Il treno: suggestioni, memorie, racconti. Un laboratorio, gratuito e aperto a 20 scrittori, si propone di confezionare un’autoproduzione artistica
Quante storie si “nascondono” dentro i treni? Di quanti incontri, distacchi e inizi sono testimoni ogni giorno stazioni, binari e il territorio circostante? Di certo questi si ritrovano a essere custodi involontari d’innumerevoli volti, voci, e se fossero dotati di voce sarebbe senza dubbio interessante ascoltarli … sicuramente potrebbero fornirci tanti di quei racconti, da scriverci un libro e forse anche più. Per “far parlare” questi luoghi, e dare corpo alle incredibili suggestioni che sono capaci di evocare, è stato lanciato il progetto Moving Landscape, la call destinata agli scrittori a cui è possibile iscriversi entro il 31 gennaio. L’iniziativa, che andrà avanti da marzo a agosto, sarà incentrata sulla “tessitura” di una drammaturgia del paesaggio attraversato dal treno, un’opera d’arte collettiva che sarà coordinata da due scrittori professionisti i cui nomi verranno resi noti a breve.
La partecipazione al laboratorio, che si snoderà attraverso temi narrativi come i caselli ferroviari, i cambiamenti del territorio e delle comunità legate alla ferrovia, si svilupperà mediante ricerche sul campo attraverso l’archivio del progetto Rete dei Caselli (interviste, foto, audio), con l’obiettivo di auto produrre un libro artistico.
Moving Landscape, è nato da un’idea di PepeNero, associazione che coordina la Rete dei Caselli, nell’ambito del progetto Gap, la città come galleria d’arte partecipata promosso dalla Fondazione con il Sud Progetti Speciali e Innovativi 2010. I due soggetti coinvolti hanno quindi voluto mettere insieme le esperienze maturate in ambiti complementari e comunque correlati alla promozione delle specificità dell’area geografica di riferimento.
Dal 2011 PepeNero patrocina iniziative finalizzate a coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza su temi come il recupero e la valorizzazione di spazi pubblici e aree dismesse. L’associazione intende così raccogliere e mettere a sistema le buone prassi dislocate sul territorio, promuovendo la partecipazione della più numerosa platea di attori possibile. Tra i progetti che ha realizzato, Narrazioni Binarie, un laboratorio di scrittura connettiva.
La Fondazione con il Sud si occupa invece dello sviluppo dell’infrastruttura sociale nelle regioni meridionali. In cinque anni di attività essa ha reso possibile la costituzione delle prime tre comunità del Mezzogiorno, anche attraverso la partecipazione di associazioni, cooperative, scuole, università e cittadini. Tra i progetti che ha realizzato: Itaca, rivolto a bambini e adolescenti immigrati presenti sul territorio, che ha sede in un bene confiscato alla mafia, Il cielo in una stanza, che si occupa di cura e integrazione dei disabili, e la Casa dell’Acqua, un impianto di erogazione pubblica di acqua potabile.
Sarà interessante osservare quindi gli sviluppi di Moving Landscape e le eventuali ricadute sul territorio, in termini di conoscenza, consapevolezza e valorizzazione, tenendo conto che iniziative come questa possono rivelarsi utili a colmare le lacune derivanti da un marketing spesso appiattito su pochi e ben precisi eventi, capaci sì di calamitare l’attenzione dei media, ma ormai piuttosto deboli sul piano dei contenuti.