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UNA RESURREZIONE LUNGA UN DECENNIO

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

30
MAR
2012

 

Dopo dodici anni riparte a Crispiano la tradizionale celebrazione della Passione di Cristo.
 
Chi scrive, quando era bambino, sapeva che,durante il periodo di Pasqua, avrebbe assistito alla rievocazione religiosa della Passione di Gesù riprodotta per le vie di Crispiano. Era una tradizione: se a Natale si scendeva giù al Vallone per ammirare il presepe vivente, la sera delle Palme si sarebbe andati in centro ad assistere alla Passio Christi, o “Via Crucis”.
L’ultima volta che si poté assistere a tale spettacolo fu nell’ormai lontano 2000; dopodiché ci è rimasto solo il presepe e, per alcuni anni, non hanno fatto nemmeno quello. Fortunatamente c’è chi crede che queste tradizioni non debbano morire e si impegna perché si recuperino: quest’anno, Ennio Colucci e i ragazzi dell’Azione Cattolica della parrocchia di San Francesco d’Assisi (da dove partirà la manifestazione), per sabato 31 marzo (ore 18.00), saranno coloro che restituiranno alla comunitàla tradizione della Passio Christi.
Si tratterà, in realtà, molto di più che una semplice rievocazione storica: la squadra organizzatrice, che, tra tecnici, attori, figuranti, fonici e altri volontari, raggiunge la quota di almeno cento unità, si è preparata affinché questa Passio Christi diventi più una sorta di rito liturgico che coinvolga emotivamente la comunità. Ennio Colucci, 38 anni, che è anche insegnate di religione, ha lavorato molto affinché gli attori e tutti i partecipanti si preparassero in primis spiritualmente, tramite incontri di formazione durante le quali si è discusso molto sui personaggi dei Testi e sugli avvenimenti raccontati nelle Sacre Scritture. Sono stati coinvolti, a questo proposito, sia storici che religiosi. Una ricostruzione, quindi, più storica e meno teatrale, benché il testo di riferimento sarà sempre quello originale, scritto dal professor Angelo Carmelo Bello, uno dei più noti e apprezzati uomini di cultura nell’ambito del paese delle cento masserie.
Altra notevole differenza dal passato sarà la totale mancanza di scenografie costruite per l’occasione: per ogni tappa sarà utilizzato il suolo e gli sfondi che solo Crispiano può offrire: la casa di Pilato, per esempio, sarà rappresentata sotto il Comune e la sinagoga dove si riunisce il consiglio di Caifa, invece, verrà immaginata davanti all’ingresso della chiesa madre, in piazza. Naturalmente la conclusione, la Rivelazione del Figlio di Dio, si avrà nel Vallone delle grotte carsiche. L’intento è quello di promuovere il territorio.
Insomma, si tratta di un esperimento che vedrà l’antico (la tradizione della Passio Christicrispianese in tutti i suoi aspetti) unirsi al nuovo (col rinnovamento del cast e con tante piccole innovazioni che renderanno la rivisitazione unica!). E così l’impegno degli anziani del paese, alcuni dei quali ormai non più viventi, passerà in mano alla nuova generazione: alcuni degli attori, addirittura, erano solo dei bambini all’epoca dell’ultima edizione.
La Passio Christi 2012 ha visto l’impegno di tantissima gente: dal coro del professor Uccio Liuzzi alla Pro Loco, che merita un plauso per essere stata detentrice, per tutti questi anni, del materiale scenico, ripulito e messo a disposizione per l’occasione: dagli abiti ai chiodi (finti, naturalmente) per le croci!
 
 


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