Tutto pronto per il prossimo concerto dell’artista reggae. A distanza di due anni dall’ultima volta a Taranto, la cantante si esibirà alle Officine Tarantine insieme a tanti altri artisti esordienti, il tutto firmato “Love University Records”
Dopo quasi due anni torna con un concerto a Taranto Mama Marjas; l’artista si esibirà questo 27 dicembre alle Officine Tarantine. Dalla chiacchierata con Marjas e Francesco Grassi, alias “Don Ciccio” dj e produttore molto noto e attivo nella scena reggae italiana sin dai primi anni ’90, nonché produttore dei dischi di Marjas e titolare della Love University, è sicuramente emerso il problema che a Taranto non esistono luoghi che si prestino ai concerti di musica per giovani, causa la mancanza di volontà e interesse da parte della classe amministrativa e dei gestori dei locali. Da qui l’idea del concerto presso gli Ex Baraccamenti Cattolica, circolo ricreativo dei dipendenti dell’Arsenale, poi abbandonato, ora occupato e gestito dai ragazzi di “Officine Tarantine”, dotato per giunta di un teatro con un grande palco e una parte superiore ottima per tutto ciò che concerne l’acustica e le luci.
Come mai un concerto dopo ben due anni a Taranto?
Don Ciccio: «Semplicemente perché non esistono posti per i concerti Hip hop e reggae, bisogna spostarsi a Bari e a Lecce per vederne uno. Ora abbiamo deciso di eseguirlo presso le Officine Tarantine perché è l’unico posto idoneo e perché crediamo nei ragazzi, così come in quelli di “Ammazza che Piazza” e dell’Archeo Tower».
Mama Marjas: «Questi ragazzi hanno ripreso e valorizzato spazi sociali donandoli alla città. L’Amministrazione, pur sostenendo che vorrebbe vedere i giovani tarantini impegnati, in realtà non ha creato nessun spazio di aggregazione sociale, così come non ha interesse, stranamente, a valorizzare i propri artisti: mai un concerto per promuovere un artista tarantino o pugliese, ma solo sfilate e balli delle varie scuole di danza agli eventi del Comune di Taranto».
Immagino che con il concerto del 27 si vorrà lanciare un messaggio.
Don Ciccio: «Il messaggio è sempre quello che diffondiamo da anni, “prendetevi i posti, sognate il vostro futuro e appropriatevene, fate ciò che amate, difendete i vostri spazi, create spazi di socialità e libertà”, lo diciamo da sempre dai palchi di tutt’Italia. Mama Marias è un’artista che ha totalizzato 400 date in 5 anni in tutta Italia, sono 10 anni che prosegue il suo successo, noi suoniamo dappertutto tranne che nella nostra città, non riuscendo ad accontentare persone che vogliono vedere Mama Marias live».
Come si svolgerà la serata del 27?
Don Ciccio: «Saremo insieme ad Alevanille che è una delle ballerine più importanti al mondo del genere dance hall, cioè delle nuove danze che arrivano dalla Jamaica; è di Roma, collabora con noi da tre anni ed è appena tornata dal concept internazionale più importante in Jamaica dove si è classificata al 3° posto, considerando che le prime due erano jamaicane. Ci sarà Miss Mykela, salentina e partner di Marjas, che è un vero portento sui palchi e ha una capacità energetica incredibile, in quanto il nostro non è un semplice djset ma è un vero e proprio show in cui coinvolgiamo le persone. Durante la serata suonerà GFK, famoso Dj di Taranto che fa hip hop e un altro importante di Bari, dj Fato che farà hip hop e reggae e, cosa importante, ci sarà la presentazione del singolo di Extrabit, gruppo tarantino che suona elettrorap, cioè elettronica IDM come è chiamata adesso, unita al rap; loro stanno spopolando con il loro singolo uscito 4-5 mesi fa “Super Mario” con la guest dei Nirkiop che saliranno sul palco con loro. Gli Extrabit è un gruppo esordiente, il loro video nell’arco di un mese ha totalizzato più di 50000 visualizzazioni e adesso lavorano con noi, con Love University, in quanto da subito li ha colpiti l’attitudine che noi abbiamo con la musica che produciamo, il modo di pensare, che soprattutto in ambito artistico le cose si devono fare se si è ispirati, se piacciono, non tanto per farle: bisogna crederci nelle cose! Poi mi piacerebbe ricordare altri artisti che la Love University sta producendo come Soud Fondation Krew SFK di Palagiano, che suonano un mix tra la musica popolare e quella nera, NiKaleo di Fasano che propone musica black soul, anche lei una donna coinvolgente, grintosa e d’impatto sul palco. La news sono i Duppy Rockers di Siracusa, prossimi punti di riferimento del reggae italiano, infatti suonano il classico reggae, il cantante è un front man molto talentuoso con il ritmo nel sangue; poi ancora Tahnee da Roma che musicalmente sta ai primi passi e ancora Francisca di Firenze, storica corista con una voce da Aretha Franklin da giovane, ha girato con noi tutta l’Italia negli ultimi tre anni, il suo prossimo album uscirà tra un paio di mesi con una commistione tra soul e reggae».
