L’eleganza e lo stile un po’ eccentrico caratterizzano le proposte degli stilisti per moda sposo. Pizzi, merletti, e tessuti broccati per cerimonie non proprio minimaliste. Ma niente paura! Al Sud, grosso grasso matrimonio meridionale docet

Notiziona! Pare che a un matrimonio, dopo la sposa, il menù, le amiche, la mamma della sposa, il capellino della suocera, gli zii ubriachi, i paggetti e la torta nuziale, anche lo sposo vuole la sua parte e le attenzioni dovute. Devo dire un po’ la verità, il mio è stato bravissimo, anche se qualche attrito sulle “lanterne volanti” l’abbiamo avuta. Solo perché c’era un eventuale pericolo d’incendio?! Non capisco, comunque niente, ha vinto lui, niente lanterne. Per il resto tutto è filato liscio: location, bomboniere, musica… allestimenti vari… compreso la scelta e l’acquisto del suo abito (io c’ero ma giuro ho chiuso la bocca. Ha deciso lui!) Un fantastico completo di Pal Zileri, visto su una pagina di una rivista specializzata, trovato, provato, pagato. Maschi! La grande  bellezza della loro semplicità. Zileri continua a essere il brand che preferisco in fattore matrimoni, ha sempre proposte alla moda che non scadono mai nel “cafone” e ridicolo. Per voi ho scelto tre modelli: il primo abito (1) un “classico” d’ispirazione frac (senza code di rondine) è l’ideale, pensate al cilindro solo se avete scelto un’auto vintage d’ispirazione anni 30, o elegante come una Jaguar. In seconda posizione per sposi giovanissimi o super alla moda, un abito blu/carta (2) da zucchero, con panciotto “moderno” a un bottone azzurro con bordino di due tonalità più scure, come la cravattona o cravattino anni ottanta. Sul podio in terza posizione un hollywoodiano smoking per un matrimonio da red carpert. Fuori classifica, se vi sentite più “Willy  Wonka” o “Cappellaio matto” (4.5) Cleofe Finati by Archetipo rivisita il new dandy o modo suo con proposte davvero stravaganti. Galeotti i look presentati in passerella da Ann Demeulemeester (6), la banda bassotti ringrazia. Intensa e opulenta la linea del martinese Andrea Versali (7), stessa scelta “broccata” per Carlo Pignatelli che confonde sposi divini con divani (8).