MENU

La ricerca non sia basata sul dolore

Pubblicato da: Categoria: LA MIA TAZZA VEGANA

20
MAR
2017

Il progresso galoppa veloce. A quale costo? La vivisezione sugli animali è una pratica crudele e inutile. Un'iniziativa della LAV contro questo tipo di sperimentazione vuole sensibilizzare l'opinione pubblica e i legislatori

L’Olanda, entro 2025 metterà al bando la sperimentazione animale. “E’ un caposaldo giuridico per chi sostiene da decenni la necessità di far cessare l’esistenza di stabulari, la negazione di fatto della vita per gli esseri senzienti, in nome di una scienza che può avere alternative certe e certificate”, commenta Piera Rosati, Presidente nazionale di LNDC.
L’Italia, invece, è contraddittoria. Da un lato vieta l’allevamento di animali destinati alla sperimentazione, ma dall’altro ne permette l’importazione. L’Italia, insomma, ha paura di fare la rivoluzione; un esempio è la proroga concessa alla sperimentazione su animali per sostanze di abuso come alcol, droga e fumo.

Esiste in Italia un centro riconosciuto dal Ministero della Salute, a Brescia, che si occupa di ricerca alternativa basata sulla sperimentazione non su animali vivi, ma su cellule crioconservate. Eppure le scoperte scientifiche fatte negli anni da questo centro sono tenute nascoste senza che i progressi scientifici fatti possano essere divulgati. C’è da pensare che le alternative all’uso di animali vivi in laboratorio esistano eccome, che la necessità di far nascere topolini già malati, e vivisezionare scimmie e cavie da laboratorio, sia una strada fin troppo battuta, ormai fatta di buche dove inciampare e cadere. La nuova strada da percorrere è quella della civiltà.

A sostegno di questa causa, che vorrebbe gli animali fuori dal laboratori e lontano da siringhe e bisturi, la LAV - Lega Anti Vivisezione - scende nelle piazze italiane il 25-26 marzo e 1-2 aprile chiedendo al Governo di destinare il 50% dei fondi per la ricerca allo sviluppo dei metodi sostitutivi, attraverso delle petizioni che noi cittadini potremo firmare e sostenere acquistando l’uovo di Pasqua della LAV. La LAV e i cittadini a suo sostegno, sono stanchi di contare:
700 mila animali, sono gli animali usati ogni anno nei laboratori italiani; Topi (485.820) e ratti (129.446) sono le specie più utilizzate, ma anche conigli (7.059) e uccelli (29.073); il numero di macachi è aumentato da 302 a quasi 450, e sono 500 i cani ancora utilizzati in test dolorosi e dalla dubbia valenza scientifica; 2.000 al giorno muoiono per le conseguenze dei test: avvelenamento, ustioni, mutilazioni, infezioni e altre malattie (fonte lav.it). Considerando che il 95% dei test su animali non supera le prove cliniche per gli esseri umani.

Mentre la lobby italiana rema contro la sperimentazione alternativa e persegue scopi economici senza guardare in faccia le creature utilizzate, in Olanda - pioniera dei cambiamenti a favore del rispetto ambientale e animale - si fanno scelte concrete e all’avanguardia. L’ Italia rappresenta il fanalino di coda nel finanziamento di metodi alternativi alla sperimentazione animale: l’Unione Europea spende circa 70 miliardi di euro, la Germania 50 milioni, mentre l’Italia 500 mila euro.

Perché lo Stato italiano non investe su questa ricerca?
 



Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor