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Professione: dominatrice

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

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LUG
2012
Parla Laura Perego, pornostar siciliana particolarmente apprezzata: “Quando mi esibisco comando io, altrimenti è la fine”. Il suo famoso nudo a Sanremo: “Fu una bella sfida. Che emozione stare a contatto con Bonolis e Hefner”
E’ sensuale, provocante e straordinariamente sexy. E poi è un vanto tutto nostrano, made in Sicilia. Parliamo di Laura Perego. Più volte apprezzata nei migliori locali notturni, la Perego è una che raramente delude le attese. Ogni volta che si esibisce con i suoi spettacoli ad alta gradazione erotica, in tanto sono sempre pronti a divorarla con gli occhi. Come quando si esibì sul palco dell’Estrò, dove deliziò gli astanti con degli spettacoli altamente trasgressivi e calienti. Ma la Perego ne studia una più del diavolo, perché in un modo o nell’altro riesce a far parlare di sé, anche al di fuori dell’ambito notturno. In tanti la ricordano ancora per quella famosa apparizione, sacrilega ma pur sempre celestiale vista la presenza, sul palco dell’Ariston durante l’edizione di Sanremo 2009, quando apparve ricoperta solo con un sexy body-painting in favore di una nobile causa, quella della protezione degli animali. Dalle sue origini ai film, dai suoi spettacoli al gossip, passando per l’esperienza di Sanremo: ecco a voi Laura Perego.
Parliamo dei tuoi esordi: è stato difficile intraprendere un lavoro del genere in una regione tradizionalista come la Sicilia, con un nome impegnativo che ricorda, per assonanza, quello della nota conduttrice televisiva ?
«Sono siciliana al 100%, ma essendomi trasferita dall’età di 5 anni a Udine, dove è andata a vivere mia madre, non ho avuto nessun problema. Da quando avevo 16 anni ho vissuto da sola, poi mi sono trasferita anche a Rimini. Ragion per cui penso di avere una mentalità che non è nemmeno italiana (ride, ndr)».
Nel tuo sito ufficiale ti presenti come una siciliana focosa che, come le tue conterranee, si scatenano soprattutto a letto. Sai che con questa dichiarazione hai turbato molti italiani?
«Sì, amo il sesso altrimenti non potrei fare questo lavoro. Gli italiani sono stati male per questa mia dichiarazione? Beh, mi fa piacere, vuol dire che ho comunicato qualcosa di forte».
Ci vuoi parlare della laboriosa preparazione dei tuoi spettacoli? Abbiamo notato che hai adottato uno stile decisamente aggressivo. 
«L’uomo negli spettacoli va dominato, altrimenti chiudiamo proprio i locali. In base a come mi sento decido che tipologia di spettacolo fare, non ho uno stile predefinito: posso fare uno spettacolo più tranquillo, uno più aggressivo, insomma faccio quello che voglio. Sul palco comando io, ma non in privato però, non vorrei».
Un po’ di ricordi. Streaking (nuda in body-painting, ndr) sul palco dell’Ariston. Un’esperienza trasgressiva che ti ha resa famosa al grande pubblico, in presenza di star del calibro di Paolo Bonolis e del magnate di Playboy Hugh Hefner. Parlacene.
«L’esperienza con Bonolis e Hugh Hefner è durata poco ma è stata un’esperienza molto positiva. Fu un’iniziativa fortemente voluta da me e dall’agente che avevo allora, è stata una grande sfida. Ho avuto un po’ di fortuna ad essere sincera. Per salire sul palco prima di me c’erano le ballerine che ballavano col body painting, poi c’è stata la pausa pubblicitaria e successivamente, al rientro in studio, le conigliette di Playboy. A quel punto mi sono spogliata, guardando la sicurezza, come se fosse naturale, non era una cosa concordata ma lo sembrava. Feci l’occhiolino a una persona e mi portarono sul palco, vestita solo col perizoma. E poi mi portarono via».
Laura Perego e Fernando Vitale (ex tronista “Uomini e Donne”). Lavoro o sentimento?
«Fernando è un discorso ormai vecchio. Vidi che si trovò a suo agio nel mondo dell’hard e mi chiese di fare scene con lui ma non le farò, non sono attirata dall’idea».
Che pratica sessuale preferisci e quale è quella più richiesta nel privato e sul set?
«Nei film mi piace essere un po’ stronza, perché per me è lavoro. Sì, mi diverto, ma se vedo che dall’altra parte non ci sono professionisti, o li vedo imbarazzati, divento una iena. Quando facciamo un film o lo si fa bene o non lo si fa per niente, deve piacere. Altrimenti il pubblico se ne accorge immediatamente, trattandosi di scene spinte. Il discorso cambia se si parla di privato».
Sei già stata in Puglia, prima a Grottaglie e poi a Fasano. Come sei stata accolta dalla nostra gente?
 «Vengo sempre volentieri in Puglia. Mi fa piacere tornarci spesso e volentieri, la gente è calorosa e accogliente. E poi nei locali dove sono stata ho trovato tanta professionalità. Ma d’altro canto non mi stupisco, so bene come sono i meridionali».
 


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