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DIARIO DI UNA GIORNALISTA/I RETROSCENA DEL BATTITI LIVE 2014

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

22
AGO
2014
Selfie, sorrisi tirati, interviste e rifiuti. Nel backstage dell’evento musicale che si è tenuto a Taranto se ne sono viste di belle e di brutte
 
 
A Taranto c’è Battiti live! E il lungomare si popola in un batter d’occhio di quintali di gente, accorsa in massa per assistere dal vivo alle performance dei propri beniamini. Spiccano teste ornate di fascette con la scritta “Gigi”, altre invece indossano la variante “D’Alessio” – ma il risultato, ahimè, è il medesimo. Coro di voci che canta all’unisono i motivi più noti delle canzoni e per una sera la città dei due mari si anima di vita.
Se davanti al palco la folla si è scatenata, il dietro le quinte non è stato da meno. Tra una corsa all’accaparramento del pass e lo sballottamento da un lato all’altro del backstage, noi giornalisti ¬non abbiamo avuto vita facile, ma nonostante tutto abbiamo raccolto per i lettori commenti e impressioni dei protagonisti del Battiti Live 2014.
Il primo a essere avvistato – e prontamente intercettato – è stato il bravo (e bello!) Francesco Sarcina, ex-voce delle Vibrazioni. Gioviale, allegro, sfrontato. Il sorriso di chi sta facendo ciò che ha sempre desiderato e la cordialità di un amico che non vedi da tempo e che ti saluta calorosamente. Ha dispensato baci e abbracci a tutti i fan, scattato selfie a destra e a manca e scherzato con chi gli rivolgeva qualche domanda, mostrandosi affabile e disponibilissimo. Insomma, il cantante, tra i più attesi e apprezzati di questa edizione di Battiti, si conferma re assoluto anche del backstage.
«Taranto è fortissima» ha confessato, «c’ero già stato altre volte, ma mai in una piazza così. Stasera si spacca! Ho ricevuto da questa città un’accoglienza calorosissima: sono qui da ieri e ne ho approfittato per andare a mare e passeggiare nel centro storico. Ovunque ho incontrato sorrisi, è stato davvero piacevole! Taranto è casa».
Reduce dal successo di Sanremo con “Il tuo sorriso”, canzone che ha dedicato a suo figlio, ha raccontato del suo rapporto con Tobia e del suo essere un “padre moderno”, pazzerello sul palco – al punto da aver cambiato all’ultimo minuto la scaletta, decidendo di cantare “Tutta la notte”, un testo non previsto, oltre all’amatissima “Vieni da me” –, ma più posato nella vita di tutti i giorni, pur mantenendo la stessa gioia e voglia di fare.
A concorrere in simpatia con Francesco Sarcina è stato il giovane Renzo Rubino, il quale, nonostante l’infortunio alla gamba, ha dato il massimo sia sotto i riflettori che dietro. 
«Sanremo ti cambia la vita, senza dubbio. Ti fa conoscere al grande pubblico e ti apre molte strade. Ma fondamentalmente il mio approccio alla musica resta lo stesso. Sin da piccolo sono stato proiettato in questo mondo meraviglioso, grazie anche alla passione di mia madre, la quale ascoltava sempre Gaber e Stewie Wonder. Il mio giocattolo preferito era un pianoforte scordato e il primo concerto che ho ascoltato in assoluto è stato quello di Lucio Dalla. Insomma, in un modo o nell’altro ne ho subito l’influenza e mi sono ritrovato a essere a mia volta un cantante e un musicista». Talentuoso nel canto e stravagante nell’abbigliamento – come non manca di farci notare la nostra Serena Mellone – ha riso di gusto quando è stato definito un’icona di stile, confessando di mettersi nelle mani più esperte dei vari stilisti, per quanto riguarda l’intero outfit, ma di pretendere sempre l’ultima parola sulla scelta dei calzini!
Boriosissima, quanto improbabile nel ruolo di cantante, Raffaella Fico. Sorriso tirato, occhi allarmati sempre alla ricerca di un’ancora di salvezza. Accompagnata dal fratello, che in quanto a bellezza non è assolutamente da meno, anzi, è scappata a gambe levate da ogni tentativo di intervista, così come dalle lusinghe dei fan, facendosi scortare per passare da un lato all’altro del backstage. Se qualcuno sperava che la mancanza di talento fosse compensata da una buona dose di carisma e di simpatia, dovrà riporre altrove le sue speranze.
Blindatissimo Gigi D’Alessio, il quale è risultato del tutto inavvicinabile, ma perlomeno, a differenza della Fico, qualche sorriso qua e là lo ha dispensato. Stessa storia per Noemi, che ha portato sul palco il tormentone del momento.
Deludente Luca Carboni, che è scappato via da qualsiasi contatto con la stampa e con i fan. Ancora di più, Gabry Ponte, il quale è arrivato solo poco prima di salire sul palco.
Tante foto per i Boom da bash e per i Mondomarcio; solo foto per Deborah Iurato, vincitrice di Amici. Disorientata dalle richieste, scusandosi ha rifiutato ogni intervista, dedicando esclusivamente qualche minuto ai flash delle macchine fotografiche.
A fronte di cotanta “timidezza” – chiamiamola così –, ci hanno pensato Maddalena Corvaglia e Syria a ristabilire l’equilibrio, non deludendo le aspettative di nessuno.
Bellissime entrambe, la bionda salentina ha sfoggiato un aspetto invidiabile e un corpo statuario, mentre per la bruna peperina il tempo sembra non essere passato affatto. Erano gli anni novanta quando è apparsa sulle scene per la prima volta, ma a distanza di molti anni non è cambiata di una virgola. 
«Sono stata lontana dalle scene per un po’» ha detto ai nostri microfoni, «ma avevo un motivo più che valido. È nato mio figlio e mi sono dedicata a lui e alla bambina che già avevo». Il suo ritorno era comunque molto atteso e si è mostrata felice di essere rientrata a pieno regime nel campo musicale con il suo decimo album.
Madrina e ospite d’eccezione del Battiti live 2014, Maddalena Corvaglia si è detta entusiasta e onorata di aver fatto parte dell’evento, visto che lei con la musica ci “convive”. Rivelatasi una vera e propria forza della natura in programmi come Jump e Si può fare, ha raccontato di voler sempre dare il massimo in ogni cosa che fa. E per il futuro la vedremo, nuovamente, in veste di conduttrice. 
«Tranquilli, questa volta non mi arrampicherò sui pali e non farò acrobazie!» ha scherzato, facendo riferimento alle sue spettacolari performance nel programma di Carlo Conti.
Insomma, tra conferme, rivalutazioni e cocenti delusioni, non ci resta che sperare che il Battiti Live faccia tappa a Taranto anche il prossimo anno.
 
 
 


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