MENU

SEGNALIBRO/LA FORZA DELLE RADICI

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

3
OTT
2018

L'importanza delle proprie origini e l'attaccamento alla terra natìa vengono raccontate divinamente nell'ultimo romanzo di Balzano, che ha mancato per un pelo il premio Strega che invece avrebbe decisamente meritato

Ci si può affezionare così tanto a un personaggio senza nome? Sì, quando i romanzi sono scritti così bene come nel caso di Resto qui, sublime romanzo di Marco Balzano che esplora ancora una volta una tematica a lui cara: la difficoltà di abbandonare la propria terra, anche quando sembrerebbe l'unica scelta possibile, e trapiantarsi in un posto del tutto nuovo e sconosciuto, dove le strade che si calpestano hanno altri odori, altri paesaggi, hanno ascoltato le storie di altre famiglie. Balzano racconta di un piccolo paese di montagna, attraverso la voce della protagonista, Trina. Un personaggio che ricorda un po' quella famosa ciociara che mi ha fatto perdutamente innamorare di Moravia. Nella sua tenacia, nella sua determinazione, ma anche e soprattutto per quel suo lato materno, che il destino beffardo ha cercato di distruggere, ma che riaffiora inesorabilmente al fianco di una ragazza muta, presenza docile e mansueta che ha tuttavia il potere di far riscoprire alla donna la sua capacità di amare un essere indifeso e di prendersene cura. Grazie agli occhi di Trina e al suo sguardo attento, Balzano delinea alla perfezione ogni altro personaggio, principale o secondario che sia. Da suo marito Erich alla donna grassa, senza ombra di dubbio il personaggio che ho amato di più, vero esempio di come la vita dovrebbe essere vissuta, anche nelle asperità. Sullo sfondo una guerra terribile e all'apparenza interminabile, un figlio che abbraccia il nazismo, un marito che non desidera più combattere in una battaglia in cui non crede. A fare da contorno, un menage famigliare in cui l'amore e la devozione vincono sulle difficoltà e sulla povertà, una perdita profonda che segnerà indelebilmente la coppia e una tenace difesa ambientale.
Balzano tesse trame complesse, dove ogni elemento trova la sua giusta collocazione, componendo quello che a mio avviso resta tra i romanzi più belli di quest'ultimo anno.

 



Lascia un commento

Nome: (obbligatorio)


Email: (obbligatoria - non sarà pubblica)


Sito:
Commento: (obbligatorio)

Invia commento


ATTENZIONE: il tuo commento verrà prima moderato e se ritenuto idoneo sarà pubblicato

Sponsor