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Il suono di una nuova eco

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

18
MAG
2012

 

Si svolgerà a Martina Franca la rassegna ‘Echi di perle artistiche’: un’occasione per donare un po’ di arte e creatività alla città e per promuovere e far conoscere numerosi giovani talenti
Avendo l’opportunità di incontrare tante menti creative e laboriose, mi è capitato più volte di soffermarmi a riflettere sui meccanismi che innescano la creazione di un vero prodotto artistico, facendomi portatrice di piccole osservazioni che hanno contribuito all’inestricabilità del mio pensiero. I processi cognitivi che guidano l’infanzia di un bambino vedono l’acquisizione spontanea di numerosi concetti che non richiedono ulteriori chiarimenti e spiegazioni, poiché vengono assimilati durante le pratiche di vita quotidiana: salvo eccezioni e differenze che rendono gli individui unici e distinti, il concetto di ‘arte’ appartiene a quelle nozioni che non si imparano, ma si acquisiscono vivendo. Facendo riferimento alla definizione comunemente più divulgata per questo termine sarà facile riscontrare come per ‘arte’ si intenda qualsiasi tipo di attività individuale o collettiva da cui nascono prodotti culturali, oggetto di giudizi di valore e reazioni di gusto. Una spiegazione prolissa e a tratti pedante per dire che l’arte si appella alle nostre emozioni e vive costantemente di esse. Nessuno ci insegna o costringe a tenere una matita in mano o a isolarci nel nostro intimo per scrivere i nostri pensieri: tutto avviene in maniera naturale, è una reazione spontanea che parte dalla voglia di esprimersi, di liberare le proprie emozioni e dare anche a loro una ragion d’essere, una propensione individuale che si perfeziona diventando abilità, per poi servirsi di doti nascoste come l’ingegno e la creatività e diventare un vero talento. La folgorazione, l’ispirazione, il pathos, la meraviglia: piccoli passi verso quel famoso ‘prodotto culturale’ che riflette le medesime sensazioni in chi lo ammira, cosa non di poco conto se si vede,  per esempio, la sindrome di Stendhal: realtà sconvolgente dei limiti e degli estremi messi in atto da un’opera d’arte. Tuttavia, attualmente anche questo ambito così vario e affascinante è traghettato verso una sorta di ‘borghesizzazione’ e il termine ‘arte’ inflazionato, ha smesso di evocare la sua originaria attrattiva.  «Invece della lotta politica e la coscienza di classe, bisognerebbe ricordare alla gente che cos’è la bellezza, aiutarla a riconoscerla e a difenderla»,  recita così una scena tratta dal celebre film “I cento passi”, frase quanto mai azzeccata, soprattutto ora che il nostro paese vive una situazione di assoluta incertezza a livello nazionale e di nuove speranze e promesse, a conclusione di campagne elettorali e votazioni, a livello cittadino e chissà se proprio a coronamento della fine di una battaglia cruenta e feroce combattuta a suon di slogan e inviti al megafono, i membri dell’Associazione di volontariato e solidarietà ‘Artemozioni’, abbiano deciso di dare il via alla I edizione del concorso: ‘Echi di perle artistiche’, una Rassegna di dipinti, sculture e poesie che si terrà dal 23 maggio al 2 giugno, presso il Palazzo Ducale di Martina Franca, ottima occasione per ammirare e respirare un po’ di arte e colore, dopo un impasse fatto di muri e pareti tappezzati da manifesti e gigantografie. Sulla scia del Festival Internazionale delle Emozioni (biennale), all’evento parteciperà un numero limitato di artisti, le cui opere saranno inserite in un catalogo in quadricromia con carta patinata. Una notevole iniziativa che convoglierà artisti e poeti con lo scopo di promuovere la loro affermazione: a tal fine, infatti, i cataloghi realizzati saranno diffusi nelle gallerie delle principali città italiane, tra cui l’Accademia delle Belle Arti di Bari. Organizzatrice dell’evento, nonché presidente dell’Associazione, Lucia Torricella ha pensato a tutto e oltre alla collaborazione di importanti maestri d’arte, tra cui Filippo Cacace e Massimo Lembo, saranno presenti personalità di spicco dell’ambito culturale e giornalistico. Il titolo dell’evento, non a caso studiato ad ‘arte’, rimanda al pregio e alla raffinatezza di opere uniche e innovative, eco di un’abilità destinata a non svanire mai e che grazie all’impegno e alla determinazione di questa gente, continuerà a impreziosire le nostre città e a rinnovare le nostre emozioni: versi, sculture e tele che diventeranno, paradossalmente, la cornice più bella di questi giorni assolutamente da non perdere.
 


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