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IL TARANTO/ PERDE LA PARTITA E L´ALLENATORE

Pubblicato da: Categoria: SPORT

21
SET
2017

Ennesima sconfitta del Taranto, questa volta allo Iacovone. Viene esonerato Cozza e richiamato Cazzarò per la terza volta. Misteri del calcio tarantino

Un lunedì 18 settembre da ricordare per Taranto e per i tarantini. Era iniziato fra le bandiere tricolori, i vessilli colorati e tanta allegria, per l’arrivo del Presidente della Repubblica Italiana. L’inaugurazione dell’anno scolastico è un momento particolare; Taranto si meritava la prima pagina nazionale; finalmente per un motivo gioioso, pur sempre derivante da un evento di cronaca che aveva visto la distruzione, da parte di alcuni vandali, della scuola visitata dal Capo dello Stato. Quindi, questa torrida giornata di fine estate, ha portato anche lo spettacolo nell’evento, al plesso Falcone, dell’istituto Pirandello, del quartiere Paolo VI di Taranto.
Vi starete chiedendo cosa c’entri tutto ciò col calcio e, soprattutto, con la sconfitta di domenica 17 settembre dei rossoblu contro la Sarnese (squadra di calcio di Sarno, comune rimbalzato alla cronaca per la morte di 137 persone, sepolte dal fango, durante l’alluvione del 1998)... C’entra, eccome se c’entra!
Durante i vari intrattenimenti previsti nell’evento, vi è stato un collegamento col comico Checco Zalone che, fra una battuta e l’altra, ha fatto una chiosa che deve aver fatto sobbalzare, dalle rispettive sedie, sia la dott.ssa Zelatore che l’avvocato Bongiovanni, rispettivamente presidente e vice della società del Taranto Fc 1927. Cosa ha detto Checco nazionale? Ha praticamente decretato il licenziamento dell’allenatore dei rossoblù con la frase che ha riservato agli studenti, che vi riportiamo integralmente: “Siate affamati, ma, con le cozze, piano, piano”.
Da qui, all’esonero di Mister Cozza, il passo è stato brevissimo. Una telefonata di pochi secondi ha decretato la fine del rapporto professionale.
Scherzi a parte, giusto per alleggerire il momento drammatico, per il sodalizio sportivo, il Taranto ha ora un nuovo mister. Nuovo, si fa per dire, visto che è la terza volta che viene chiamato al capezzale del Taranto, sempre e comunque, per rimediare a passi falsi di altri. Buon lavoro a Mister Cazzarò, uomo di fiducia del sodalizio rossoblu, sempre pronto a mettersi a disposizione della società.
Il Mister esonerato, Francesco Cozza.  Avremmo voluto scrivere di lui in altro modo, e in un’altra situazione, magari a fine campionato, per festeggiare il ritorno fra i professionisti. Non ci è dato di sapere cosa sia veramente successo, è certo che la squadra vista domenica in campo, allo Iacovone, sembrava un’armata Brancaleone.
Mister Cozza, da calciatore, ha praticamente militato quasi sempre in serie A e, quando in serie B, ha sempre contribuito a portare le squadre, dove giocava, nella massima serie. Da allenatore, ha confermato la sua caratteristica di vincente, centrando subito la promozione e riportando fra i professionisti il Catanzaro, ripetendosi poi, l’anno scorso, con la Sicula Leonzio.
Terza giornata fatale per lui che ha pagato i soli tre punti conquistati e forse qualche problema che si era venuto a creare nello spogliatoio.
Nella vita privata, Ciccio si è sposato, nel 2005, con la Miss Italia del 1999, Manila Nazzaro, dalla quale ha avuto due bambini. Proprio mentre si accingeva a iniziare il rapporto con il Taranto, all’inizio di giugno, è stata la moglie a dichiarare, alla stampa nazionale, la fine del loro rapporto. Vi riportiamo, integralmente, un passo del rotocalco 'Diva e Donna’, in cui è proprio la Nazzaro a fare delle dichiarazioni al quanto dure.
“La mia prima e unica storia d’amore è finita: mi sto separando da mio marito Francesco, il padre dei miei due bambini”, ha fatto sapere la bionda al settimanale. Poi ha spiegato: “Ci eravamo sposati nel 2005, dopo quattro anni di fidanzamento.  Il mio lavoro mi ha aiutato a reagire, ma ho vissuto una grande depressione. Una sorta di lutto.  Mi sono data tante colpe. Non è facile ammettere il fallimento di un matrimonio per una donna del Sud come me, cresciuta in una famiglia unita. I miei genitori non hanno vissuto la cosa come uno scandalo, sia chiaro, mi sono stati vicini, ma, nella storia della mia famiglia, nessuno si era mai separato prima”.
I motivi della separazione. “Penso soprattutto alla lontananza: lui in giro per l’Italia per lavoro, io sempre a Roma con i bambini. Abbiamo vissuto tanto tempo lontani e a un certo punto non ci siamo più ‘riconosciuti’. Ho cercato di salvare l’amore fino all’ultimo, ma poi ci siamo guardati in faccia e abbiamo deciso di fare questo passo”.

Ed ora il calcio giocato… La partita. Incredibile allo “Iacovone”: la Sarnese batte 3-2 il Taranto grazie ad uno scatenato Favetta, autore di una splendida doppietta e di una prestazione encomiabile. Inutile l’ottima prova rossoblù di Crucitti, artefice anche lui di due reti. Gli ionici sono apparsi in difficoltà per quasi tutto l’incontro, con i campani che si sono resi pericolosi in tante circostanze in virtù di importanti azioni di ripartenza e non solo. Mister Cozza è parso un po’ in confusione, visto che ad inizio ripresa ha effettuato un triplo cambio per cercare di rimediare probabilmente ad errori iniziali di formazione. I gol. Taranto in vantaggio alla prima nitida occasione creata: sugli sviluppi di un corner, la difesa della Sarnese spazza non nel migliore dei modi, dal limite dell’area aggancia Crucitti che con un tiro al volo mancino stende il portiere Russo. Al 36′ giunge il pareggio ospite: mischia in area rossoblù, una deviazione termina sui piedi del difensore Cioffi che col sinistro supera Spataro. Nel secondo tempo, al 2′ subito Sarnese in gol: Favetta dal limite ha tutto il tempo per prendere la mira e calciare ed il suo preciso tiro finisce all’angolino basso, 1-2. Il Taranto reagisce e al 7′ trova la parità: Lorefice tenta la fortuna con una conclusione dalla distanza respinta da Russo; sulla ribattuta si avventa Crucitti, abile col sinistro a siglare il 2-2. Al 45′ il subentrato Salvato è protagonista di una straordinaria serpentina sulla fascia mancina, che culmina con l’ingresso in area dove è steso irregolarmente da D’Aiello. Per l’arbitro Monaldi è rigore: dal dischetto si presenta Favetta, che resta freddo e spiazza Spataro, realizzando così la marcatura decisiva.
Dunque, il Taranto stecca la seconda gara interna e subisce la seconda sconfitta consecutiva dopo il ko di domenica scorsa materializzatosi ad Altamura. Tanto lavoro da fare all’esordio, per mister Cazzarò, la cui squadra non si presenterà sicuramente col morale alto nella difficile trasferta di domenica prossima contro la corazzata Cerignola. Tre punti in tre giornate non sono ovviamente il bigliettino da visita ideale per un club che ambisce alla vittoria del campionato.

 



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