, con un linguaggio un po’ troppo forbito e una passione per la scienza e per le pseudo-punk con l’apparecchio ai denti.

Soprattutto, però, ad avermi catturato di questo romanzo è stata la bravura dello scrittore nel tratteggiare un personaggio perennemente in bilico tra due mondi contrapposti: l’infanzia da divoratore di fumetti e l’adolescenza dei primi baci; la stretta abitazione che condivide con la sua numerosa e chiassosa famiglia e lo spazioso rifugio che trova in un appartamento temporaneamente disabitato; l’amicizia con Sasà e l’amore con Viola; il piccolo mondo da lui conosciuto e vissuto e i vasti territori esplorati attraverso i suoi amati libri.

Mimì cresce e neanche se ne accorge. Non capisce perché, d’un tratto, preferisce una conversazione con il giovane e coraggioso giornalista alle marachelle infantili con Sasà. Non sa perché ama di più guardare un documentario che andare a pesca con suo padre. Non comprende  perché si sente stretto in un mondo che non gli appartiene e che pure è suo, dei suoi genitori, della sua famiglia.

Sono gli occhi scrutatori di quel bambino che sta diventando uomo ad avermi conquistato. Le sue domande, le sue preoccupazioni, il suo sentirsi sempre fuori posto e, talvolta, fuori tempo.

È questo che ho amato. Tanto.

Un ragazzo normale ha quel qualcosa in più, dicevo.

Qualcosa che si potrebbe definire come “il fattore abbraccio”: quella sensazione di benessere misto a malinconia che ti pervade quando, a lettura ultimata, chiudi il libro e lo stringi al petto per un po’, solo per un po’. Fino a quando non sei pronto a lasciarlo andare.

 

UN RAGAZZO NORMALE

Lorenzo Marone

Feltrinelli

€ 9.90, pp. 278.



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