Ma cos’è Love University Records?
Don Ciccio: «E’ un’etichetta che nasce dieci anni fa, che poi ha incontrato Marjas ed è diventata un tutt’uno, lavoravamo Ciccio e Marjas, prima ancora di diventare un’etichetta musicale vera e propria, perché non avevamo un pout pourri di gruppi, ma l’abbiamo realizzato in pochi mesi. Inizialmente facevamo solo soul e reggae d’amore, poi solo raggae e adesso siamo una vera e propria etichetta. Da qui a pochi giorni sarà il nostro web side disponibile con tutte le nostre proposte, abbiamo i nostri gruppi che produrremo sempre con la logica di “scommettere sul futuro”, perché non ci interessa, come fanno in molti, produrre quello che va, che si vende sul momento semplicemente per guadagnare, ma scommettiamo su quello che può andare, facciamo gli imprenditori, con una sensibilità musicale che molti non capiscono e non condividono. Noi crediamo nell’evoluzione di un progetto, nella sua costruzione a 2-3 anni, verificando se raggiungiamo un posizionamento diverso nel corso del tempo e per molti gruppi è stato esattamente così».
Marjas: «Ciccio è stato l’unico a darmi fiducia e libertà, soprattutto adesso che da due anni sto lavorando sul mio ultimo disco, ma lui mi dice che il disco va ragionato, che non è per forza, me lo devo sentire, sempre, non va calato dall’alto come osano fare a “X Factor”».
Altri progetti?
Don Ciccio: «Sì, oltre a quello storico Feed Your Roots che suoniamo a Taranto con i vinili a 45 giri, per l’anno nuovo è pronto il format che lanceremo, “Party Hard” in tutta Italia e speriamo anche in Europa: si tratta di un concept da ballare, è il nostro carnival con me da Dj, Marias da mc (chi intrattiene e parla) e una ballerina. In Party Hard si mixeranno tante musiche del mondo, da quella nigeriana a quella contemporanea, dei caraibi, la soca, la dance hall, rhythm and blues perché sostanzialmente questa è Love University: costruire un iter musicale sulle musiche della diaspora africana, cioè che cosa è successo in 400 anni di schiavitù in Brasile, cosa ha prodotto l’arrivo degli africani in Brasile, in Jamaica, nel sud America, in Europa, a Santo Domingo, in Trinidad. Nel nostro prossimo format si balla e si suda con un bel messaggio sociale, ci si potrà esprimere in libertà, così come fa il popolo africano che balla dalla mattina alla sera, nei negozi, per la strada, intendendo il ballo come libertà di espressione».
Marjas: «Da anni diffondiamo questo messaggio, insieme a Mykela e Francisca, balliamo e facciamo ballare il pubblico fino a farlo sudare e urlare. In Italia e in Occidente alcuni tipi di ballo, inteso come sfogo dello spirito, non è visto di “buon occhio”, la gente infatti sembra quasi abbia vergogna a ballare e se lo fa, a luci spente. Siamo stati i primi infatti a far conoscere la Soka del Trinidad, prima di noi conoscevano solo la Soca Dance come ballo di gruppo».
Lavorate con artisti di Taranto e non?
Don Ciccio: «Fortunatamente questo è un momento importante per noi, ci stanno contattando anche dal Nord Italia per essere prodotti da Love University».