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Pietro Cinieri / Sulle ali del corvo

Pubblicato da: Categoria: EVENTI

13
MAR
2015
Dal graphic novel alla pellicola, ritornano le atmosfere noir del film “The Crow” di Alex Proyas in un fan movie diretto dal giovane regista pugliese, girato tra Brindisi e Taranto e ora in volo verso il Cartoomics di Milano
 
Il cinema, la settima arte, è sicuramente la più adatta a raccogliere in sè tutte le forme di espressione in una perfetta sintesi, dando vita a nuove contaminazioni artistiche e creative più originali e meno convenzionali. Così, negli ultimi anni nasce ed esplode il fenomeno del fan film (o fan movie), praticamente “film dei fan”, girato dagli ammiratori, non necessariamente professionisti del settore, che trae ispirazioni da opere preesistenti del cinema, del fumetto o della televisione. Dopo i più famosi omaggi a Star Wars, Lupin e Dylan Dog, è in arrivo “The Crow Shreds of Memories” di Pietro Cinieri, che verrà presentato in anteprima nazionale, come unico fan film Italiano, in concorso alla terza edizione del Cartoomics Fan Film Festival di Milano il 13, 14 e 15 marzo del 2015.
 “The Crow Shreds of Memories” è il primo fan film no profit diretto dal regista pugliese Pietro Cinieri e sceneggiato da Alessia Coppola, che vuole rendere un duplice omaggio sia al celebre graphic novel di James O’Barr, che alla memoria dell’attore Brandon Lee scomparso tragicamente durante le riprese del film “The Crow” di Alex Proyas del 1994. Il passo dal fumetto poetico e noir alla pellicola e alla leggenda sarà breve e forse è questa la particolarità che mantiene viva la passione per questo film. 
Il fan film è stato girato, a partire dal 2013, tra Brindisi e Taranto. La metà delle scene sono state girate in esterni, mentre le restanti sono state girate all'interno di esercizi pubblici. La post produzione e il montaggio sono stati curati direttamente da Pietro Cinieri. Inoltre, nel cast, c’è la partecipazione straordinaria di Vito Napolitano, attore di fiction per Rai e Mediaset, nel ruolo dell’agente Albrect.
Appassionato di cinema e fotografia, Pietro Cinieri comincia il suo percorso nel 2006, realizzando brevi video amatoriali. Successivamente, approfondisce gli studi di regia e nel 2011 fonda la casa di produzione indipendente, ArtemikaStudio. Ma è con la realizzazione di numerosi videoclip musicali, che Cinieri si ritaglia un ruolo di spicco nel territorio.
 
La prima domanda è d’obbligo, chi è Pietro Cinieri e come nascono  le passioni  per il cinema e il fumetto?
«Fin da bambino ho sempre amato trascorrere ore a guardare film o a leggere fumetti. Con il passare del tempo, queste inclinazioni non sono passate, anzi. Durante l'adolescenza ho iniziato a girare i primi video amatoriali, per poi prendere consapevolezza che, la mia passione sarebbe potuta diventare un lavoro. Ed eccomi qui».
 
The Crow Shreds of Memories  è il tuo primo lungometraggio: come nasce l’idea? 
«Sì, è il mio primo lungometraggio. L'idea nasce dalla mia ammirazione nei riguardi del film "Il Corvo" di Proyas, di Brandon Lee e di James O'Barr (creatore del soggetto)».
 
 
 
La tua esperienza da musicista come e quanto ha influito nei tuoi lavori da regista?
«Il mio essere musicista non ha influito particolarmente nella mia attività di regista. Se non altro, mi ha consentito di avere un'ottica particolare durante la scelta delle colonne sonore».
 
Che sensazione ti dà sapere che il tuo è l’unico fan film italiano in concorso alla terza edizione del Cartoomics Fan Film Festival?
«Indubbiamente mi riempie di orgoglio e mi è di sprone per migliorare ed essere all'altezza degli altri concorrenti, dei quali ho ammirato i lavori. Posso ritenermi davvero onorato di concorrere al loro fianco».
 
Ti sei ispirato a qualche altro fan movie in particolare per la realizzazione? Ci sono precedenti molto importanti come “Dark Resurrection - Volume 1” e “Dark Resurrection - Volume 0”, ispirati all'universo di Guerre stellari, ma anche “Vittima degli eventi”, film su Dylan Dog, il personaggio di Sergio Bonelli.
«No. Sinceramente sono andato un po' a naso, come si dice. Ho usato l'istinto, che credo che si debba sempre assecondare».
 
“Vittima degli eventi”, film su Dylan Dog, è stato il primo film italiano finanziato in crowdfunding. Tu come hai reperito i fondi per il tuo film?
«Il mio film è autoprodotto. Non ci sono stati finanziamenti esterni. Tutto è stato reso possibile grazie alle sole forze di poche persone, le stesse che hanno realizzato il film al mio fianco. E le ringrazio, dal profondo del cuore».
 
Raccontaci la cosa più semplice e quella più difficile durante le riprese.
«La cosa più semplice è stata il rapportarsi con gli attori. Quella più difficile è stata gestire i vari tempi ed effettuare riprese laddove  risultava difficile».
 
Quanto tempo sono durate le riprese? Ci racconti qualche aneddoto?
«Le riprese sono durate circa un anno e mezzo, fronteggiando numerose avversità, dovute anche ai cambi climatici. Avendo girato quasi tutte le scene in esterna, dovevamo assicurarci che non piovesse, contrariamente a quanto, invece, accade nel film di Proyas.
Ecco, durante una delle riprese, dopo aver montato tutta la strumentazione e aver truccato gli attori, si scatenò un acquazzone che ci indusse a fermarci e fare retromarcia. Intoppi del mestiere».
 
Puoi  già  anticiparci le prime date per il tour di promozione del tuo film?
«Le date saranno presto disponibili sulla pagina fan "The Crow - Shreds of Memories"».
 
Qualche domanda da appassionato: il tuo regista preferito; il tuo fumetto preferito; il tuo genere preferito.
«Come registi preferiti citerei: Michael Bay, Quentin Tarantino, Sam Raimi, Stanley Kubrick, Christopher Nolan. Nei fumetti citerei: Diabolik, Dylan Dog e ovviamente Il Corvo! Non ti nego che sono anche un appassionato di manga. Seguo molto i generi Horror, Action e Fantasy. Mi piace che le mie riprese abbiano un impatto visivo che fonda lo stile delle pellicole anni ottanta a quelle odierne».
 
Sei un giovane regista e muovi i primi passi in questo mondo. Qual è secondo te la situazione attuale del cinema italiano? E in particolare di quello di genere?
«Credo che attualmente il cinema italiano stia aprendo frontiere a nuovi generi, soprattutto ai registi emergenti. Nutro speranze per il futuro del nostro cinema e noi emergenti tentiamo di tenere alto il valore dell’Italia come possiamo».
 
Ringraziamenti da fare?
«Sì, ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto la mia idea. Ringrazio gli attori, lo staff, la mia famiglia e la mia ragazza. Ringrazio anche le pagine di facebook che ci supportano, così come i vari siti e partner come FrenckCinema. Ringrazio inoltre, chiunque vorrà vedere "The Crow - Shreds of Memories"».
 
Stai già pensando al tuo prossimo progetto?
«Ho già le idee chiare sui prossimi due progetti del tutto inediti con collaborazioni anche estere. Ma, acqua in bocca». 
 


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