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Categoria: Flash news
Dopo le considerazioni di Martino Miali per l'UDC, ecco arrivare quelle del Coordinamento Cittadino del Popolo della Libertà. Anche gli "azzurri" non sono affatto teneri nei confronti dell'amministrazione in carica, qualcuno penserà a giusta ragione che non poteva essere diversamente, che viene punta sul vivo e dalla quale attendono risposte, possibilmente non da "disco rotto". Ecco il testo del comunicato stampa firmato dai due vice coordinatori Mario Caroli e Pino Pulito:
"L'amministrazione Ancona è chiaramente in pieno stallo politico amministrativo. Le tante problematiche, che più volte abbiamo segnalato, dalla questione ospedale alla viabilità e ai parcheggi, dalle rotatorie ai vari regolamenti - vedi commercio e, in ultimo, tumulazioni cimiteriali- dalle mancate politiche per il turismo alla informatizzazione, dalla illuminazione pubblica alla gestione rifiuti, restano tutte in attesa di essere affrontate e risolte. Ad ogni nostra sollecitazione ha fatto sempre riscontro, solo ed esclusivamente, come un disco rotto, la sterile polemica sulle responsabilità del passato. Nessuna indicazione, invece, su quanto il centro sinistra abbia in mente di realizzare per il presente e per il futuro di Martina Franca. E' sotto gli occhi di tutti la crisi di identità della amministrazione Ancona che, dopo le dimissioni di Franco Convertini, da intendersi come una chiara denuncia della inagibilità amministrativa, deve fare i conti con le fibrillazioni del PD e i mal di pancia degli altri alleati. Il PD, in particolare, evidenzia, come del resto accade a Taranto e nel resto del Paese, grandi difficoltà a mettere insieme le sue tante anime; in questo contesto si spiega la decisione del consigliere Romano Del Gaudio di dimettersi da vice capo gruppo. Nel frattempo sarà utile che il movimento MeP, appena uscito dalla maggioranza in regione, faccia sapere se intende invece proseguire a sostenere la giunta Ancona. A un anno dalle elezioni il centro sinistra mostra il suo vero volto e disattende tutte le promesse elettorali. Ci chiediamo se i martinesi potranno sopravvivere altri quattro anni in queste condizioni."
