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Suoni e voci magiche in una notte d´estate

Pubblicato da: Categoria: ATTUALITA'

26
LUG
2018

In riva allo Ionio o nella invitante Francavilla Fontana quest’anno le “Voci nella Notte” propongono uno spettacolo innovativo e coinvolgente dove lo spettatore è parte attiva soprattutto nella scelta dei monologhi

Le parole, i suoni, le voci sono compagne inseparabili nella vita dell’uomo per tutto l’anno, ma in particolare durante l’estate.
Se l’uomo ne perde una sola delle tre si sente spiazzato, smarrito e va alla ricerca di qualcosa che possa colmare questo vuoto.
Con le parole comunichiamo con ogni fascia d’età dell’uomo ed esprimiamo in maniera compiuta tutti noi stessi avendo la possibilità di interagire, di interferire, di acconsentire, di dissentire e di proporre.
Con le parole esprimiamo le nostre gioie e i nostri dolori, le nostre certezze e i nostri dubbi.
I suoni sono, invece, come una orchestra sinfonica che ci accompagna durante tutta la giornata.
Pensando ai suoni mi immagino come una immensa orchestra in cui gli orchestrali non sono soltanto gli uomini ma anche gli animali, il mare, la vegetazione, i suoni degli strumenti musicali, degli oggetti che ci circondano e di tanto altro.
Per tutti questi motivi mi piace vedere nei suoni i compagni buoni, belli e piacevoli dell’uomo nell’arco della giornata.
Al suono si contrappone il silenzio, che è pur necessario, ma che è cosa sempre diversa.
Ci sono, poi, le voci innocenti di bimbi, quelle festose dei ragazzi, quelle interessanti degli adulti e quelle dei cantanti e degli attori.
Sembra, perciò, che parole, suoni e voci debbano necessariamente convivere tra loro.
E sono preziosi perché la scienza ci ha fatto sapere che parole, suoni e voci potranno, in un futuro non molto lontano, essere captate perché sospese nell’atmosfera.
Per questo motivo, parole, suoni e voci di ogni tempo e di ogni uomo non andranno mai perse.
Si tratta, come si vede, di qualcosa di veramente meraviglioso.
Siamo in estate e ormai da tre anni venti bravi attori tarantini e brindisini, per la regia di Federico Passariello jr e Chicco Passaro, portano in particolare spettacoli di spessore culturale in grandi contenitori, anch’essi di valenza storica, nelle splendide sere al chiaro di luna e sotto le stelle e le loro voci sono come quelle della notte.
Sono suoni magici che ti incantano e regalano relax e gioia al tempo stesso. Sono voci che comunicano e che vogliono arrivare a ciascuno di noi. Si tratta di messaggi che nelle serate programmate giungono ogni volta a circa 300 spettatori e che vanno ascoltate insieme e anche in gruppi da 20-25 persone.
E’, insomma, una forma di spettacolo veramente attraente che fa leva sul dialogo, sulla recitazione, sul canto e sulla danza.
In questa forma di spettacolo le “Voci nella notte” rendono protagonisti gli spettatori che liberamente a un certo punto dello spettacolo possono scegliersi l’attore che, in coppia con un altro, li intratterrà in monologhi in location più piccole di quella della serata, come atri di antichi palazzi, scantinati, ipogei, ecc…
Questi attori lanciano una scommessa e si mettono in gioco per proporre qualcosa di bello con uno stile e con una formula nuova. I protagonisti di questa proposta artistica e culturale portano gli spettatori nel mondo dei sogni e dei desideri ma anche dei problemi quotidiani. Si tratta di un viaggio a tappe, interattivo e passionale che non pretende di dare consigli o soluzioni ma che mette a nudo al tempo stesso l’artista e lo spettatore.
Quest’anno il tema musicale si ispira all’opera lirica “La Traviata”, o meglio “I Traviati... alquanto traviati”. Mentre lo scorso anno hanno messo in scena “Il sogno di una notte di mezza estate”, ovviamente secondo il loro modo di vedere il testo, i due registi  hanno “osato” mettere mano al famoso libretto verdiano tirando fuori un altro lavoro brillante ed esilarante. Nei panni di Violetta troviamo la bravissima Annamaria Passaro mentre Alfredo è interpretato da Federico Passariello. Testimone di tanto amore travagliato sarà Chicco Passaro nelle vesti del dottore. Ma ovviamente non possiamo raccontarvi tutto.
Gli altri protagonisti sono:  Francesca Marseglia,  Marina Lupo, Angela De Bellis, Mariangela Lincesso , Tiziana Risolo, Sarah Genga, Daniela delle Grottaglie, Ivana Ferro, Roberto Grande, Amelia Quaranta, Antonella Chiloiro, Willy Berti, Michela Cera, Amerigo Ruocco, Gabriele Salonne e Vito Gioffredi.
Le nostre parole forse non potranno rendere appieno la bellezza e la particolarità di questo spettacolo che per essere compreso in ogni sua parte e in ogni suo messaggio deve essere visto e partecipato. Ed è per questo che diciamo che non c’è tempo da perdere perché nel calendario preparato resta ancora lo spettacolo dell’8 settembre a Francavilla Fontana e quelli del 3 agosto e del 14 settembre a Taranto.
Come si diceva è uno spettacolo di innovazione laddove in alcuni momenti lo spettatore si trova coinvolto nei canti e nelle danze proposte, altre volte viene quasi preso per mano per riflettere con gli stessi attori sulle varie problematiche della vita moderna, ma non in forma che qualcuno potrebbe pensare che sia “pesante”, ma con stratagemmi e messe in scena che finiscono per attirare, come se fosse una calamita, l’intero pubblico.
Il fatto che lo spettacolo proposto dalle “Voci nella Notte” abbia tre momenti di esecuzione diversi tra loro, ma tutti legati a un invisibile, ma pur presente, filo rosso, lo rende veramente innovativo e anche piacevole perché ha come scenario chiostri e luoghi della nostra storia, palcoscenici naturali e soprattutto il fascino delle nostre serate estive che, vissute all’aperto, hanno il sapore di qualcosa di diverso.
In questo mix c’è la chiave di lettura della bontà della proposta e del successo che di volta in volta arride a questi attori che fanno ciò per passione e professione, ma anche per divertirsi e fare divertire.
Insomma, se è vero che d’estate è piacevole ballare e cantare all’aperto, la proposta delle “Voci nella notte” tien conto di tutto ciò e lo incanala in un discorso concreto al termine del quale lo spettatore ne esce soddisfatto e pronto a raccontare l’esperienza appena vissuta all’amico che l’indomani incontrerà. Per questo motivo ogni spettatore si ripropone di essere presente anche all’appuntamento successivo per vivere nuove emozioni, nuove esperienze e soprattutto quella quasi personalizzata del monologo che risulta veramente una trovata “vincente”.

 



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