Nasce così, dopo aver ricevuto una brutta notizia, il corto di questo giovane artista che firma la regia di “Alle corde”, storia made in Taranto che non offre soluzioni né happy end
Stanno per concludersi le riprese del cortometraggio “Alle Corde”, che vanta un cast prestigioso quasi interamente made in Taranto: cinque attori su sei sono tarantini, Cosimo Cineri, Gaetano Colella, Alessio Benefico, Giovanni di Lonardo e Giovanni Guarino. Padre di questa creatura è Andra Simonetti, sceneggiatore, protagonista e regista; tarantino anche lui che quasi odiando la sua città va via dopo il diploma per andare a studiare recitazione a Torino. Andrea torna a Taranto con la voglia di riscatto, con l’intenzione di mettere in pratica la sua creatività e il suo talento per poter contribuire in qualche modo al cambiamento della sua città.
Come nasce l’idea di passare da attore a regista e in quanto tempo è maturato in te questo pensiero?
«”Alle Corde” è un film introspettivo che ho scritto in una notte sola due anni fa; è successo in un momento onirico, dopo aver avuto una brutta notizia, ovvero che una persona a me cara si era ammalata.Inizialmente l’idea era di fare l’attore e farmi dirigere da qualcun altro, ma quando ho fatto leggere la sceneggiatura, tutti si sono rifiutati perché la storia è troppo personale e necessariamente avrei dovuta dirigerla io».
Qual è la storia?
«La storia è quella di un giovane impiegato dell’Ilva che si allena tutti i giorni con il sogno di diventare un pugile professionista. Sogno che non si realizzerà perché morirà a causa di una malattia, ma riuscirà comunque a recuperare il suo rapporto con il padre. Si tratta di una storia che non vuole dare la soluzione, ma vuole portare a una riflessione».
Dove e quando si potrà vedere il corto?
«Ambisco a mandarlo ai festival che chiedono comunque l’esclusiva, successivamente la prima città in cui sarà proiettato sarà proprio Taranto».
Tra gli attori anche Giovanni Di Lonardo, già intervistato l’anno scorso da Extra, legato particolarmente ad Andrea da un rapporto di amicizia che dura dai tempi della scuola superiore, si definisce emozionato e contento allo stesso tempo, perché conosce benissimo l’impegno dell’amico e collega per il suo primo lavoro da regista. Alle Corde è stato girato tra scenari tarantini, quali il fiume Galeso, la Circumarpiccolo, il quartiere Tamburi, il Palio Caffè Jazz, l’abitazione dei nonni di Andrea, la palestra pugilistica Quero e la palestra Ricciardi. Le musiche oltre che dei Mokadelic, sono del maestro di chitarra Pino Forresu e per la produzione si ringrazia l’Apulia Film Commission e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, che hanno finanziato il progetto con i fondi relativi alla promozione di marketing del territorio.