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Maria Letizia Gangemi: Le molte facce del cuore

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

13
APR
2012

 

Introspezione, impegno civile e passione: le tinte forti dell’animo umano nei racconti de “I frammenti allo specchio”
 
Maria Letizia Gangemi, umbra, tarantina d’adozione, coltiva da sempre tre grandi passioni: la pittura, la scrittura e la poesia. Ha conseguito prestigiosi riconoscimenti in vari premi letterari, e ottenuto l’inserimento di alcune sue poesie in diverse antologie. Tre le sillogi pubblicate: “Momenti magici”, “Arcobaleno” e “Aquiloni”. Il 2012 è l’anno di “Frammenti allo specchio”…
Cosa ha portato alla scelta di questo titolo?
«La foto –scattata da mio figlio Dario Latagliata- che poi è diventata la copertina del libro, mi ha ispirato il titolo. I “frammenti allo specchio” mi hanno fatto pensare alla complessità dell’animo umano che si rivela nella vita –e anche nel libro d’altronde- scandagliata attraverso tanti tasselli che sembrano comporre come un mosaico pronto a svelare a se stessi o agli altri, percezioni diverse da quelle conosciute o rivelate.»
“Frammenti allo specchio” è una raccolta di racconti indipendenti che spazia attraverso differenti temi. Ma la cosa che stupisce maggiormente è che storia dopo storia, sembra comporsi come in un caleidoscopio variopinto, un quadro uniforme dinanzi al quale trionfano le emozioni…
«Diciamo che il filo conduttore è il viaggio, inteso come spostamento fisico verso una meta precisa o come esperienza interiore. In entrambi i casi i protagonisti attraverso il viaggio arrivano a conoscersi meglio e a scoprire appunto nuovi tasselli della propria o dell’altrui personalità.»
Da diversi anni ti occupi di volontariato, sei infatti in prima linea nelle iniziative di Amnesty International. E nel tuo libro non manca l’attenzione al sociale, tocchi per esempio lo scottante tema della lapidazione…
«Ho già affrontato il tema sociale nelle mie poesie che hanno tratto ispirazione dalle donne che subiscono violenza, dai bambini-soldato, dai migranti… Qui ho voluto parlare della lapidazione nel tentativo di dar voce a ciò che vive una donna condannata a quest’atroce pena di morte. E’ una pratica antichissima, ma nel contesto attuale ancor più riprovevole, alla luce della consapevolezza che ci sono ben altri sistemi che potrebbero risolvere in maniera più dignitosa problematiche che sfociano drammaticamente nella lapidazione appunto. Spero che la lettura di questo racconto sensibilizzi l’opinione pubblica sul tema.»
Un ruolo importante nella narrazione è occupato dalla musica che in qualche modo si fa “sottofondo” come attraverso il violino di “Nuvole e vento” o addirittura protagonista come in “Cielito Lindo” o in “Concerto”…
«E’ bene precisare che ho iniziato prestissimo a leggere perché mia madre era insegnante; e insieme alla parola ho respirato da sempre il senso della musica, aiutata dal fatto che i miei genitori amavano ascoltare quella classica, e mi hanno anche fatto studiare pianoforte da bambina. Per questo la musica è sottofondo costante di diversi momenti della mia giornata, e anche della mia narrazione.»
 
Ho avuto modo di leggere alcune tue poesie erotiche e anche in “Frammenti allo specchio” c’è un racconto erotico decisamente soft. Sai delineare molto bene, a tinte forti e calde, quel coinvolgimento che si prova quando si schiudono le porte del cuore alla passione!
«Ho sempre scritto d’amore, ma quella con l’erotismo possiamo considerarla una vera e propria sfida letteraria! Volevo cimentarmi con questa scrittura e vedere se riuscivo a dare una mia interpretazione dell’eros che fosse forte, calda, senza mai scadere nella volgarità.»
Un altro racconto invece fa riflettere sulle insidie del web…
«La realtà della rete è quanto mai attuale. Il web offre opportunità, consente per esempio di mantenere i contatti con le persone lontane. Ma può indubbiamente portare anche a esperienze negative. Certo non si può generalizzare, ma siamo tutti consapevoli che in rete c’è il bene ed il male.»
E non possiamo dimenticare i racconti che rivelano un’ironia acuta strappando sorrisi al lettore…
«L’ultimo racconto è più marcatamente ironico, denota cioè in modo più evidente quell’ironia che comunque si trova anche in altri racconti. Perché in fondo, mi appartiene questo modo di prendere la vita.»
Con “Frammenti allo specchio” si ride, si riflette, si sogna… ci si confronta insomma con la vita di sempre, comune a tutti. E le pagine diventano appunto specchio del vissuto di ciascuno…
«Diciamo che scrivo continuamente, non ho composto a tavolino “Frammenti allo specchio”. In questo caso la scelta del libro è venuta dopo. Ho raccolto questi racconti nel tempo, e quando ho pensato di riunirli in un libro mi sono accorta che ognuno di essi scandagliava i vari aspetti del vissuto comune a tutti.»
Quali sono i tuoi prossimi impegni?
«Dal 10 al 14 maggio ci sarà il “Salone Internazionale del Libro di Torino” e sarò presente con “Frammenti allo specchio” sperando di poter condividere i miei racconti coi lettori. Presumibilmente in primavera poi, il mio libro sarà presentato presso l’Associazione culturale “Dopolavoro Filellenico” di Taranto. In autunno quindi, lo presenterò allo Studio d’Arte “Ai Quattro Venti” di Taranto dove si organizzano spesso diversi eventi culturali.»



Commenti:

Maria santoro rosit@(nome d'arte) 13/GIU/2012

E una validissima scrittrice poetessa e artista a tutto tondo,nonchè operatrice culturale, sempre attenta ai problemi sociali più impel lenti da poter risolvere con tenace volontà persuasiva mediante la parola e a gran forza praticamente,coinvolgendo,oltre se stessa, conoscenti,amici e tutto l'universo umano che le si presenti a tiro di buona volontà. Amica sincera della vita e per la vita. Maria Santoro Rosit@

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