MENU

Pelo & contropelo/ROSSO SANREMO

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

28
FEB
2014
Dichiarato uno dei festival più noiosi della storia, non sorprende neanche con i look, decisamente “cuciti male”. Soliti abiti, solita eleganza della Molinari, e la consueta stravaganza di Noemi che per lo meno ci prova. Deciso il rosso rubino dell’abito di Franca Valeri come la sua performance, e simpatico il calzino di colorato di Gualazzi e Rubino. Il resto è noia
 
 
Aspettavo questo momento a braccia aperte e penna fumante! Parlare con voi dei look dei cantanti e personaggi del Festival di Sanremo ha sempre un certo “non so che di meraviglioso”. Per cominciare con stile partirei con i compaesani  Rubino e Diodato che analizzandoli per ben benino per tutte le uscite fatte su palco non mi hanno mai deluso: certo il martinese si è affidato alla stilista tedesca Jil Sander  (famosa per il suo impeccabile stile minimalista), che ha scelto per lui completi “a punta di coltello”  o meglio “fatti con il coltello” proprio per il loro taglio preciso e sartoriale, ma stretto per lui, un errore che una confezione martinese non avrebbe mai fatto. E a tal proposito la domanda nasce è spontanea: perché  non chiedere la collaborazione di un azienda locale? In fondo lo scambio di promozionale fa bene a tutti! 
La singora Jil, diminutivo di Heidemarie Jiline, ha vestito anche la “Pippa nazionale”: Arisa infatti ha indossato a mio avviso degli outfit incredibili, apparentemente sobri ma sotto le luci della ribalta cangianti, divertenti e sorprendenti, come il “il vedo e non vedo” della blusa camicia della prima sera che  ha messo in risalto le grazie della cantante lucana, che come abbondantemente detto e ridetto “ lei non si scompone” neanche alla vittoria. Mah! Anche per lei errore di confezione per l’abito della seconda serata pieni di imperfezioni sul seno e sulla pancia tanto da farla sembra incinta.
Passiamo a Diodato “tanto amato” dalla giuria di qualità e da noi tarantini che abbiamo creduto fino alla fine alla sua vittoria. Il suo brano Babilonia, parla anche di noi è anche la nostra storia, e proprio per questo sulla sua pagina di Facebook, in tanti gli hanno chiesto di indossasse sotto quel perenne completo nero,  una t-shirt “pro/taranto”. Ma a detta del suo staff una scelta di questo tipo avrebbe condotto all’esclusione, ma sabato sera i giochi erano fatti e i vincitori proclamati, perché non indossarla? Piccola delusione.
Protagonista sul palco il colore  rosso, dai calzini di Gualazzi e al vestito della brava Franca Valeri, che ha indossato  un abito della maison storica di Roberto Cappucci, fino ai riconoscibili capelli di Noemi, l’unica che è riuscita a far parlare di sè proponendo look stravaganti creati per lei da Guillermo Mariotto, direttore creativo della maison Gattinoni. Dalla prima sera ha spiazzato tutti con questo abito senza spalline, molto sdolcinato, color rosa cipria, in organza e intarsi mikado, che Fazio ha definito “una bella creazione architettonica”. Io personalmente ho amato anche il suo taglio di capelli molto punk e la collana in oro giallo realizzata da Gianni De Benedittis, molto scenica e futuristica, mi chiedo solo come è riuscita a cantare.
L’unico neo del nuovo lifestyle londinese di Noemi è che in realtà andava di moda qualche anno fa, le coroncine e la manina a conca (da miss) hanno fatto già il loro corso tanto tempo fa.
 


Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor