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AMA COME MANGI, A TAVOLA COME A LETTO

Pubblicato da: Categoria: COVER

28
GIU
2018

Eros e cibo, appagamento dei sensi l’uno, nutrimento del corpo l’altro: un inscindibile atavico binomio

Se il filosofo tedesco FEUERBACH sosteneva che l’uomo è ciò che mangia, e se osservare mangiare qualcuno descrive chi egli sia, come si è a tavola potrebbe dire di ciascuno di come è nell’intimità del proprio talamo. Ecco, dunque, che il semplice “degustare” lentamente piuttosto che “divorare” voracemente il cibo, involontariamente, possa dire molto di una persona in ordine alla sua personalità e passionalità e rivelare il suo modo di fare l’amore, piuttosto che la propria sessualità. Pertanto, consumare un pasto con qualcuno che ci piace, può assumere una connotazione ambivalente, culinaria e sessuale, assurgendo a vero e proprio preliminare, a tavola come a letto. La stessa Isabell ALLENDE, nell’incipit al suo libro “Afrodita”, pone in correlazione cibo e sesso e il piacere da esso derivante, allorchè scrive: “Mi pento di tutte le diete, dei piatti deliziosi rifiutati per vanità, così come mi pento di tutte le occasioni di fare l’amore lasciate andare per occuparmi di faccende in sospeso o per virtù puritana”. Di tale correlazione, ne è profondamente convinta anche la sessuologa Sara PADOVANO, la quale ha messo in evidenza una serie di analogie tra le abitudini sessuali e culinarie “osservando il rapporto che una persona ha col cibo si può scoprire il tipo di rapporto che ha col proprio corpo e quello del partner, qual’è il proprio approccio al sesso e come si comporterà tra le lenzuola”. E di tale connubio erotico v’è traccia anche nella filmografia d’oltre oceano, a riguardo, “Nove settimane e mezzo”, film cult degli anni ’90, tratto dal romanzo autobiografico di Elizabeth McNill, che ha estasiato la mia generazione. Infatti, chi può dire di aver dimenticato l’incredibile carica erotico-alimentare tra la bellissima kim BASINGER e l’affascinantissimo Michey ROURKE, in un turbinio di voluttuosa passione, dove ancor prima di giungere all’orgasmo sessuale v’è l’inebriante eccitazione gastro-sensoriale? Sono molteplici i cibi annoverati, per proprietà organolettiche, piuttosto che per il richiamo morfologico alla anatomia genitale, tra quelli afrodisiaci, ma, non v’è dubbio, che, allo stato, gli abbinamenti più riusciti eroticamente, e che si contendono il primato nel menage culinario-sessuale, siano ancora fragole e panna, oltre anche alle ostriche e champagne.  Cibo e sesso sono notoriamente avvinti da un alone di trasgressione. Atavicamente, infatti, il primordiale caso di trasgressione culinario-sessuale è legato proprio al peccato originario di Adamo ed Eva, alla mela, frutto proibito dell’albero della conoscenza. Solo dopo averla mangiata, i nostri progenitori, ravvisarono la loro nudità e ne avvertirono vergogna, avendo esperimentato il peccato, in quanto trasgressori dei divini precetti. Anche neuroscientificamente cibo e sesso sono connessi, e ciò, in quanto, aventi la stessa localizzazione cerebrale e i medesimi circuiti neuroendocrini (GEORGIADIS e KRINGELBACH, 2012). Attorno agli anni ’70, infatti, fu scoperto un ormone localizzato a livello intestinale denominato VIP (Vasoactive Intestinal Polipetide), Il quale, come fosse quasi un viagra naturale, determinerebbe, alla presenza di taluni cibi, la vasodilatazione dei corpi cavernosi dei genitali di ambo i sessi, irrorati di sangue. Evoluzionisticamente, inoltre, sia il cibo che il sesso sono intrinsecamente legati alla storia della umanità in quanto entrambi volti a garantire la sopravvivenza e la continuazione della specie. Dopo questa perifrasi, ritornando all’incipit, ripercorrendo il solco della tradizione psicoanalitica, le tipologie di commensali – amanti, in ossequio a una classificazione younghiana, che evocherebbe Il riferimento ai quattro elementi naturali, secondo l’esperta, potrebbero essere identificati tipologicamente nel numero di quattro, ossia, tipo FUOCO (vulcanico e carismatico, ama le nuove iniziative, a tavola assaggia e fugge, ama i sapori forti, mangiare in piedi e mai agli orari prestabiliti. A letto vuole tutto e subito, predilige i rapporti multipli e si contraddistingue per passioni che si affievoliscono celermente), ARIA (eclettico ed incostante, ama la completa libertà di movimento e mal sopporta impegni prestabiliti. A tavola ama sperimentare e creare accostamenti arditi, che lo incuriosiscono molto. A letto è come una farfalla impazzita che ama volare di fiore in fiore, quando il legame affettivo diventa troppo stretto si infastidisce e tende a sparire), ACQUA (inafferrabile, mutevole e plasmabile, come l’acqua che si adatta al contenitore in cui si trova, così si adatta all’altro ne assorbe l’umore in modo camaleontico. Accomodante a tavola come a letto, prende quello che l’altro ha ordinato, perché ha come obiettivo l’armonia. Nel sesso si dimostra dolce ed attento ai bisogni dell’altro, riuscendo a capire quando il partner ha bisogno di coccole o di essere lasciato in pace) e TERRA (è stabile e razionale, e spesso ha qualche difficoltà a vivere la sfera emotiva. La tavola per lui è convivialità, per cui oltre al cibo è fondamentale anche la compagnia.  A letto non ama le avventure e cerca rapporti stabili e costruttivi, basati su stabilità e sentimento. Non ama i convenevoli a tavola ed i preliminari a letto. Preferisce arrivare subito al piatto forte, che però consuma con gusto e la dovuta calma).  Da un recente studio, è emerso che spesso i disturbi alimentari risulterebbero associati a comportamenti sessuali deviati e/o non moralmente condivisi. Ad esempio donne con bulimia nervosa mostrano un’attività sessuale più promiscua ed un numero maggiore di esperienze sessuali (CULBERT e CLUMP), mentre, per converso, donne con anoressia nervosa riportano un ridotto interesse sessuale ed una funzione sessuale più ridotta (TUITEN e GONIDAKIS). Così come, in criminologia, al cannibalismo perpretato da taluni serial-killer che traggono appagamento sessuale dal nutrimento e dalla consumazione di parti anatomiche della propria vittima. Vi starete chiedendo, più che sicuramente, donde abbia tratto l’ispirazione alla redazione di un consimile articolo. Ebbene, da una serata in pizzeria con amici, nel mentre, in attesa del tavolo prenotato, osservavo gli avventori consumare la pizza. Non ci crederete, quanto si possa capire di una persona solo osservandola. Il linguaggio del corpo è molto più loquace di mille parole.  Così che, ne ho condotto un vero e proprio studio empirico sulla base del campionamento comportamentale delle personali e altrui esperienze sessuali di molti dei lettori oltre che dal confronto con quelle di amici e conoscenti ed è emerso quanto segue. Ci sono vari modi di mangiare la pizza, corrispondenti a diversi modi di comportarsi in un amplesso. Ci sono soggetti che iniziano a mangiarne della pizza tutto il bordo lasciandosi, dulcis in fundo, il centro alla fine. Tra costoro, amanti di preliminari a letto, sono in pochi quelli che riescono ad arrivare sino in fondo perché troppo sazi, o, alle volte impotenti, ma coloro i quali ci riescono, perché equilibrati nella giusta contemperazione di bordo e centro, saranno in grado di donare e provare un intenso piacere. Ci sono per converso, coloro i quali iniziano proprio dal centro, concentrandosi e gustando intensamente ogni singolo attimo di quella consumazione. A letto saranno intensi e passionali, scevri da tanti fronzoli, ma estremamente appaganti. Ci sono, inoltre, quelli che mangiano in maniera randow, senza una apparente logica culinaria, costoro sono i più istintuali, si lasciano guidare dall’intuito, sono schiavi dei sensi, inebriati visivamente da quel singolo boccone piuttosto che a letto da quel singolo gesto o particolare. In ultimo, quelli che dopo aver finito la pizza, non ancora soddisfatti tornano a mangiare i bordi scartati e ad apprezzarne a letto i disdegnati preliminari come ulteriore sublimazione, nel perseguimento del prolungamento del piacere. È altresì importante cogliere in viso espressioni o smorfie di piacere derivante dall’orgasmo alimentare, oltre che osservare la ritmicità con cui ogni boccone viene accompagnato alla bocca, e il tempo di consumazione, la voracità con cui si mangia, piuttosto che la delicatezza con cui si affondano sulla pizza le posate. C’è molta gente che ama mangiare con le mani, che pratica il sesso naturalmente, scevra da costrutti logici e da preconcetti sociali. Diffidate di chi non sa mai che pizza scegliere, perché ogni pizza sarà, come ogni donna o uomo, sempre la più attraente. Costoro saranno tipo da un'avventura. Ci saranno gli incontentabili, quelli che si faranno fare più pizze in una, perché di gusti esigenti e complessi anche a letto, o, perché, dotati di complessa identità sessuale. Ci sono poi gli eterni scontenti che, come il campo del vicino è sempre più verde, guardano la pizza altrui perché sempre più saporita. Non saranno mai contenti del proprio partner a letto, in quanto insodisfatti dentro. I più pericolosi, sono quelli che ti chiedono uno spicchio di pizza per la curiosità di assaggiare la tua. Sono coloro i quali non avrebbero scrupoli a portarsi i vostri compagni a letto, perché curiosi della novità. Osservate anche la pizza che ciascuno sceglie, se margherita, tradizionalista pure a letto, la posizione del missionario sarà quella prediletta. Se la pizza è ricca ed arricchita da personalizzazione è preludio di fantasie sessuali. Chi predilige la doppia mozzarella ama la sostanza e la soddisfazione di un rapporto, ama essere posseduto, ma anche il possedere, posizioni prescelte, spegni candela e pecorina. Osservate anche la generosità del gesto donativo. Se la pizza al vostro partner giunge prima della vostra se è disposto a donarvi un pezzo della sua o a condividere l’ultimo suo spicchio, testimonia la generosità nel donarsi e nel donare piacere. Ovvero, quello di aspettare che giunga anche la vostra per iniziare insieme a mangiare, indica condivisione e simultaneità nell’amplesso. Diffidate, in ogni caso, degli schizzinosi a tavola, non sono in grado di viversi il piacere, piuttosto che degli inappetenti, incapaci di provare e dare piacere. Che altro dire… BUON APPETITO A TUTTI, a tavola come a letto!!!    

 



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