Sarà inaugurata domenica 27 luglio in villa Garibaldi, in concomitanza con il Mercatino dell’Artigianato, la personale di Claudia Liuzzi, affermata pittrice originaria di Conversano, che torna a Martina Franca dopo il successo di critica e di pubblico ottenuto in primavera a Palazzo ducale.
L’artista ha accettato con grande entusiasmo di esporre contestualmente agli artigiani; del resto l'esposizione che la pittrice proporrà in villa Garibaldi, fino a domenica 3 agosto, è strettamente legata alla terra e alle origini come lo stesso nome rivela "TERRA MATER”.
Nella sua vita movimentata, Claudia Liuzzi, viaggia molto, studia Arte Drammatica a Roma poi dal '93 si stabilisce a Milano. Qui la sua ricerca artistica si muove tra teatro, pittura e letteratura, avendo però in comune, un unico elemento, la poesia.
L’incontro con Alberto Burri la incoraggia a esporre.
"Le sabbie, le terre provenienti da ogni parte del mondo e dei sacchi di yuta con i quali i contadini raccolgono i frutti, ho cominciato ad utilizzarli sin dall’inizio della mia ricerca per la costante necessità di sentire il legame con le mie radici più profonde".
È presente un elemento esoterico nelle sue creazioni, che nasce come da un rituale alchemico, dove sono i versi a contenere le parole magiche che permettono la riuscita dell'incantesimo.
"La poesia è la struttura dell’opera, i miei dipinti nascono da versi. Fisicamente questi sono presenti quasi in ogni opera ma io stessa li rendo graficamente illeggibili anche ai miei stessi occhi perché nel tempo io non ne abbia più memoria e possa leggere l’opera da un’altra prospettiva".
“È un grande insegnamento quello di Bert Hellinger, il quale sostiene che senza radici non si vola. Tenendo ben presente questo pensiero ed essendo consapevole che la vera casa siamo noi, per poterla abitare completamente, ho pensato che fosse necessario partire dal recupero delle mie origini per potermene poi emancipare”.
Per questo motivo, nel 2012 si trasferisce in Puglia tra Bari, Taranto, Martina Franca e il salento cercando i luoghi dei suoi antenati di cui si sono perse le tracce.
“Ho percepito profondamente la forte assonanza che hanno rinascita e creazione e che questo fosse il viaggio necessario da intraprendere dopo la chiusura di un cerchio. Poichè credo nell’eterno divenire, ho pensato di lavorare sulla Resurrezione e sulla Genesi intraprendendo uno studio dell'Antico Testamento per proporne una mia interpretazione”.